Un blog a disposizione dei 9/11 Truth Seekers come spazio virtuale dove aggregare le indagini e gli articoli dei differenti ricercatori in un unico contenitore.
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UA93 – [parte IV] – vendere l’interpretazione messianica;“I FILM”

ovvero come la storia ufficiale non può fare a meno dei venditori di social-soapopera...




UA93 – [parte IV] – vendere l’interpretazione messianica;“I FILM”

Testi di riferimenti: “Flight 93 revealed” – Rowland Morgan – Robinson edizioni; svariati autori di articoli sulla rete.

INTRODUZIONE

UA93, la rivolta, il sacrificio dei passeggeri e il mito dell’Armageddon, del Giudizio universale, della battaglia finale tra il Bene e il Male… ovvero come la storia ufficiale non può fare a meno dei venditori di social-soap-opera e in particolar modo di come vengano utilizzate massicciamente le Armi di Distrazione di Massa.


Il capitolo su come la propaganda abbia pesantemente lavorato sull'immaginario collettivo, non può in nessun caso fare a meno dell'intervento "pubblicitario" di massa: ovvero della produzione di "amenità" tramite televisione e cinema. Del resto è talmente ben noto il potere di influenza di televisione e cinema che sarebbe stato veramente strano non ritrovarlo all'opera anche in questo frangente.

E allora, andiamoci a dare un'occhiata da vicino... così per farci quattro risate sulle balzane ricostruzioni presentate [ e vendute un tanto a biglietto ] come "fedeli ricostruzioni basate su fatti accertati".
Occhio solo a non cadere dalla sedia mentre vi ribaltate dalle risate per la faccia tosta di certe ricostruzioni proposte ( che più che ricostruzioni, suonano tanto come pura e semplice propaganda ).

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LET'S ROLL: THE STORY OF THE FLIGHT 93 [ film ]
2004
diretto da Chris Oxley
Prodotto dalla Granada.

Trattasi di un "documentario" per la televisione.
Una fedele ricostruzione... della versione del Pentagono, che - come ricorderete - Ken Abraham già aveva riversato nel libro di Lisa Beamer.
Non ci sono molte parole da spendere su questo prodotto di propaganda; se non che nel suo taglio "documentaristico" non cita mai e poi mai, nemmeno una vaga possibilità che UA93 possa essere stato abbattuto in volo, o fatto detonare con una bomba, etc etc. La storiella ufficiale la fa da padrona.
Si può comunque spendere qualche minuto, facendo notare -ad esempio- come nel film:

- i dirottatori vengano mostrati direttamente ai comandi dell'aeroplano, pur non esistendo alcuna certezza di tale fatto deducibile nè dal CVR nèdalle "telefonate" dei passeggeri.
propaganda 1, ricostruzione 0.

- i dirottatori vengano mostrati con una "bandana rossa" legata in fronte.

Come notorio, il colore dei fondamentalisti islamici è il VERDE e non il rosso, ma... basta aspettare, e nel 2006, per il processo Moussouavi, la mitica "bandana rossa" perfettamente intatta, stirata e pulita, apparirà come reperto ufficiale. Poco importa che la bandana avrebbe dovuto stare legata sulla fronte di uno dei dirottatori che si erano asserragliati nella cabina di pilotaggio; poco importa che ( l'aereo schiantandosi di punta - ovvero proprio con la cabina di pilotaggio a colpire il terreno, al punto da venirne inghiottito nel tenero manto di copertura della miniera a cielo aperto ) per la modalità di impatto avallata dalla “storia ufficiale” della cabina di pilotaggio e del suo contenuto nulla avrebbe potuto/dovuto salvarsi… la bandana ce l’ha fatta! Hip hip hurrà!. Sopravvive integra al tremendo schianto che disintegra l'aereo; e senza nemmeno una macchia o una piega, va a depositarsi sul terreno circostante pronta per farsi ritrovare dai baldi ufficiali incaricati delle indagini ( ufficiali Fbi e non NSTB, ovviamente ).
propaganda 2, ricostruzione 0.

- il documentario è infarcito di riprese nelle quali i passeggeri utilizzano i telefoni cellulari per chiamare a terra dall'aereo mentre viaggia a velocità e altitudini di crociera; telefonate dai telefoni cellulari ovviamente impossibili. talmente impossibili da essere pian piano state ridotte fino quasi ad annullarsi anche nella storia ufficiale conclamata.

Ovviamente nè la Granada, nè Oxley, nè i critici han speso una parola per spiegare come potessero mai funzionare le telefonate dai cellulari quel giorno, al punto da far dichiarare alla responsabile della comunicazione della AT&T - Alexa Graf: "it was almost a fluke that the [9/11] calls reached their destinations... From high altitudes, the call quality is not very good, and most callers will experience drops. Although calls are not reliable, callers can pick up and hold calls for a little while below a certain altitude".
E' inoltre da ricordare come solo nel 2004 siano entrate in funzione sugli aerei di linea, la possibilità di effettuare e ricevere telefonate dai cellulari... e questo solo grazie alla nuova wireless technology, come sbandierato con tanto di fanfara pubblicitaria dalla American Airlines o da Qualcomm ad esempio:"American Airlines and Qualcomm, proudly announced the development of a new wireless technology --which will at some future date allow airline passengers using their cell phones to contact family and friends from a commercial aircraft"

"Travelers could be talking on their personal cellphones as early as 2006. Earlier this month [July 2004], American Airlines conducted a trial run on a modified aircraft that permitted cell phone calls."

Per la descrizione di queste nuove tecnologie, ci si può anche solo affidare a Aviation Week, che il 07/20/04 ha rilasciato un articolo nel quale racconta appunto di questo:

"Qualcomm and American Airlines are exploring [July 2004] ways for passengers to use commercial cell phones inflight for air-to-ground communication. In a recent 2-hr. proof-of-concept flight, representatives from government and the media used commercial Code Division Multiple Access (CDMA) third-generation cell phones to place and receive calls and text messages from friends on the ground.
For the test flight from Dallas-Fort Worth, the aircraft was equipped with an antenna in the front and rear of the cabin to transmit cell phone calls to a small in-cabin CDMA cellular base station. This "pico cell" transmitted cell phone calls from the aircraft via a Globalstar satellite to the worldwide terrestrial phone network"


Pico cell e tecnologie di terza generazione, nel 2001, non erano in dotazione. Punto e basta.
propaganda 3, ricostruzione 0.

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THE HAMBURG CELL [ film ]
2004
Director: Antonia Bird
Producer: Finola Dwyer
Screenwriter: Ronan Bennett, Alice Perman

Trattasi di un film per la TV, prodotto dalla britannica Channel 4 e dalla Mentorn Films.
Alice Pearman, – visto che in passato ha prodotto diversi documentari di attualità per Panorama News della BBC – ci tiene a far sapere che: “il film si è basato su 2 anni di vaste ricerche da parte dello ” it’s based on two years of extensive research by screenwriter… quali analisi dei “files di investigazione e documenti processuali, e anche interviste con persone che conoscevano i terroristi”
[ The Daily Telegraph – FLIGHT 93 REVEALED, PAGINA 30/31 ]

Il film si dipana sulla storia di come Ziad Jarrah sia stato recrutato dal Al-Cia-Eda ( in particolar modo appunto dalla cellula amburghese della fantomatica internazionale del terrore) fino a vederlo ai comandi dell’aereo.

“ Based on extensive research, it depicts the transformation of the most secular, reluctant hijacker, Ziad Jarrah, who was recruited into Hamburg’s Al Qaeda cell and became the pilot of United Flight 93. The tension builds unbearably as the hijackers slip through checkpoints where they might have been stopped.”

Che Jarrah abbia mai pilotato UA93… ovviamente non esiste alcuna prova fisica [ la madre di Jarrah, ascoltando le voci del CVR non ha minimamente riconosciuto la voce di suo figlio ad esempio ]. Ma vabbè…the show must go on!

Il 31 agosto 2004, su Arts.telegraph, nell’articolo intitolato “ the ordinary terrorists”, si scrive, a firma Bird, addirittura che “there’s nothing in the film that hasn’t been documented… I can’t think of a single incident in the film that has not come from evidence or research”.
Già, tutto così documentato al punto che il film propone addirittura i terroristi armati di coltellini svizzeri anziché di box-cutter
[ come fatto notare su altmuslim.com da Zahed Amanullah, il 10 gennaio 2005 nel post intitolato “ 9/11: behind the scenes”. – Flight 93 Revealed – pagina 31 ].
propaganda 1, ricostruzione 0.

Di Jarrah, bisogna ricordare che le indagini han detto come avesse stretto forti legami col fondamentalismo islamico appena arrivato in Germania, al punto da partecipare per tre settimane a campi militari d’addestramento in Afganistan, apparentemente per unirsi ai ribelli ceceni contro la Russia, finendo invece nelle mani dei terroristi della banda di osama bin laden, che lo avrebbero formato come “terrorista-in-sonno” da utilizzare per operazioni speciali negli USA [come si apprende ad esempio dalle informazioni rilasciate sotto tortura da Ramzi Binalshibh, Khalid Masri, etc etc.

Estremista, fondamentalista, Al-Cia-Edista, e quant’altro… eppure Jarrah non disprezzava l’utilizzo di marjuana e i party; aveva una fidanzata; proveniva da una famiglia benestante; i suoi genitori – quando ancora abitava in Libano, l’avevano fatto studiare in una scuola Cattolica [ La Sagesse ]; aveva fatto volontariato per i disabili e per un programma di aiuto agli orfani; i genitori gli avevano anche fatto seguire corsi privati di studio in matematica, fisica e chimica, visto che in quelle materie a scuola non eccelleva. [link ].
Un fondamentalista??? Un fondamentalista che sarebbe andato a braccetto e preso ordini dal “malato mentale” Moussaoui??? Vabbè, ma dei passeggeri e dei dirottatori, avremo occasione di parlare in appositi articoli.

Proseguiamo col film, permettendoci solamente di ricordare il numero ( 7 ) di ingressi e uscite dagli USA di Jarrah, e dei suoi viaggi verso destinazioni che avrebbero dovuto insospettire qualsiasi ufficiale ai check-in [ Libano e Pakistan ad esempio ].

Ma il film appunto, dovrebbe raccontare la storia di Jarrah, da onesto pocifico cittadino a spietato terrorista… ma nel film manca qualsiasi scena che possa far luce su questa “conversione sulla via di damasco”. Manca ogni appiglio per capirne le scelte psicologiche.
Inoltre, nello svolgimento della trama, si comunica come Jarrah, avesse cambiato il proprio corso di studi – scegliendone di nuovi ad indirizzo areonautico - dopo aver incontrato i “cattivi maestri di al-cia-eda”, e non prima come effettivamente avvenuto ( nel 1996 aveva addirittura smesso di andare in moschea e solo nel 1997 cambierà il corso gli studi. Mentre solo nel 1999 partirà per la cecenia, anzi Afghanistan ).
propaganda 2, ricostruzione 0.

Inoltre, il film/propaganda, praticamente si apre con Jarrah che effettua la mitica telefonata “ I love You – I love You – I love You”… telefonata che la 9/11 Commission categoricamente smentirà: “in the early morning hours of September 11, Jarrah made on final call to Seguen from his hotel… The conversation was brief and, according to Senguen, noy unusual”
propaganda 3, ricostruzione 0.

Le accurate ricostruzioni indagate e scritte dalla Pearman, vanno a farsi benedire anche per quello che riguarda la “lettera-testamento” di Jarrah: per la Pearman una confessione; per la fidanzata di Jarrah ( la Seguen ): nulla più che una lettera a proposito del loro matrimonio ostacolato dalle famiglie e della sua passione per il volo”.
propaganda 4, ricostruzione 0.


THE FLIGHT THAT FOUGHT BACK [ film ]
2005
Trasmesso su Discovery TV Channel
Produttore: Phil Craig

Ufficialmente, a differenza dei precedenti, questo dovrebbe avere l’onestà di non arrischiarsi a proporre “la verità”: ma molto più semplicemente “ciò che i familiari credono sia effettivamente successo sul volo UA93” explains how unprecedented access to family members helped filmmakers to recreate what they believe actually happened on Flight 93.
Ma appena – sul sito ufficiale di Discovery – si vanno a leggere le FAQ… ecco la solita patina di certa e affidabile ricostruzione meticolosa dei fatti: “It incorporated the best possible research available, including actual voice recordings from passengfers and crew members”, ad esempio. Ma l'elenco è lungo!

Jarrah è indicato come pilota e non come “possibile pilota”
Propaganda 1, ricostruzione 0

Si fanno compiere a Jarrah mosse di arti marziali, quando da nessuna parte questo è mai stato riferito da alcun “testimone”
Propaganda 2, ricostruzione 0

Dei motori Pratt&Whitney da 6 tonnellate l'uno di UA93, non si fa menzione né nel bene né nel male ( luogo di ritrovo di parte di solo uno dei motori e ad una grande distanza dal luogo dell’impatto, ad esempio ).
Propaganda 3, ricostruzione 0

Il film dipinge Todd Beamer come tutto impegnato a pregare e piagnucolare, senza inserirlo sulla scena dell’attacco dei passeggeri ai dirottatori ( assalto fatto comandare da un omosessuale e da una donna… una versione politically correct per la televisione inglese???? Mistero&usanze )
Propaganda 4, ricostruzione 0

Telefonate coi cellulari dall’aereo.
Propaganda 5, ricostruzione 0

Insomma, un bel polpettone di bianco divino coraggio e cattivo male musulmano, infarcito delle solite forzature.


FLIGHT 93: THE MOVIE [ film ]
2006
Director: Peter Markle
Writer: Nevin Schreiner

Innazitutto notiamo che il film viene descritto come: “basato su fatti scritti e riportati nelle documentazioni rese pubbliche” based on fully annotated facts from the public record e quindi… tranquillamente possiamo iniziare a ridere facendogli un po’ le pulci, anche perché, il nome del direttore già attrae la nostra attenzione!!!

Peter Markle, infatti, è lo stesso Peter Markle che ha diretto il melodramma per la televisione “Saving Jessica Lynch” [ che Maureen Clare Murphy, nel 2003, sul numero di novembre di “Electronic Iraq”, ha descritto come: ”it might as well have been released by the Department of Defense for PR purposes” ].

C’è bisogno di ricordare la panzana propagandistica della diciannovenne soldatessa americana Jessica Lynch catturata dai cattivi iraqueni e salvata dai buoni marines? Qui il link più buonista che mi è passato tra le mani… cercate in rete e divertitevi!!!! Propaganda is Propaganda; e il buon Markle sembra esserci abbastanza ben abituato!

Comunque, di questo film, innanzitutto, esistono ben due diverse copertine: la seconda con tanto di “testimone” in piedi a terra, che guada ( e vede, quindi “prova, testimonia, certifica” ) UA93 intatto e senza segni di intercettazione o bomba a bordo, mentre si dirige verso lo schianto, puntando il muso verso il terreno. [ la prima è similare, semplicemente manca il testimone a terra ]
Propaganda 1, ricostruzione 0

Peccato però, ad esempio, che la ricostruzione sia errata – almeno secondo la 911 Commission. Infatti, nella copertina l’aereo è messo a pancia in giù mentre si dirige verso lo schianto. Per la 911 Commission, l’aereo era a “pancia all’aria” invece.
Propaganda 2, ricostruzione 0

Il film mostra inoltre terroristi con tanto di bandane rosse legate intorno alla testa, e addirittura uno di loro con vistosa cintura esplosiva da 4 candelotti ( presumibilmente di C4, essendo i panetti di esplosivo rettangolari e verdi ) legata in vita.
La ricostruzione ufficiale, ovviamente nega la presenza della bomba ( nonostante ad esempio quello che si asserisce Tom Burnett abbia detto al telefono a Deena alle 6:27 Pacific Time )
Propaganda 3, ricostruzione 0

Una scena del film, mostra i dirottatori che brutalizzano un’assistente di volo. Da dove sia uscita questa “ricostruzione storica”, proprio non è dato di sapere. Ma una trama è una trama, e un film un film. Si sa, il pubblico vuole pathos!
Propaganda 4, ricostruzione 0

L’accesso alla cabina di pilotaggio, viene ricostruito con un semplice “bussare alla porta e chiedere permesso”… nonostante fino ad un secondo prima avessero urlato, minacciato, accoltellato in prima classe che sta accanto al cockpit. Che poi non esista documentazione sicura e certa di come i terroristi siano entrati (sic) nella cabina...
importa a ncora di meno!
Propaganda 5, ricostruzione 0


UNITED 93 [ film ]
Director: Paul Greengrass
Writer: Paul Greengrass
Prodotto dalla: Universal Studios

Rispetto ai precedenti, questo film presenta un direttore ( e autore ) di una certa fama; anche se comunque sempre e solo per produzioni con basso budget.
Da ricordare ad esempio il suo film-documentario sul Bloody Sunday in Irlanda, esempio di fedele ricostruzione e imparzialità.

E’ però bene ricordare che la casa di produzione è la Universal Studios, che a sua volta è di proprietà della NBC Universal… che è anche padrona della NBC TV e della NBC News.
Embè, direte voi?
Oh certo, come dimenticarsi di far notare che tutte queste aziende son di proprietà della General Electrics????
E la GE è uno dei maggiori fornitori di armi del DoD… mine antiuomo comprese. La GE inoltre, ha donato nel periodo 2002-2006, 3.550.987 milioni di dollari alla causa repubblicana di G.W. Bush.
Gatta ci cova? Propaganda in agguato? …mhm… statene pure certi!

Greengrass, che come dicevo prima, ha sempre lavorato, seriamente e con scrupolo, su produzioni a low budget, si trova quindi adesso davanti ad una proposta tra i 15 e i 20 milioni di dollari di investimento e con un ritorno di quasi 80 milioni di dollari!!!
Dal poco al “veramente tanto”.
Un po’ di onesta ricostruzione che si attiene realmente ai fatti è andata a farsi benedire? Di fronte a simili cifre… il dubbio sorge e rimane.

Come per gli altri film presi in oggetto, anche Greengrass evita accuratamente di citare anche solo uno dei dubbi che il 911 Truth Movement ha fatto sorgere nel corso degli anni.
Silenzio di tomba.
La “storia ufficiale” deve essere una sola.
Sul volo devo essere saliti dei dirottatori arabi fondamentalisti e terroristi.
I passeggeri devono essersi ribellati.
Devono aver ripreso i comandi dell’aereo e lo devono aver fatto schiantare a terra.
L’aeronautica non ne sapeva nulla, e ammesso che avesse saputo… nulla ci poteva fare.
L’aereo non è stato abbattuto in volo, e anche solo pensarlo è un’idea che - a colpi di propaganda – deve essere fatta uscire dai cervelli della gente.

A tutto questo, ben rifornito di dollari, Greengrass si attiene alla perfezione. L’incompetenza "ufficiale" di FAA e Militari la fa da padrone… chissenefrega se poi nella realtà nessuno dei nomi coinvolti in certificata incompetenza abbia subito alcuna punizione quali licenziamento o problemi di avanzamento di carriera ( senza parlare delle ripercussioni a carattere peneale! )
In merito, si possono ad esempio leggere le seguenti illuminanti parole:
///...
Cosa è accaduto a coloro che hanno “sbagliato”, e quali sono stati esattamente i loro “errori”?
L'ex senatore Gary Hart osserva che, “in termini di responsabilità credo che questo sia uno dei più grandi misteri degli ultimi tre o quattro anni. 3000 americani sono morti tre anni fa e nessuno ha perso il suo lavoro per questo. Un presidente che dice di essere un presidente forte, e coloro che gli stanno attorno dicono che lo è, non ha licenziato nessuno. O egli è stato ingannato, nel qual caso qualcuno sarebbe dovuto essere licenziato. Oppure è lui che sta ingannando noi, nel qual caso dovremmo licenziarlo”[4]. Il senatore Charles Grassley ha similmente fatto notare che “ non mi viene in mente una sola persona da qualche parte nel governo, che sia stata ritenuta responsabile per ciò che è successo e ciò che è stato sbagliato prima dell'11 settembre, sembra che nessuno al governo faccia più sbagli”[5]. Secondo le testimonianze fornite al Congresso queste affermazioni sono accurate; non una sola persona all'interno della C.I.A., FBI, e NSA è stata rimproverata, punita o licenziata per gli eventi dell'11-9.[6]) ]
...///

Il battage pubblicitario recita che tutti i parenti delle vittime abbian dato il loro assenso e sostegno al film… ma ci si dimentica di dire che nulla è stato chiesto ai parenti dei “dirottatori”, ad esempio ( da notare come, se anche lo avessero voluto fare… bhé, sulle identità effettive dei terroristi… esiste ancora la massima incertezza non corroborata da nessuna prova certa ).
Propaganda 1, ricostruzione 0

Il fratello di Edward Felt, ad esempio, Gordon, ha avuto modo di dichiarare che “ non è mai facile rivivere i fatti del 911… comunque ho dato il mio placet a “United 93” come tributo all’eroismo di mio fratello e a quello dei 39 restanti passeggeri e equipaggio, che d’accordo tra loro, han deciso di dire “NO”, quel giorno” “it is never easy to relive the events of 911… yet I support “United 93” as a tribute to the heroism of my brother and the 39 other passengers and crew who collectively chose th say “NO” on that fateful day”
[ Flight 93 Revealed – pagina 46 ]
Resta da raccontare che la telefonata di Edward Felt, a lui viene attribuita su base speculativa, e che comunque, nel caso fosse vera e fosse stata fatta da Felt, è collocata ben mezz’ora dopo l’avvenuto dirottamento, e si limita a dire “ siam stati dirottati” "we've been hijacjked".
Inoltre… sempre su base puramente speculativa, la sua telefonata è fatta partire dai bagni dell’aeroplano .
Un eroe? Uno che dice “NO”? Un' accurata ricostruzione cinematografica? A voi la parola.
Propaganda 2, ricostruzione 0

Nel film, ricompare nuovamente come per il film di Markle ( quello del documentario sulla Lynch ), la cintura esplosiva… ricordiamoci sempre però, che ai controlli in aeroporto a Newmark prevedevano assolutamente lo screening contro esplosivi e quindi non si capisce come avrebbe fatto a passare!
[ "Tutti e 4 comunque, passano tranquillamente i controlli di sicurezza prima di salire a bordo di UA93, e quindi vanno a sedersi in First Class. Per l’esattezza i controlli che passano sono: 3 metal detector, 2 apparecchiature a raggi X, e un’apparecchiatura di rilevamento esplosivi"].
[9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 97 ]
Propaganda 3, ricostruzione 0

Il film propone la storia della rivolta e della riconquista dell’aereo e quindi l’autoabbattimento. Ma né dalle telefonate, né dalla CVR si ha notizia certa che così sia effettivamente andata, per cui…
Propaganda 4, ricostruzione 0

Il film non mostra incertezze circa numero e identità dei dirottatori… come non credergli?
Per gli altri voli i dirottatori eran 5, per questo la storia ufficiale ne accredita solo 4 e Greengrass ci si adegua senza porre domande... anche se dalle telefonate di più di una trentina di passeggeri e equipaggio, nessuno cita un quarto dirottatore!
Greengrass non pone nemmeno domande sulle identità dei dirottatori… anche per quelli che risultano probabilmente ancora vivi ( di cui ben 3 per UA93, tra cui anche proprio il “pilota” ).
Propaganda 5, ricostruzione 0

Il fatto tanto sbandierato che la ricostruzione poggi su solide basi quali ad esempio il CVR, non fa che aggiungere carne sul fuoco della propaganda. Infatti, da nessuna parte, tramite le registrazioni audio – rilasciate “ integralmente” per la prima volta al processo Moussaoui, é possibile ricostruire con quale modalità i dirottatori siano entrati nella cabina di pilotaggio; né se effettivamente abbiano ucciso oppure no i piloti; né - addirittura - è possibile capire se i passeggeri siano effettivamente riusciti ad entrare nella cabina di pilotaggio e sopraffarre i dirottatori. Cose invece, per date scontate nel film.
Propaganda 6, ricostruzione 0

Ma si sa, la Propaganda deve seguire le sue regole.

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UA93 – [parte III] – vendere l’interpretazione messianica: “I LIBRI”


UA93, la rivolta, il sacrificio dei passeggeri e il mito dell’Armageddon...



UA93 – [parte III] – vendere l’interpretazione messianica: “I LIBRI”

Testi di riferimenti: “Flight 93 revealed” – Rowland Morgan – Robinson edizioni; “La fabbrica del terrore” – Webster Griffin Tarpley – Arianna Editrice; "Among the Heroes" - Jere Longman - HarperCollins edizioni; "Let's Roll" - Lisa Beamer - Tyndale House edizioni; svariati autori di articoli sulla rete.

A loro tutto il mio più sentito ringraziamento per le informazioni che han saputo aggregare, analizzare, pubblicare.

INTRODUZIONE
UA93, la rivolta, il sacrificio dei passeggeri e il mito dell’Armageddon, del Giudizio universale, della battaglia finale tra il Bene e il Male… ovvero come la storia ufficiale non può fare a meno dei venditori di social-soap-opera.

Politica e media nei giorni a seguire il disastro, hanno venduto e propagandato un’interpretazione ammantata di significato mistico-religioso al pubblico, facendo particolarmente leva sui
“già-pronti-sentimenti” dei milioni di Cristiani evangelici americani.

L’operazione, ovviamente, è quindi stata allargata al pubblico del mondo intero, tramite dichiarazioni, libri trasmissioni Tv e film: tramite cioè tutta quella pletora di strumenti di propaganda normalmente utilizzati per influenzare e indirizzare le masse.

Del resto, come lucidamente illustra Tarpley, l’equazione “zimbelli-talpe-tecnici professionisti-rete di comando” non è mai priva del settore pubblicitario (consapevole o meno, non importa). Da preparare l’opinione pubblica a giustificare pretesti, fino a distorcere la realtà creando ad arte campagne d’odio… il settore ‘propaganda&lavaggio del cervello’, da sempre riveste un ruolo di prima grandezza (e servilismo).

VENDITORI, PRODOTTI, BUSINESS, BUGIE
Appena nove giorni dopo i fatti del 911, il Presidente G.W. Bush, prima ancora di pronunciare le parole “war on terror”, annunciando così l’inizio di un nuovo modo di intendere politica, diritti e convenzioni, inserisce nel suo discorso un significativo accenno alla “storiella” della rivolta dei passeggeri, accreditando – con l’autorevolezza (sic) della parola di Presidente – le ‘telefonate’ di Todd Beamer.

Bush inizia infatti il suo discorso, elogiando “il coraggio dei passeggeri che hanno assaltato i terroristi per salvare altre vite umane a terra. Passeggeri come un uomo eccezionale di nome Todd Beamer” (“the courage of passengers who rushed terrorits to save others on the ground. Passengers like an exceptional man named Todd Beamer”).

Ancora nessuna indagine era stata conclusa (FBI, CIA e altri ancora condividevano con buona parte dell'opinione pubblica, l'idea, la possibilità che UA93 fosse stato abbattuto in volo da caccia americani in almeno un significativo gesto di capacità do reazione e efficienza militare) eppure, G.W.Bush, già ufficializzava la conclusione (e quindi l’8 novembre 2001, sempre G.W.Bush arrivava addirittura a citare testualmente la “famosa frase” attribuita a Beamer: “let's roll", rendendola così a prova di smentita).
Le danze erano aperte, la strada tracciata: il culto delle telefonate e della rivolta confezionato e pronto per l’uso, con tanto dei media a far a gara a chi meglio riuscisse a piazzarne la valenza (pseudo)religiosa. Telefonate, e rivolta dei passeggeri che una volta vendute tramite la campagna stampa dei media, diventano ufficialmente Verità Insindacabile, esattamente come le Sacre Scritture... basta volerci credere...

La catena di vendita si articola su più passi:

- le varie interviste passate in televisione e/o sui giornali (a parenti dei passeggeri, ai boss della Verizon, etc)
- la traccia “iniziale” della trama, da parte del Post-Gazzette
- la scrittura “completa”, la benedizione, del soggetto da parte del NewsWeek/ Washington Post (3/dicembre/2001)
- la pubblicazione di libri “scritti” dai parenti delle vittime
- la produzione e la diffusione di un vasto repertorio di film di propaganda Hollywood-style [che presenterò nel prossimo articolo]

Post Gazzette – i giornali
Sin da subito dopo il 911, i giornalisti del Post-Gazzette, vengono sguinzagliati in giro a raccogliere notizie a Shanksville e nei dintorni, e ovviamente ad intervistare – fin nei minimi dettagli, rasentando quasi il morboso – i parenti delle vittime e quanti altri collegati alla tragedia di UA93.
In particolare, la Post-Gazzette, si sofferma su Todd Beamer (cristiano evangelico e giocatore di football), al quale mettono in bocca la recita del Salmo 23 e del Padre Nostro, ad esempio.
"He asked her to say the Lord's Prayer and 23rd Psalm with him

Newsweek/MSNBC – i giornali
Innanzitutto, qualche informazione sulla propietà e le ‘liason’ del Newsweek.
E’ una divisione del Washington Post (...il passaparola delle 'gole profonde' lo identifica come “la voce della CIA”...).
Ha 21 milioni di lettori in 190 paesi.
La versione online, MSNBC, è di propietà del gruppo Microsoft Corporation (che versa abbondanti oboli di supporto alla campagna repubblicana di Bush) e della General Electric (che produce e vende armi, in particolare modo alla Difesa americana, con tanto di business plurimilionario).

Il 3 dicembre, sul Newsweek, appunto, la storia viene pubblicata: completa di tutti i dettagli importatnti per la sceneggiata: terroristi arabi, telefonate, rivolta, ‘let’s roll’, e quant’altro; non dimenticandosi di pestare il tasto sulla valenza religiosa: i passeggeri in rivolta, praticamente vengono trasformati nei nuovi ‘crociati’. Nessuna informazione circa il fatto che le forze aeree fossero allertate e potessero intervenire, viene minimamente citata.
[vedasi precedente post su UA93-la storia ufficiale, ad esempio]

Scopo infatti dell’articolo del Newsweek, era quello di puntare e far rislatare il “dramma umano” dei passeggeri a bordo... ovvero seminare e raccogliere dal campo del fondamentalismo evangelico cristiano americano.

Lisa Jefferson – i personaggi
Buona parte dell’articolo del Newsweek, si basa sulle parole di Beamer all’operatrice (“supervisor at the Verizon Airfone office in Oak Brook”), Lisa Jefferson.
Telefonate non registrate dall’operatice.

Telefonate di Beamer, che si basano su un'unica fonte di validazione: la Jefferson appunto.
Da notare inoltre che, per quanto glielo avesse promesso, la Jefferson non avvisa la moglie di Beamer della telefonata ricevuta.

Alla Jefferson, verrà comunque – e inspiegabilmente – riconosciuto un “Excellence Award” per come ha saputo gestire la situazione quel maledetto 911.

Per quali motivi abbia ricevuto l’Award, resta tutto da capire.
La Jefferson infatti:
- non ha provveduto a chiedere le informazioni che il manuale della GTE prevede (almeno cioè cercando di rivolgersi ad un membro dell’equipaggio, cioè a personale qualificato, ma si è accontentata di un semplice “qualunque” passeggero)
- non ha provveduto a mettere in linea il marito con la moglie
- non ha avvisato la moglie di Beamer, nonostante l’avesse promesso
- non ha provveduto a registrare la conversazione
- non ha mai prima di allora sentito la voce di Beamer, e quindi non ha alcuna possibilità di garantire che la voce ascoltata appartenesse veramente a Todd Beamer.

Ma un merito Lisa Jefferson ce l’ha. E cioè quello di aver pubblicamente dichiarato di credere che Dio in persona l’abbia scelta per ricevere quella telefonata.

Lisa Beamer – i personaggi
Nell’olimpo dei testimoni-di-insindacabile-Verità, Lisa Beamer, moglie di Todd, viene lanciata direttamente dal Presidente degli Stati Uniti G.W. Bush, il 20 settembre 2001 quando, dopo aver elogiato il gesto dei passeggeri, pronuncia le seguenti parole:” vogliate essere così gentile da dare un caloroso benvenuto a Lisa Beamer, presente qui stasera” (“would you please help me welcome his wife Lisa Beamer here tonight?”).[Flight93 Revealed; pag. 5]

Da quel momento, Lisa, diviene una “star” per i media. Che nemmeno il marito abbia voluto parlarle a distanza di pochi istanti dalla morte, non importa. L’importante e farle vendere lo slogan del marito: “let’s roll”.

E chi meglio di lei, mai potrebbe? Come il marito, la anima una forte componente religiosa.
Allo show tv della NBC “Dataline”, dichiara: “Sapete, come ha detto il Signore nel Padre Nostro, bisogna perdonare chi ci ha fatto del male. Todd ha di sicuro perdonato quella gente per le azioni che han compiuto, le peggiori immaginabili” ( “You know, in the Lord’s Prayer, it asks us to forgive our trespasses as we forgive those who trespass against us. Todd was forgiving those people for what they were doing, the most horrible thing you could ever do to someone”).

Lisa, inizia la sua carriera letteraria (remunerata), con la prefazione ad una pubblicazione evangelica: “A reason for hope in a time of tragedy”.
[Crossway books; 2001]

Sulle Tv spopola (la CNN trasmette addirittura una diretta da casa sua per Natale).

Da instancabile alleata della Casa Bianca, ha pontificato il piano di compensazione di 7 billioni di dollari del governo federale, e accettato la quota che le spetta.

Si è fatta fotografare all’inaugurazione di una “decalcomania” riportante la scritta “let’s roll” su un caccia dell’USAF F-16 ( USAF e aerei che hanno avuto un ruolo, come minimo ambiguo il 911, giorno in cui suo marito è morto).

Assieme a Ken Abraham ha messo la sua firma (remunerata a parecchi zeri), per un libro ( “Let’s Roll”), pubblicato in 1 millione di copie.
Casa Editrice Tyndale, che al suo attivo vanta una collana (“The Left Behind”) di racconti sulla vita sulla terra dopo il ritorno di Gesù Cristo.

“Let’s Roll” – il libro
Che “Let’s Roll” (il libro), sia pura propaganda della Casa Bianca, è evidente dal nome del co-autore.
Abraham infatti, è di casa presso il QG del Dipartimento della Difesa: già precedentemente aveva scritto un altro libro assieme ad un’altra vedova ( guarda il caso... la signora Payne, il cui marito Payne Stewart era morto nello schianto del proprio aereo, dopo aver perso conoscenza mentere volava ed essere andato fuori rotta. Un fuori rotta, che non era passato inosservato né ai controllori di volo, né alle forze aeree militari, che erano intervenute ad intercettare il suo volo, assicurandosi che non si schiantasse su zone abitate ).

Ma oltre quello, Abraham, è stato anche autore di parecchi libri a carattere religioso: “Hot Trax Devotion for Guys” ad esempio, oppure quelli pubblicati per il telepredicatore dell’apocalisse e guerrafondaio John Hagee: “The Beginning of the End”; “From Daniel to Doomsday”; “The Countdown Has Begun”; “Jerusalem Countdown”.

Nel “suo” libro, Lisa Beamer, qualche spunto interessante è comunque rintracciabile, seppur schiacciato nella morsa di doversi adattare alla storia ufficiale.

Ad esempio, Lisa racconta che era imbufalita con il suo cellulare per non aver ricevuto chiamate da suo marito, mentre ormai era di dominio pubblico che da UA93, un sacco di passeggeri avessero parlato coi loro cari (la Jefferson, malgrado la promessa, non l’aveva avvisata. Lisa fu avvisata solo 4 giorni dopo il 911, da Nick Leonard responsabile della UA).
Imbufalita al punto di "farsi sfuggire" la frase: “Todd era un fanatico dei gadget che si portava appresso sempre 2 cellulari – dovevo praticamente quasi fare a botte per toglierglieli di mano quando eravamo in vacanza - … se fosse stato in un qualsiasi problema… avrebbe chiamato” (“Todd was a gadget nut who carried two cellular phones with him constantly – I nearly hat to wrestle those phone out oh his hands every time we went on vacation… if Todd was… in any trouble, he’d call”).
[“Let’s Roll; pagina 5]

Nick Leonard, avvisando Lisa che suo marito aveva effettivamente telefonato, dice: “ l’FBI ha tenuto la telefonata secretata fino a che non han potuto analizzare il materiale. Adesso l’han resa pubblica” (“The FBI has been keeping the information private… untill they’ve had the opportunity to review the material. But now they’ve released it”).
Tenendo conto che la telefonata non era nemmeno stata registrata… cosa ha dovuto analizzare l’FBI?

E se effettivamente l’aveva tenuta secretata, come mai Larry Ellison – Dirigente della Oracle, compagnia per la quale Beamer lavorava – il 13 settembre 2001 già sapeva i contenuti della telefonata?
Sarà mica perché il buon Ellison già il 12 settembre compariva in televisione e dichiarava la necessità di introdurre (cosa che la sua Compagnia era in grado di fare, dietro lauto pagamento) una Carta di Identità per tutti i cittadini americani?
[KPIX-TV, San Francisco]

Ancora dal suo libro, Lisa ci fa sapere che quando la Jefferson racconta delle preghierine di Todd, a lei viene in mente solo di dichiarare: “Non ho mai sentito Todd recitare il Padre Nostro in situazioni di stress. Il Salmo 23 non è mai stato un “mantra” che Todd fosse solito recitare spesso”.
(“I’d never before heard of Todd reciting the Lord’s Prayer in pressure situations. Interestingly, Psalm 23 wasn’t a mantra Todd recited often”).[“Let’s Roll; pagina 211]

Sempre dal suo libro, è interessante notare cosa scrive a proposito del luogo dell’impatto: “I federali non ci han permesso di avvicinarci troppo al luogo dell’impatto. NON HO VISTO UN SOLO PEZZO DI AEROPLANO DA NESSUNA PARTE. Le autorità han dichiarato di aver recuperato alcune parti di motore... ...Ben poco può essere trovato. Tutto quello che resta di UA93 è ben seppellito sotto terra” (“The Federal authorities wouldn’t allow us to get too close to the actual spot where the plane had struck the ground. I DIN’T SEE A SINGLE PIECE OF AIRPLANES ANYWHERE. The Authorities said that they had found a few engine parts… …Little could be found. Anything that remained of Flight 93 was buried deep in the ground”).
[“Let’s Roll; pagina 231]

“Among the Heroes” – il libro
Scritto da Jere Longman, giornalista sportivo del New York Times. Pubblicato dalla HarperCollins ( dal 1989 di propietà di Ruperth Murdoch ).

Per scrivere questo libro, Longman si è avvolso di centinaia di interviste condotte coi familiari delle vittime, investigatori e altre figure di spicco e testimoni vari.

Non è un libro che va in contrasto con le teorie ufficiali. Anzi. Ma nonostante questo, alcuni passaggi risultano importanti: ovvero, quando il troppo è troppo, qualche spiffero di verità comunque esce.

Longman, infatti, nel suo libro si è permesso di scrivere frasi come: “tante cruciali domande circa gli ultimi minuti del volo, rimangono senza risposta” (“many crucial questions about the final minutes of the flight remain unanswered”).
Oppure, si può far notare come Longman, abbia avuto il coraggio di riportare nero su bianco, le parole della prima persona ad accorrrere sulla scena a Shanksville, Pete Purbaugh: “l’unica persona che può rivendicarsi come testimone del “crash” ( NOTA BENE:"crash" è scritto tra virgolette anche nell’originale!!!) dell’aeroplano, corse sul posto e rimase sopreso di domandarsi dove fosse l’aeroplano:’INCREDIBILE’ Purbaugh ha detto, ‘ QUALCOSA DI COSI’ GRANDE SPARPAGLIATO COSI’ IN FRETTA. NON C’ERA NULLA’” (“the only claiment to have eyewitnessed the “crash” ran to the site and wondered where the plane was. ‘It was unbelievable’ Purbaugh said, ‘Something that big had scatterd that quick. There was nothing there”).
[Among The Heroes; pag 214]

Nel suo libro ha riportato anche le parole del coroner del Somerset County, Wallace Miller: ”se non lo aveste saputo, avreste potuto pensare che non ci fosse nessuno sull’aeroplano… avreste pensato che li avessero buttati dall’alto da qualche parte” (“if you didn’t know, you would have thought no one was on the plane… you would have thought they dropped them off somewhere").
[Among The Heroes; pag 216, 217]
Come riportavo, per quanto Longman abbia avuto il coraggio di riportare queste e altre informazioni, il suo resta un libro che segue la traccia ufficiale; che non si interroga veramente; che evita di porsi domande vere e proprie.

Resta una valida lettura, anche se appunto, non si interroga sulla diffusione sul terreno dei resti ( anche controvento); non indaga sui reperti riportati alla luce ( do you remember bandana? Oh LOL!!!); non interroga i testimoni che han visto altri aerei sui cieli di Shanksville quel giorno; né pone domande sul mancato intervento dei caccia americani.

“Hero of Flight 93: Mark Bingham” – il libro su Mark Bingham
Il 15 settembre 2002, esce il libro sul giocatore di rugby Mark Bingham.
Il libro è scritto da Jon Barrett.

Anche Jon Barrett, tra l’altro, è autore di scritti a sfondo decisamente religioso, come ad esempio “Faith: stories of belief and spirituality”.

Mark Bingham, per la storia ufficiale, è uno di quei passeggeri che sicuramente ha partecipato alla rivolta contro i dirottatori. Essendo un giocatore di rugby, la cosa almeno può suonare plausibile... un pò di forza fisica non guasta nell'assaltare un gruppo di dirottatori, no?

Praticamente quasi tutto il materiale utilizzato per la stesura del libro, viene fornito all’autore dalla madre: Alice Hoglan ( all’epoca impiegata alla...UA!!! piccolo il mondo, eh?!)

Di Bingham, è utile anche ricordare il testo della telefonata:
Chiamante: “ma’? qui è Mark Bingham che parla”
Caller:Mom? This is Mark Bigham."
Chiamante: “volevo farti sapere che ti voglio bene”
Caller: "I want you to know that I love you".
Chiamante: “ sono sul volo da Newmark a San Francisco e ci sono tre tipi che si son impossessati dell’aereo e dicono di avere una bomba”
Caller:"I'm on a flight from Newark to San Francisco and there are three guys who have taken over the plane and they say they have a bomb."
Alice:”chi sono questi tipi?”
Alice: "Who are these guys?"
Chiamante: “(dopo un apausa) mi credi, vero?”
Caller: (after a pause) "You believe me, don't you?"
Alice: “ si, Mark. Ti credo. Ma chi sono quei tipi?”
Alice: "Yes, Mark. I believe you. But who are these guys?"

Surreale, non è vero?

“Your father's voice” - Liz Glick
Nel 2004 è il turno di Liz Glick, vedova di Jeremy Glick, a uscire con una sua pubblicazione per commemorare il marito: “your father’s voice”, scritto da Dan Zegart.

Nulla di particolare da segnalare per il libro, ma per la Lyz Glick, bisogna ricordare come sia al Pittsburgh Post-Gazzette, sia alla CNN ("Passenger Jeremy Glick called his wife Liz and in-laws in New York on a cell phone to say the plane had been hijacked"), abbia sostenuto che le due telefonate di suo marito sarebbero state fatte da un telefono cellulare (che i telefoni cellulari non possano chiamare e mantenere conversazioni a quelle altezze e velocità: è un dato di fatto - all’epoca ancora di più - sul quale esiste molta documentazione in rete: ad esempio QUI).

E citando i telefoni cellulari e senza troppo stare a evocare il nome di Dio... finisce un po’ ai margini delle nostra recensione e della propaganda.

Attualmente tutte le versioni riportano che le chiamate fatte da Jeremy siano partite dagli airphones. Ma le dichiarazioni restano a seminare dubbi.

“Fighting Back: Living Life Beyond Ourselves” - Deena Burnett
Deena Burnett, vedova di Tom, ex addetta di volo della Delta Airlines, pubblica il suo libro nel 2006: “ Fighting Back: Living Life Beyond Ourselves ”.

Nel 2004, giusto per andare sul sicuro nel dichiarare la propria appartenenza sia politica sia religiosa, fa pervenire (e leggere addirittura prima che Rudolph Giuliani abbia la parola) una dichiarazione infarcita di fede Cristiana, alla Convenzione Nazionale Repubblicana.

Sulla fede della Burnett, non è possibile far sorgere alcun dubbio, se addirittura su Internet si trova simile materiale: LINK.

Della Burnett però, è anche bene ricordare l’insistenza con la quale ha sempre sostenuto che le telefonate fattegli dal marito, provenivano da telefoni cellulari.

Sul sito della FONDAZIONE DELLA FAMIGLIA di Tom Burnett, ad esempio, si insiste a riportare ciò che si è vissuto in prima persona. Ed essendo fatti drammatici, è anche umanamente difficile dimenticarsene. Nonostante ciò, a qualcuno fa comodo "smentire".
La storia ufficiale infatti, con il sigillo di "autorevolezza" del processo Moussaoui, arriva a sostenere che solo due telefonate tra tutte quelle fatte dal valo UA93, siano state fatte da telefoni cellulari (Cee Cee Lyles e Ed Felt).

“Called” – Lisa Jefferson
Mi tocca ancora tornare a parlare della lei in quanto, la "meritevole di Excellence Award" per non aver mantenuto la parola data ad un passeggero prossimo alla morte e per non aver registrato la telefonata ricevuta, nel 2006 Lisa Jefferson dà alle stampe un libro scritto per lei da Felicia Middlebrooks (anchorwoman evangelica della CBD radio station di Chicago), dal titolo che è tutto un programma intriso di fede religiosa e doppiosenso: “Called”!!! ( Chiamata!!!... chiamata sì, ma non registrata sarebbe da aggiungere!).

Da notare che il libro è stato pubblicato da Moody’s, il cui motto è: “ Proclamare il Vangelo di Cristo e una visone mondiale Biblica…etc etc”(“The vision of Moody Publishers is to proclaim the gospel of Jesus Christ and a biblical worldview in such creative and powerful ways that individuals worldwide will live in increasing measure as His fully devoted followers. Our mission is to educate and edify the Christian and to evangelize the non-Christian by ethically publishing conservative, evangelical Christian literature and other media for all ages around the world; and to help provide resources for Moody Bible Institute in its training of future Christian leaders”).
Scopo del libro? A parte promuovere se stessa (e far cassa): ovviamente propagandare la Fede con la F maiuscola, e quindi partecipare alla propaganda ufficiale.

Il libro infatti ha come obiettivo quello di raccontare la vita di Lisa, illustrando come “la sua vita sia stata trsformata, semplicemente rispondendo alla telefonata di Todd Beamer. La Jefferson ci passa la sfida... ...dobbiamo essere preparati a rispondere alla chiamata di Dio” (“her life transformed, simply by answering Todd Beamer’s call. Jefferson sends a stirring challenge... ...we must be prepared to answer God’s call”), come espressamente scritto nella sinopsi del libro.

Conclusioni:
Allora, questa versione ufficiale e che non vuol sentire smentite su cosa poggia? Di cosa si nutre? Come si auto-replica? Propaganda. Tanta propaganda. E tutta infarcita di fondamentalismo religioso evangelico cristiano.
Del resto, a gente già abituata a “credere” sulla parola ( dalla verginità di Maria, alla reincarnazione corporea di Gesù, giusto per fare un paio di esempio ), è più facile far credere qualsiasi cosa purchè abbondantemente ripetuta e costantemente ammantata di mistero della fede.

E per ora, mi son limitato solo ai principali libri scritti sull’argomento. E i libri, come si sa, sono strumenti per pochi eletti. La massa va colpita con l’arma subliminale della televisione e del cinema!!! Infatti, libri a parte, la produzione di film sull’argomento UA93 è stata tanto copiosa quanto farcita di sviste, errori, implausibili interpretazioni e molta falsità.

Era mia idea iniziale, proseguire quest’articolo con anche una disamina sui film; ma vedo che l’articolo è già abbastanza lungo. Rimando quindi la trattazione a pellicole del calibro di “let’s roll: the story of flight 93”, “the Hamburg cell”, “the flight that fought back”, “flight 93: the movie” e “united 93” al prossimo articolo.

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VOLO UA93 – [parte II] – vendere l'interpretazione messianica: "LA FEDE"


UA93, la rivolta, il sacrificio dei passeggeri e il mito dell’Armageddon...



INTRODUZIONE

UA93, la rivolta, il sacrificio dei passeggeri e il mito dell’Armageddon, del Giudizio universale, della la battaglia finale tra il Bene e il Male.

Ovvero come politica e media nei giorni a seguire il disastro, hanno venduto e propagandato un’interpretazione ammantata di significato mistico-religioso al pubblico, facendo particolarmente leva sui “già-pronti-sentimenti” dei milioni di Cristiani evangelici americani.
L’operazione, ovviamente, è quindi stata allargata al pubblico del mondo intero, tramite dichiarazioni, libri e film.

Questo quindi, dovrebbe essere un articolo su come abbiano venduto al pubblico l’interpretazione messianica della tragedia di UA93. Ma, per andare con ordine, credo sia utile, trattare inizialmente un escursus sul fondamentalismo Cristiano in America: origini, sviluppi e intrecci con quel substrato “rivoluzionario e violento” che spesso l’ha accompagnato.
Quindi questa parte di articolo, ha come titolo: “Il fondamentalismo cristiano americano”. Il prossimo capitolo, invece, entrerà nel dettaglio delle pubblicazioni, film libri e intervite utilizzate (mettendone alla berlina le ricostruzioni …) Testi di riferimento: “ In God We Kill”- Ugo Maria Tassinari - JAMM edizioni; e “Flight 93 revealed” – Rowland Morgan – Robinson edizioni.
A loro tutto il mio più sentito ringraziamento per le informazioni che han saputo aggregare, analizzare, pubblicare.

IL FONDAMENTALISMO CRISTIANO AMERICANO

Gli USA nascono dal sogno apocalittico del Puritanesimo, mirato a dar vita ad una nuova Terra Promessa, ad una nuova Gerusalemme. E oggi come ieri, la religione ne imbeve l’immaginario collettivo: temi, miti, pubblicità, parole, scelte e politica.

Come sottolinea Costanza Preve, negli Stati Uniti, nazionalità e ideologia sono inscindibili: gli USA non sono un 'paese bello', ma un paese 'che ha ragione'. La mancata adesione a quelle ragioni fa cessare il patto implicito tra l'individuo e la comunità, trasformando il reo in un soggetto 'antiamericano'. Non è un caso che uno dei provvedimenti previsti dalla versione riveduta del Patriot Act consista nella revoca della cittadinanza americana, come se si trattasse delle vecchie tessere del PCI.
Si tratta di un'ideologia religiosa, che fondamentalmente poggia su tre punti cardine: il patto ideocratico appunto, l'insieme delle diverse chiese americane, e – last but not least - il fondamentalismo evangelico.


Secondo un sondaggio del 1990 (Princeton Survey Research Associates per il Los Angeles Times Mirror Syndicate, cit. in Barry A. Kosmin e Seymour P. Lachman, One Nation Under God: Religion in Contemporary American Society, Crown Trade Paperbacks, New York, 1993. p. 196): il 92% dei neri e l'87% dei bianchi negli Stati Uniti "non dubita mai dell'esistenza di Dio”.

Addirittura, secondo il sondaggio Gallup del 25-7 giugno 1999: il 79% degli americani crede che i miracoli descritti nella Bibbia siano veramente avvenuti. Inoltre il 47% degli americani rigetta l'evoluzionismo e crede che Dio abbia creato gli esseri umani 'più o meno nella loro forma attuale in un dato momento, meno di 10.000 anni fa". Lo stesso sondaggio rivela che il 40% addirittura vorrebbe che l'insegnamento dell'evoluzione venisse bandito dalle scuole.

L’angloisrealismo (“an Anglican phase of millennialism”) affonda le sue radici indietro fino al’600/’700. Il movimento, in Inghilterra, può vedere come padre fondatore Richard Brothers. Seguace e apostolo di Brothers, è John Wilson che propaga la sua personale interpretazione delle Scritture, accostando le perdute tribù ebraiche con gli anglosassoni. Predicazione non in salsa razzista la sua, anzi: secondo le sue parole gli anglosassoni partecipano al fianco degli Ebrei alla legittima eredità di Israele: ispirando così una forte visione di una missione civilizzatrice e popolo eletto.

A metà del 1800, Edward Hine esporta la dottrina in America, entusiasmando i discendenti dei Padri Pellegrini (che eletti si son sempre sentiti). Ad esempio infatti, lo stesso Mormonismo si basa anch’essa sul mito delle 10 perdute tribù di Israele.

Nel 1919 nasce la “Federazione Mondiale di Israele Britannico”. In America i seguaci dell’angloisrealismo imboccano rapidamente la deriva razzista, in parte anche a causa dei massicci flussi migratori che portano gli ebrei americana passare da 275mila nel 1880, ai 3 milioni e 800mila nel 1925.

William Cameron, dirigente della “Federazione Anglo-Sassone”, pubblica I Protocolli dei Savi di Sion, e tutta una serie di altri articoli antisemiti ispirati da Gerald L.K. Smith, assistente del senatore della destra populista della Louisiana. Lo stesso Smith si posizionerà su posizioni sempre più estreme: dal supporto al “Partito nazionale Cristiano” (finanziato da Ford in chiave antisindacale) fino a posizioni filo naziste come quella del partito antisemita di padre Coughlin.

Smith coagulerà attorno a sè menti razziste e antisemite, quali ad esempio: Wesley Swift (organizzatore del “Ku Klux Klan”), Bertrand Comparet e la figura fondamentale di William Potter Gale (aiutante di campo del generale McArthur nel Pacifico, e figura chiave della caccia alle streghe maccartista).

Pur non esisteno una vera e propria organizzazione centrale, né una “ufficiale” gerarchia ecclesiale, i leader riescono a disseminare le loro indegne idee.

Secondo le nuove interpretazioni sulla “doppia semenza”, in parte aggiornate dai “contribuiti” di Swift, solo gli americani sono i legittimi eredi di Israele; dogmi che praticamente invariati arrivano fin ai giorni nostri nelle organizzazioni fondamentaliste americane, pure queste prive di una vera e propria organizzazione centrale.

Gale negli anni 70, rilancia il movimento accorpando antisemitismo, anticomunismo, protesta fiscale e attività paramilitari.
Nel 1969, sotto l’ala di Gale, a Portland (Oregon) nasce il “Posse Comitatus”, fondato dal neofascista Henry L. Beach, delle “Camicie d’Argento”.
Il fenomeno delle Posse, dal quale emaneranno le Milizie e i Patrioti, raggiungerà un picco di militanti che si aggirerà intorno alle 15mila unità. La crisi agricola fornisce mano d’opera e utili idioti alla destra fondamentalista ed estrema americana.

“Per i cristiani ariani americani, la cospirazione satanica è iniziata nell’eden, e finirà nell’Armageddon: la guerra è in atto. Loro si ritengono parte della soluzione. Senza limiti: agiscono per conto di Dio” [ “In God We Kill”, pag. 11 ]

Alla fine degli anni 80, le Posse terminano il loro ciclo, e – come già citato – almeno in parte si riciclano in nuove forme di aggregazione: le “Common Law Courts” e le “Milizie” (o “Patrioti”). Resta costante l’influenza delle idee di Gale.

Alla morte di Swift, Richrad Butler fonda la “Chiesa di Gesù Cristo Cristiano” come simbolo la croce uncinata. Compagno di fiducia di strada è il movimento politico “Nazioni Ariane”.
Gli insegnamenti di Butler saranno considerati talmente estremisti dagli stessi seguaci, da fargli rivestire una parte minoritaria, mentre la corrente principale – polarizzata sulla figura di James Wickstorm – pur continuando a sostenere accanitamente tesi antisemite resterà fedele agli insegnamenti di Swift e Gale.
Una congregazione dai caratteri simili, anche se nettamente più mirata alla predicazione religiosa, sarà quella diretta dal reverendo Peters , che tramite accorte strategie di marketing pubblicitario ( programmi radiofonici ad esempio ), diffonde i suoi proclami antisemiti, omofobi e razzisti in generale. Come accertato nel 1985, all’interno delle fila dei suoi seguaci, si annidano molti militanti della “Fratellanza Silenziosa” (vero e proprio gruppo dalle caratteristiche e organizzazione pienamente a carattere terroristico).

Nel 1992, al “raduno Speciale degli Uomini Liberi” si ritrovano a partecipare tutte le correnti estremistiche di destra: supermatisti bianchi, neonazisti, neofascisti e fondamentalisti religiosi.
Nell’ “Identità Cristiana”, trovano il loro terreno comune.

La ‘coalizione’ di patrioti utilizzerà parole d’ordine quali “ resistenza senza capi”, come suggerito dallo “SWAT” ( ovvero dal comitato “Tattiche d’Azione per la Guerra Sacra” ).
Luois Beam ne è uno dei massimi think-thank.
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( NOTA BENE): da notare come dopo il 911, Beam sia uno dei tanti sostenitori delle tesi che vede il Governo Americano coinvolto nei tragici fatti del 911. Effettivamente, in particolare da Waco in avanti, ma anche già da prima, è una costante dell’estremismo americano la critica al Governo Federale, colpevole ai loro occhi imbevuti di fanatismo di antisemita , di prendere ordini dal Sionismo Internazionale allo scopo di distruggere la civiltà cristiana bianca.
Si può ipotizzare un’attiva partecipazione delle “milizie” negli attacchi del 911, allo scopo di colpire il “venduto” Governo?
Ai posteri l’ardua sentenza… senza dimenticarsi dell’attentato all’ufficio federale di Oklahoma City, o dei svariati tentativi di procurarsi – sovente con successo – armi batteriologice, antrace e botulino comprese, che tanti militanti dell’estremismo fondamentalista americano han portato a varcare le soglie dei carceri… e senza dimenticarsi delle tante infiltrazioni e delezioni che han contagiato la predicazione estremista americana).
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Le farneticanti parole di Peters attraggono seguaci. “Dai Ministri per la Promessa dell’America”, ai alla ben più antisemita “Chiesa della Nuova Crociata Cristiana” e al suo braccio politico: la “Lega della Difesa Cristiana” di Eustace Mullins.
Nel 1996, “Identità Cristiana” arriva a contare ben 94 Ministeri attivi su 34 Stati, con oltre 50000 assidui ( e indottrinati ) fedeli.
“L’idea di una nazione bianca dove la Bibbia è l’unica legge scioglie i cuori di bigotti provinciali” [ “In God We Kill”, pag. 14 ]

Già dagli anni settanta, ha preso piede il fondare “piccole” comunità: veri e propri campi a metà tra il fondamentalismo religioso a sfondo apocalittico, e i ben più classici campi paramilitari. Ne è un esempio la comunità di “Elohim City” (Oklahoma), fondata da Robert Millar, o quella fondata da Ellison, de “Il Patto, la Spada e il Braccio del Signore” (Missouri/Arkansas), dove i fedeli si preparano all’Apocalisse esercitandosi con le armi da fuoco.
La “Chiesa Conservativa Cristiana d’America” è presente attivamente in Illinois; la “Lega per la Difesa dei Patrioti Cristiani”, organizza campi paramilitari in Virginia.
“Le Milizie del Tennessee Orientale”, sono fondate da un ex veterane delle Forze Speciali americane in Vietnam, John Roberts.

Tra le varie comunità separatiste, come sostiene Kerry Noble ( braccio destro di Ellison ), esiste una “sicura” rete di supporto clandestino.

Esistono anche comunità non a stampo razzista ed estremista: ne è un esempio la setta davidiana di “Waco”, o la “Casa di Yahweh” di ‘buffalo Bill Hawkins’.

Per tornare a parlare dei nomi che con il loro estremismo religioso hanno agitato il panorama americano, bisogna almeno ancora ricordare Vincent Bertollini, che smesso di lavorare, ha iniziato a dedicarsi a tempo pieno al ministero religioso tramite una comunicazione che sfrutta tutte le più significative tecniche di marketing: mailinglist, opinion maker, sponsorizzazioni mirate, etc.

I legami e i rapporti con la “Nazione Ariana” sono intensi. La propaganda che cerca di comunicare insistono sui soliti temi apocalittici e razzisti: “l’America è una dittatura dove il comunismo ebreo schiaccia gli Ariani, la terza guerra mondiale sarà seguita dal ritorno del popolo eletto” [ “In God We Kill”, pag. 18 ]… il momento dello scontro finale è ormai prossimo!!!

Ecco, è su uno scenario di contorno come questo che anima la ‘bible belt’ degli Stati Uniti, (scenario al quale andrebbero aggiunti ed elencati gli innumerevoli reati, truffe, minacce, agguati e conflitti a fuoco dei ‘miliziani fondamentalisti cristiani’, nei quali tanti ‘patrioti’ sono incappati e finiti dietro le sbarre), che per quello che riguarda UA93 si viene ad innestare il massiccio martellamento politico e dei media (a loro completamente assoggettati in quanto di propietà), che vuole la storia della ribellione a bordo e del sacrificio dei passeggeri: non un patriottico gesto da parte dell’aviazione degli Stati Uniti, ma si comincia a indottrinare il pubblico con un vero e proprio culto dell’Armageddon, che vede lo scontro tra “forze del Bene” e “Forze del Male”.

Per i tanti Cristiani che leggono e interpretano la Bibbia, la narrazione di “let’s roll”, si manifesta perfettamente coerente con la profezia che visioni appariranno nei cieli, dando vita allo scontro tra Bene e Male, e sulla terra precipiterà la catastrofe… e alle chiamate fatte dai cellulari, si potrà addirittura dare valenza celestiale, come spade brandite modello talismani contro il Male.
E al buon Todd Beamer, verrai messe pure in bocca la parole del Padre Nostro e la recita del Salmo 23 delle Scritture.

Telepredicatori, terroristi, nazisti, razzisti, fondamentalismo religioso, business, affari, bandiera, Armageddon e incitamento all’odio: siamo lontani dall'immagine classica del cattolicesimo.
E quindi è “perfettamente naturale” per un presidente degli Stati Uniti affermare che:
'Dio mi ha detto di colpire Al Queda, e io li ho colpiti, poi mi ha ordinato di colpire Saddam, e l'ho fatto, e adesso sono deciso a risolvere il problema mediorientale' (Bush avrebbe fatto queste affermazioni durante l'incontro di Sharm al-Shaykh con le autorità palestinesi nell'estate del 2003. La fonte è il quotidiano israeliano Ha'aretz. Non sono riuscito a trovare copia cache dell'articolo, per cui ho riportato la fonte che l'ha citata ).
Amen
.

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altra intervista live di 'testimoni casuali' la mattina del 9/11, ed ecco un' altra menzogna. - Quale era il compito dei media quel giorno?

dopo lo strano 'testimone' in T-shirt della Harley identificato come essere un attore professionista... ecco un video di 'testimoni' che invece sono: giornalisti!



In questo articolo precedente [ QUI ] ho dato notizia della possibile, probabile, altamente probabile identificazione di quel 'casuale' testimone in t-shirt della Harley, intervistato la mattina del 9/11, che a pochi minuti di distanza della tragedia, si esprime con termini, frasi e deduzioni che fin dal primo giorno hanno sollevato serissimi dubbi.

Credete che sia stato l'unico caso quella mattina?
Ovvero: credete che tutti i giornalisti sguinzagliati attorno alla scena del crimine del 9/11 fossero tutti lì a fare il loro dovere ( documentare imparzialmente fatti )???

Se sì, e il caso del 'signor nessuno' che disquisisce di "temperature troppo elevate che non potevano che portare al cedimento strutturale delle torri" non vi basta per cambiare idea...

Ecco un'altro 'simpatico' video.
Questa volta non è stato girato dalla Fox News, ma appare in un servizio della BBC... che 'inavvertitamente' registra giornalisti della Disney/ABC... e sono loro i 'personaggi' da seguire attentamente, visto che fanno direttamente che inventarseli in presa diretta i testimoni da intervistare... l'importante è dare ai telespettatori quello che 'si devono aspettare di ricevere': in questo caso panico e terrore ( compito assolutamente ben assolto dai media ).

[ Nota: i font utilizzati, sono leggermente 'fastidiosi' da leggere, ma... ci si abitua in fretta.
PS: l'audio inizia dopo un pò, quando il video entra nel topic dell'argomento ]



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