Un blog a disposizione dei 9/11 Truth Seekers come spazio virtuale dove aggregare le indagini e gli articoli dei differenti ricercatori in un unico contenitore.

Lo strano testimone con la T-shirt della Harley... ohibò, un attore professionista!?

9/11 “testimoni” e “interviste”:ovvero come battere il ferro fin che è caldo, anticipando addirittura quella che sarà la ‘storia’... però trattasi di un attore professionista!



Ve lo ricordate il “testimone” in t-shirt nera della Harley che il 9/11, intervistato a caldo da FOX NEWS, rilasciava queste dichiarazioni:


["...come out of nowhere and just ream right into the side of the twin tower, exploding through the other side...and then I witnessed both towers collapse, one first then the second, mostly due to structural failure because the fire was just too intense" ]

Insomma “un anonimo signor nessuno” in t-shirt, che a caldo già citava parole come’ structural failure’ e che già immediatamente giungeva a quelle conclusioni ( per nulla affatto evidenti ) che pompieri, agenzie governative e NIST dovevano impiegarci un bel po’ per trovare ‘risposta’: “failure because the fire was just too intense”.

Eppure, quel ‘singolare’ anonimo testimone subito già sapeva spiegare il perché e il percome del crollo delle torri ( ooooh! Il NIST lo dovrebbe assumere seduta stante uno così ‘perspicace’! Sai quanti soldi e tempo di simulazioni [ nel vero senso della parola ] e ‘calcoli’ gli avrebbe fatto risparmiare!!! )!

Ma, in quei momenti, con tutti i cittadini sotto choc, simili parole hanno certamente contribuito a instillare nelle menti dei telespettatori già dagli inizi un seme; seme che a posteriori(?) verrà paro paro 'certificato' dagli organi competenti!!!

Così come tutto il battage ‘pubblicitario’ [ qui, qui e qui ]
di ripetere quasi fino all’infinito sempre le stesse immagini choccanti, così come le produzioni cinematografiche modello “united 93”, i libri e i merchandising, anche queste 'anonime' voci hanno rivestito una funzione: fare parte della Propaganda.
Ovvero, indirizzare e abituare il pubblico. Fargli credere qualcosa ( di voluto da altri ). Indottrinarli.
Del resto, l’intervista al tipo in t-shirt della Harley, non è stato l’unico caso.
Qui sotto potete vedere un video che contiene, ad esempio, alcuni estratti di simili interviste e simili commenti, trasmessi a ridosso della tragedia. già mostrano una piena e totale ‘capacità di anticipare’ praticamente tutti quelli che saranno i capisaldi delle VU!!!


Ma torniamo al nostro simpatico omino in t-shirt della Harley, perché si tratta di un vero caso emblematico:
testimone della tragedia appena capitata, delle migliaia di persone appena morte, in mezzo al dolore e allo spavento dei sopravvissuti, testimone oculare dei due simboli delle torri distrutti, presente sulla scena del più orrendo crimine avvenuto in America, con la probabile ansia che qualcosa ancora possa accadere, che un altro attentato possa arrivare improvviso...
eppure con la ‘lucidità mentale’ di “argomentare” utilizzando parole come structural failure che, diciamocelo, non è che sono parole che nel dialogo di tutti i giorni si sentano citare spesso ( e che prima del 9/11, certamente, si sentivano ancora meno! )!!!

Fa strano, non trovate!?

Beh, adesso, c’è qualcuno che è convito diessere riuscito ad identificare questo ‘anonimo’ testimone.
Vuoi vedere che... E sì! Guarda caso: si tratterebbe di un attore!!!

Ollallà!
E che, non vi ricordate di quando ai tempi della prima invasione dell’Iraq, gli americani avevano fatto recitare la figlia dell'ambasciatore del Kuwait a Washington, spacciandola per un infermiera di un ospedale kuwaitiano, e costei raccontava di quanto gli irakeni fossero cattivi e che si divertivano ad ammazzare i bambini anche dentro le incubatrici?! Ve lo ricordate?
Bene, si trattava di pura Propaganda. fantasia. Nulla di vero. Una recita a tutti gli effetti, voluta e commissionata al fine di sostenere e facilitare l'adesione di altri partner alla guerra in Iraq del 1991.

Va bene, dai, vi rinfresco un pò la memoria:

Quella che vedete nella foto è la finta infermiera, ovvero la figlia dell'ambasciatore del Kuwait a Washington; e la sua falsa testimonianza era stata architettata e redatta per il centro Rendon Group, da Michael K. Deaver, ex consigliere del presidente Reagan in materia di comunicazione.

Qualcosa in più in merito a questa lugubre messinscenala potete leggerlo QUI o QUI o QUI ad esempio.

Comunque, come dicevo, adesso sembra proprio che ci sia qualcuno che è riuscito ad identificare questo ‘misterioso signor nessuno in tshirt della Harley’.
E dicevo: sorpresa!

E sorpresa sì, visto che dovrebbe proprio trattarsi niente popò di meno che di un attore professionista: Mark Adrian Humphrey!!!

QUI e QUI i link a chi è giunto all’identificazione.

Avrà ragione? Avrà torto? Guardate e lasciate giudicare i vostri occhi:


[ Cliccate sull'immagine per vederla a maggiore dimensione ]

Quello che posso e debbo ancora aggiungere è che:
se effettivamente si tratta di della testimonianza di Mark Adrian Humphrey, ovvero se anche i vostri occhi vedono quello che le immagini mostrano, diventa altamente probabile che una tale testimonianza, la testimonianza di un attore professionista cioè, sia stata commissionata ( viste le parole utilizzate e le indicazioni ‘subliminali’ che fornivano, e visto che sotto la sua reale veste mai si è dichiarato ).

E, che fa un attore?
Impara un copione ( scritto da altri ) e recita!

Se diamo per buono che così sia andata, ma volessimo comunque continuare a dare un pò di credito alle VU... vorreste farmi credere che l’abbia scritturato l'ex(?)-agente CIA Osama dal fondo di una grotta in Afganistan???
Ah beh!
Allora magari può anche darsi che sia stato pagato con i soldi di quella famosa transazione di 100000 dollari ad Atta, del capo dell’ISI pachistana generale Mahmoud Ahmad ( pure casualmente in quei giorni proprio in america)! ;)

Parafrasando Tarpley e Sbancor, nei casi di operazioni false-flag il poco di verità che si può apprendere dai media, lo si può apprendere solo nelle immediatezze degli eventi, quando ancora tutti gli ingranaggi dell’infernale marchingenio della Propaganda non sono tutti in funzione a regime ( non tutti i giornalisti o i testimoni svolgono un ruolo attivo e senziente di ‘embebed’, anzi ).

Ma se questa è una indubbia verità, sarebbe una vera e propria sciocchezza credere che chi ha i soldi, i mezzi, le complicità, la cinica volontà e il sangue gelido per compiere simili operazioni non lo sappia e non cerchi quindi di intervenire a proprio favore: da un lato possibilmente distraendo e censurando e dall’altro, appunto, manipolando ( come buona anzi ottima regola di qualsiasi psy-op che si rispetti: "Psychological Operations or PSYOP are planned operations to convey selected information and indicators to audiences to influence their emotions, motives, objective reasoning, and ultimately the behavior of organizations, groups, and individuals. Used in all aspects of war, it is a weapon whose effectiveness is limited only by the ingenuity of the commander using it" )

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