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Log ACARS UAL della ARINC rilasciati da Warren Stutt: il silenzio continua

A mesi di distanza, continua il silenzio di Warren Stutt...





Questo articolo si rende necessario, specialmente a fronte dell'interessantissimo precedente post opera di Sergio, come base ferma per uno dei prossimi post, ancora incentrato sulle comunicazioni ACARS della UAL.

Sono ormai mesi che Warren Stutt si è preso la briga e la responsabilità di rilasciare pubblicamente sul web tali Log Arinc.
E sono mesi che tramite forum e articoli ( 1 -2 - 3 ) su Internet, son stati mossi pubblici e numerosi dubbi circa la autenticità di tale documentazione.
Tali dubbi son stati anche direttamente indirizzati appunto a chi si è preso la resposabilità di rilasciari pubblicamente.

Quindi, ricapitolando brevemente:
il documento rilasciato da Stutt per sua dichiarazione:
"It was obtained via a Freedom of Information Act (FOIA) request to National Archives and Records Administration (NARA)"
e contiene, sempre secondo le sue parole:
"the details of Aircraft Communications Addressing and Reporting System (ACARS) messages sent to and received from American Airlines Flight 11 (AAL11), United Airlines Flight 93 (UAL93) and American Airlines Flight 77 (AAL77) on September 11th 2001"

I dubbi che tale documento porta con sè, fino a che non completamente chiariti, ne minano il valore di autenticità.

Tali dubbi sono:
- non si sa chi (nome e cognome) abbia effettivamente presentato la FOIA
- non si sa in quale data, tale richiesta sia stata inoltrata
- non si sa il numero di FOIA con la quale è stato rilasciato il documento
- non si sa in quale date tale richiesta sia stata evasa
- il documento rilasciato da Stutt, non presenta alcuna intestazione, timbro e/o stampigliatura ufficiale (nè a garanzia dell'autenticità, nè che offra la possibilità di verfcare gli estremi della FOIA)
- le pagine non hanno alcuna numerazione Bates
- i fogli del documento rilasciato da Stutt, non contengono nemmeno nè appunti a penna nè timbri e/o stampigliature apposte nè dalla FBI, nè dal NTSB, nè della ARINC, nè della 9/11 Commission. Eppure, in quato pertinenti alle indagini, tali log debbono per forza (anche perchè se no non si spiegherebbe come mai tali log fossero in possesso del NARA) essere stati precedente acquisti da almeno uno tra FBI (e studiati/verificati dal NTSB su incarico della FBI padrona delle indagini) e 9/11 Commission (alla quale tutti i documenti relativi alle indagini sono stati forniti sia dalla FBI sia dal NTSB, come da copiosa documentazione in merito).
- non è fornita alcuna spiegazione al fatto per il quale i log per UA175 non siano presenti (non sono espressamenti stati richiesti? Non sono stati forniti nonostante richiesti? E in tal caso in base a quale motivazione?)
- i valori presenti nel campo "FLoc" presenti nel documento rilasciato da Stutt, sono differenti da quelli presenti nei documenti (resi pubblici) dalla 9/11 Commission
- alcuni log di Uplink sono certamente mancanti ( nella serie FLoc 352604683 / FLoc 359963300 ) i valori relativi al DBI (Downlink Block Identifier) passano senza alcun motivo dal valore "1" al valore "2", ma non è presente il relativo Uplink. [vedasi NOTA 1]

Che Stutt sia a conoscenza sia dei dubbi avanzati, sia delle richeste di chiarimento in merito (specialmento in merito al numero di FOIA), è cosa priva di dubbioi ( Stutt è iscritto ad alcuni degli stessi forum frequentati anche da chi questi dubbi ha evidenziato, ha partecipato a thread dove se ne è parlato, ed è normale e logico per chi si assume una tale responsabilità, investigativa e storica, anche di valutarne il feedback in rete).

Eppure, a mesi di distanza, colui che si è assunto la responsabilità pubblica di ecco qui i log della Arinc: tace!
Non una parola. Non un chiarimento. NOn una risposta.

Qui ad esempio uno screenshot, con tanto di data ben visibile, di una di tali richieste

e qui uno screenshot della pagina di Stutt

Quindi, ad oltre 4 mesi di distanza, non resta che prendere atto del fatto che Warren Stutt ancora non abbia fornito nessun chiarimento in merito, nemmeno il più basico e basilare quale il numero di FOIA.

Chi volesse speculare è a questo punto pienamente legittimato a porsi la domanda:
Stutt non ha fornito le minime basilari risposte perchè, per suoi imprescrutabili motivi, non vuole rispondere o perchè non è in grado di farlo?


[NOTA 1]:
Il documento BOEING CAGE CODE 81205 doc n° D926T0280 / PegasusSRO (link - link) espressamnete scrive:
"7.3.2.3.1 Uplink Transmission"
"A message is received with a technical acknowledgment corresponding to the UBI used in the uplink message. The transmission is considered successful and the UBI is incremented for the next message
"

Nel documento rilasciato da Stutt, il campo UBI (Uplink Block Identifier) è assente; ma sono presenti i relativi valori di DBI (Downlink Block Identifier), che come appunto ben spiegato dalla Boeing, devono corrispondere a quelli dei relativi uplink in caso di trasmissione con esito positivo.

Di seguito potete vedere due screenshots: il primo riporta i dati secondo la sequenza corretta di protocollo, nel secondo un uplink è sicuramente mancante.



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Il messaggio ACARS in uplink inviato a United 175 alle 9:51 EDT da Ed Ballinger. Informazioni e implicazioni

Una ottima e approfondita indagine di Sergio, a proposito dell' Uplink inviato da Ed Ballinger a UA175, alle 9:51 EDT. Documentazione, analisi e implicazioni.
[Nota: tradotto e integrato con alcune note, da Bambooboy ]



Come è noto a molti ricercatori sul 9/11 che hanno affrontato il tema ACARS, Ed Ballinger, il dispatcher della United Airlines al comando di tutti i voli UAL costa Est costa Ovest la mattina del 9/11, ha inviato un messaggio in uplink a United 175 alle 9:23 EDT, venti minuti dopo l'ufficiale schianto del velivolo contro la Torre Sud a New York.

Questo è un fatto ampiamente conosciuto e riconosciuto ufficialmente.

Non solo abbiamo il "printout" delle comunicazioni ACARS della United della postazione di lavoro di Ballinger (rilasciati al pubblico nel 2009), forniti dallo stesso Ballinger alla Commissione 9/11. Infatti l'uplink delle 09:23 EDT è stato ufficialmente affrontato anche dal Team 7 in sede di colloquio con Ed Ballinger il 14 aprile 2004 a Washington, DC.

L'articolo è lungo e corposo; per tale ragione è stato spezzettato in diversi sotto capitoli. Buona e interessante lettura (e ancora un grazie a Sergio per l'impegno nella ricerca e nella stesura). L'articolo originale lo trovate a questo indirizzo.

**LA TABELLA DEI MESSAGGI ACARS INVIATI DALLA UAL**
Una cosa che tuttavia molte persone ignorano è che Ballinger inviò anche un successivo uplink a United 175. Alle 9:51 EDT.

Ossia, ben 48 minuti dopo che UA175 ufficialmente si era schiantato a New York e 28 minuti dopo la precedente, pluri confermata, comunicazione ACARS delle 9:23 EDT.

Queste informazioni sono contenute in un verbale rilasciato tramite FOIA nel 2009 chiamato "T7 B18 United AL 9-11 ACARS Fdr- Entire Contents- ACARS Messages 569.pdf".
Il sucitato documento contiene una tabella dei messaggi ACARS da e verso gli aeromobili United, compresi United 175 e United 93, dalle ore 13:00 alle ore 14:08 UTC.

Da notare che questo documento ottenuto tramite FOIA, a differenza di quello dei log ARINC pubblicato da Warren Stutt nel 2011, anch'esso ottenuto tramite FOIA stando alle sue stesse parole, riporta però chiaramente la dicitura: "WARNING: THIS DOCUMENT CONTAINS SENSITIVE SECURITY INFORMATION" francobollata su ciascuna delle 66 pagine, come richiesto dal Department of Homeland Security, e in particolare la normativa Transportation Security Administration 2003 CFR Title 49, Volume 8
Inoltre, ogni pagina è correttamente contrassegnata con un numero unico Bates (da UASSIl00036029 a UASSIl00036090.04 ).



Ad una prima veloce occhiata, ciò che appare evidente in questo documento è il fatto che tutti i downlink (messaggi aria-terra inviati dall'aereo al dispatcher) appaiono come illeggibili o difficilmente leggibili. Per qualche motivo, queste righe sono state apparentemente contrassegnate con un evidenziatore giallo o un attrezzo simile nella documentazione cartacea originale, come confermato dalle "Note di avvertimento: i messaggi degli aerei sono "shaded"", riportato in ogni pagina. Come è noto, porzioni di testo ombreggiate hanno un pessimo rendering una volta fotocopiarte o digitalizzate. Come risultato, purtroppo, le righe relative ai downlink pur probabilmente ben leggibili nella versione cartacea originale, nel PDF pubblicamente disponibile appaiono come fossero "mascherate".

Comunque, fortunatamente, in alcuni casi, è possibile leggere dietro la "evidenziazione": l'ora UTC, il numero del volo, il numero di coda, il dispatcher a cui i downlink erano indirizzati (EB = Ed Ballinger o CM = Ciad McCurdy), la rotta di volo e almeno una parte del messaggio di testo. In altri casi, purtroppo,è del tutto impossibile capire il testo dietro "l'ombra scura".

Ma l'aspetto più sorprendente di questo documento è il fatto che la sequenza temporale termini in un momento anomalo e inusuale, ossia alle 14:08 UTC (10:08 EDT).
Infatti, come ampiamente noto a molti ricercatori ACARS, sette messaggi in uplink sono stati inviati dal dispatcher UAL a United 93 tra le 14:10 UTC e le 14:20 UTC ( Messaggi # 18 - 25 come da lista sottoposta dalla FBI a Winter ) ma "stranamente" in questo documenti non sono presenti.
Mentre c'è ancora un acceso dibattito se e quali di tali messaggi siano stati fisicamente ricevuti dal velivolo, è un fatto accertato e indiscutibile che siano stati inviati.
Però, soprattutto anche in virtù del titolo stesso del documento ( ACARS MESSAGES FROM DISPATCH; MESSAGES FROM AIRCRAFT TO ED BALLINGER AND CHAD MC CURDY; AND MESSAGES TO UA93*) ci aspetteremmo che la sequenza temporale finisse almeno alle ore 14:30 UTC, se non più tardi, in modo che tutti i messaggi relativi a United 93 fossero inclusi nella tabella.

Sorprendentemente, i messaggi da/verso altri velivoli United di secondaria importanza relativamente alla tragedia e alle indagini del 9/11, sono stati inclusi in questa tabella, ma per qualche "incomprensibile" motivo invece, gli ultimi sette messaggi a United 93, uno dei quattro aerei coinvolti nel 9/11, no!

Non staremo a speculare qui sulle ragioni di tale decisione. Tuttavia, il fatto che la sequenza temporale termini in un momento inaspettato, come le 14:08 UTC, insieme con l'esclusione di alcuni messaggi relativi a UA93 che sono di evidente importanza nello studio e comprensione delle comunicazioni ACARS del 9/11, è qualcosa che non esiteremmo a definire come "strano" o "illogico".


Pagina 48 . Evidenziato in colore l'uplink inviato a UA175 alle 13:51 UTC (9:51 EDT)


**LA TIMELINE DI BALLINGER DEL 12 SETTEMBRE 2001**
Una ulteriore conferma che Ballinger abbia inviato un uplink a UA175 alle 13:51 UTC (09:51 EDT) proviene dalla sua stessa timeline.
Tale timeline, "T7 B20 Timeline 9-11 2 di 2 Fdr-Ed Ballinger Timeline 243", rilasciata nel 2009, è un documento di due pagine che riporta la sequenza temporale degli eventi, come compilato da Ed Ballinger il 12 settembre 2001, ossia direttamente il giorno successivo al tragico evento (la data è riportata all'inizio del documento).
La tabella include gli eventi principali della mattina del 9/11, dalle 13:01 UTC alle 14:11 UTC, secondo Ballinger, compresi Uplink e Downlink, da/per entrambi gli aerei della United coinvolti, insieme ad altre informazioni pertinenti.

Proprio come per la tabella delle comunicazioni ACARS della United Airlines mostrata nella sezione precedente, anche questo, sempre a differenza di quello rilasciato da Warren Stutt, è documento ufficiale. Insieme con la dicitura "WARNING: THIS DOCUMENT CONTAINS SENSITIVE SECURITY INFORMATION", ogni pagina è dotata di un numero unico Bates.

Anche la timeline presentata in questo documento conferma che Ballinger inviò un uplink alle 13:51 UTC, così come altrettanto evidenzia come per lo stesso ballinger, questo fatto fosse un dettaglio degno di nota, tanto da segnalarlo ufficialmente il giorno seguente alla tragedia del 11 settembre.


I sostenitori della versione ufficiale potrebbe obiettare che Ballinger avrebbe potuto non essere a conoscenza, in quel momento, che il secondo aereo che si era schiantato a New York fosse in realtà proprio uno dei voli United sotto il suo controllo quella mattina.[NdT 1] Per dovere di cronoca e di correttezza, è giusto far rilevare che anche la Timeline di Ballinger non comprende tutti i messaggi inviati. Infatti si ferma alle 14:11 UTC, evitando di riportare i successivi.






Evidenziata in colore la riga contenente la conferma del Uplink inviato a UA175 alle 13:51 UTC (9:51 EDT)

Ancora una volta, è bene ricordarlo: ci stiamo basando su documentazione ufficiale di autenticità indiscutibile.

L'autore (il dispatcher stesso che aveva inviato l'uplink il giorno prima) e la data del documento (12 settembre 2001) forniscono ulteriori autenticità probatoria a questo documento e confermano l'autenticità dei dati contenuti nella tabella delle comunicazioni ACARS della UAL, precedentemente citata.

Anche se il vero e proprio log ACARS di questo uplink non è ancora stato reso pubblico (per ragioni di cui non speculiamo in questo articolo), entrambi i documenti qui riportati oltre a confermarsi l'uno con l'altro, dimostrano oltre ogni dubbio che Ed Ballinger effettivamente inviò un uplink a United 175, 48 minuti dopo il presunto Crash Time.


**L' UPLINK INVIATO A UA175 ALLE 9:51 EDT: DOMANDE E RIPERCUSSIONI**
La prima ovvia questione sollevata dalla documentazione su presentata è:
"perché" Ballinger avrebbe dovuto inviare l'ordine "Land asap at the nearest airport" a United 175 alle 9:51 EDT, se non avesse supposto o saputo da qualche fonte, che tale velivolo fosse in realtà ancora in volo a tale ora?

I sostenitori delle VU potrebbe obiettare che Ballinger avrebbe potuto non essere a conoscenza, in quel momento, che il secondo aereo che si era schiantato a New York fosse in realtà proprio uno dei voli United sotto il suo controllo quella mattina. Tuttavia, sappiamo dall'intervista del Team 7 della 9/11 Commission a Ballinger (avvenuta il 7 aprile 2004) che Ballinger fu ufficialmente informato, alle 9:24 EDT, da Andy Studdert, Chief Operating Officer e Vice Presidente esecutivo della United Airlines, che United 175 era stato coinvolto in un incidente a New York:

At 9:19 a.m. Ballinger began sending out the following ACARS message to his airborne flights: "Beware any cockpit intrusion ... Two aircraft in NY hit Trade Center Builds... " This message went to United flight 161 at 9:19 a.m., and to flights 91, 23, 8117, 8179 at 9:20 a.m. and flight 17 at 9:21 a.m.

At 9:23 a.m. Ballinger transmitted his "cockpit intrusion" message (identical to the previous ones) to Flights 27, 175, 81, 8151, 8155, 8179 and 161. With respect to this message to Flight 175, Ballinger indicated that he was aware that two commercial aircraft had hit the World Trade Center and that Flight 175 had been hijacked, but he wasn't sure whether he knew that it had crashed by this point (in which case the message would simply have been caused by his haste to get the word out to all of his flights as soon as possible).

At 9:24 a.m. Ballinger received along with all United Airlines stations the following alert (sent at 9:22 a.m.) in the name of Andy Studdert: "Flt 175-11 BOS/LAX has been involved in an accident at New York. The Crisis Center has been activated. United Airlines policy strictly prohibits giving information or making statements about the incident to the news media or public officials by any employee. WHQPR will release any and all subsequent information."

Simultaneously with receipt of the Studdert message, Ballinger transmitted the same "cockpit intrusion" message to Flights 93, 283, 83, 91, 23, 8179, 8146, 8117 and 17 at 9:24 a.m.


Pagine 5-6 - Intervista del Team 7 a Ed Ballinger

Per coloro che non conoscono ancora questa intervista, si consiglia caldamente di leggere il documento nella sua interezza. Il disagio della Commissione per spiegare perché Ballinger abbia inviato un messaggio a United 175 alle 9:23 EDT, venti minuti dopo l'orario del presunto schianto di New York, è evidente! Ad esempio infatti si noti come la 9/11 Commission si premuri di rimarcare che la comunicazione di Studdert seppure stata inviata al 09:22 EDT sia stata ricevuta da Ballinger solo due minuti più tardi, alle 9:24 EDT.
Conferma di tale comunicazione è presente oltre che in altri documenti pure nela timeline di Ballinger: vedasi riga contenente "1324Z Planning center notified via CHIALL UAL 175 involved in accident in New York (WHQPO)".



Visto che tale "tardo" uplink a UA175 suona decisamente "stonato", non stupisce che la Commissione si sforzi a cercare di fornirne una plausibile spiegazione.
E per fornire ulteriore 'credibilità' a questa sua teoria, la Commissione suggerisce anche che il messaggio delle 9:23 EDT, sia stato "causato dalla fretta [di Ballinger] di avvisare a tutti i suoi voli". (To provide additional 'credibility' to this theory, the Commission also suggests that the 9:23 EDT message was "caused by [Ballinger's] haste to get the word out to all of his flights").

Ci siamo? Ok?. Bene, e allora cosa implica questo? beh evidentemente implica che:
così facendo però, la Commissione è obbligata a fissare ufficialmente le 9:24 EDT come il momento in cui Ballinger ha ufficialmente ricevuto ufficiale comunicazione da parte della ufficiale compagnia aerea che United 175 era stato coinvolto in un "incidente".
Punto che ovviamente non può far altro che sollevare la questione (tra le tante) del perché il dispatcher Ballinger, sentì il bisogno di inviare un successivo uplink (comunicazione terra-aria) a UA175 alle 9:51 EDT, 27 minuti dopo esser stato ufficialmente informato che UA175 era stato coinvolto in un "incidente".

Non c'è dunque da sorprendersi se nessun del Team 7 (nè altri preposti indagini) abbia fatto alcun riferimento a questo uplink delle 10:51 EDT, durante tutta l'intervista a Ballinger!!!


**UA175 PRIMA "MISSING", POI "FOUND"**
L'uplink inviato alle 9:51 EDT offre una possibile spiegazione ad un'altra pressante domanda:
perché il dispatcher della United Airlines, Ed Ballinger, intorno alle 9:40 EDT, consideri ancora UA175 come "missing" e, un minuto dopo, come "found".
Siamo certi di questo, e sappiamo di questo suo "cambio di stato" grazie a da due dei suoi uplink inviati in rapida sequenza a United 93 alle 9:40 e alle 09:41 EDT:

DDLXCXA CHIAK CHI68R
.CHIAKUA 111340/ED
CMD
AN N591UA/GL CLE
- QUCHIAKUA 1UA93 EWRSFO
- MESSAGE FROM CHIDD –
/HIGH SECURITY ALERT. SECURE COCKPIT.ADMIT NO ONE IN TO COCKPIT.
TWO AIRLINER HIT NY , TRADE CENTER. AND 1 AIRCRAFT IN IAD MISSIN
G AND ONE IN EWR MISSING...TOO UAL 175/93- MISSING

CHIDD ED BALLINGER

;09111341 108575 0638
DDLXCXA CHIAK CHI68R
.CHIAKUA 111341/ED
CMD
AN N591UA/GL CLE
- QUCHIAKUA 1UA93 EWRSFO
- MESSAGE FROM CHIDD –
/HIGH SECURITY ALERT. SECURE COCKPIT.ADMIT NO ONE IN TO COCKPIT.
TWO AIRLINER HIT NY , TRADE CENTER. AND 1 AIRCRAFT IN IAD MISSIN
G AND ONE IN EWR MISSING...TOO UAL 175/93 FOUND
CHIDD ED BALLINGER

;09111341 108575 0639


Printout of Ballinger's desk logs

Facciamo subito notare che entrambi i messaggi sono riportati anche nella tabella dei messaggi ACARS da/per United come da screenshot a seguire:


Pagina 31. Evidenziati in colore gli uplink inviati da Ballinger a UA93 alle 13:40 e alle 13:41 UTC

Ossia: in circa un minuto, alle 9:40 e alle 9:41 EDT, Ballinger ha inviato due uplink separati a United 93.
I messaggi hanno lo stesso testo, ma una informazione diversa finale:
il primo messaggio (# 0638) mostra "UAL 175/93 MISSING", mentre la seconda (# 0639) mostra "UAL 175/93 FOUND ".

Una volta di più, è interessante notare come la Commissione cerchi di aggirare le vere domande sollevate da questo improvviso cambiamento di consapevolezza da parte del dispatcher:

At 9:36 a.m Ballinger was aware of the following ACARS transmission from fellow dispatcher [ ] to Flight 93: "Hows the wx. Can dispatch be of any assistance?" At Ballinger's initiative, he had begun to split his workload with [ ] at some point prior to this.

At that point, Ballinger's ACARS message was again changed with the addition of "UAL 175-93 - missing" at the end. This communication went out at 9:36 a.m. to Flights 8155 and 83; at 9:37 a.m. to Flights 283, 163, and 81; and at 9:41 a.m. to Flight 93. Finally, at 9:41 a.m. Ballinger sent the previous message to Flight 93 again with the addition at the end of "UAL 175/93 found."



Pagina 7-8 - Team 7 - Intervista a Ed Ballinger


Citazione del fatto in sè sì, ma... nessuna spiegazione è fornita o anche solo abbozzata circa il motivo per cui Ballinger prima consideri United 175 e United 93 come "missing" (09:40 EDT) e subito dopo come "found" (09:41 EDT).

Se crediamo alla Commission, Ballinger era già stato informato ufficialmente alle 9:24 EDT dal Chief Operating Officer UAL circa l'incidente verificatosi a United 175, come abbiamo visto sopra.

Allora perché stava ancora cercando United 175 sedici minuti dopo, alle 9:40 EDT, considerando l'aereo come "missing"?
E quali informazioni ha ricevuto subito dopo che lo han portato a considerare United 175 come "found" con United 93?

Purtroppo non ci sono risposte definitive che posson essere date a queste domande.

E' chiaro, tuttavia che qualcosa non quadra nella ricostruzione temporale ufficiale, come dimostrato nel documento della intervista a Ballinger.
Non sappiamo e non cercheremo di speculare per quanto riguarda la possibile fonte di Ballinger, ma la conclusione logica e probabile è che il Ballinger, intorno tra le 9:40 e 9:41 EDT, abbia dedotto o ricevuto informazioni su UA175 che lo abbiano fatto dubitare, e seriamente al punto da metterlo per scritto, di quanto comuninicato da Andy Studdert della UAL e dai media, circa il coinvolgimento del fisico areoplano N612UA in un incidente.

Altri documenti ufficiali sembrano essere coerenti e sostenere questa nostra interpretazione, quali, ad esempio, il documento 04017175 MFR ossia la minuta dell'intervista del Team 7 e 8 ai membri del United Airlines System Operations Control (SOC) Center e del Crisis Center, (incontro avvenuto presso i locali del United Airlines SOC, Chicago, IL. il 20 novembre 2003). Parti di questo documento sono di estrema importanza per la questa analisi e sono di seguito riportati:

When asked about the technical capabilities of the ASD (airspace situational display) program used by the dispatchers on their monitors to track planes, all United representatives conferred that the program's display refreshes every 60 seconds. If a plane was "squawking" a different code, the United representatives did not believe that would change the appearance of the track on the ASD. For instance, UAL 93, which was out of communication for a longer time than UAL 175, appeared to be "coasting" once the transponder was turned off. Barber did not think at the time that modifying the transponder code would be apparent to dispatchers through the use of ASD.

McCurdy recollected that at the time of the crash into tower 2, the display on Ballenger's monitor still showed UAL 175 at 31,000 ft, having just deviated from the normal flight plan and heading into a big tum back east. The track on Ballenger's ASD was frozen long after it was known the plane had crashed into tower 2.

Rubie Green interjected that the program was designed to maintain a tag on a flight as it moved across the map from center to center. Various code changes would not affect the track as it appeared to the dispatcher. McCurdy said that the ASD provides a rough track of a plane's progress; minute alterations in the flight plan wouldn't be reflected on the dispatchers display because such details only mattered to the pilot and the air traffic controller. "The purpose of the track is to keep the plane out of the path of a thunderstorm," McCurdy said.



Pagina 3 - MFR 04017175

When they saw the second plane go in on CNN, instinctively Barber thought it was UAL 175, but they did not a positive identification right away. Because the scene caused much disturbance on the dispatch floor, Barber told the staff to stay at their desks and focus on their jobs. Barber noted that his log stated that at 8:20 a.m. (CT) UAL 175 was confirmed.


Pagina 5 - MFR 04017175

L'ultima frase è abbastanza oscura, ma estremamente significativa. Sicuramente volutamente criptica nel suo essere così "tronca".

Comunque, tenendo conto del fatto che la posizione del System Operations Control (SOC) della UA è appena fuori Chicago, il riferimento al "his log" è una chiara indicazione dei log ACARS della postazione di lavoro di Barber, il che porta a concludere che alle 8:20 Central Time (09:20 EDT) N612UA ancora sembrava un aereo "confirmed" in base ai records ACARS, e che quindi non poteva essere lo stesso aeromobile che ognuno al centro SOC aveva visto schiantarsi contro la Torre Sud in TV durante la diretta CNN.

[NdT 2]: colgo occasione per ricordare ancora che il sistema ACARS (sistema di comunicazione che fornisce una connessione diretta tra mittente e ricevente), utilizza in forma univoca e prioritaria il codice di registrazione dell'aereo (Tail Number) per il corretto riconoscimento dell'aeromobile e il corretto instradamento delle trasmissioni.
Quindi quando si parla di "Ballinger che invia comunicazioni ACARS a UA175", in realtà si sta dicendo che Ballinger invia delle trasmissioni ACARS a N612UA ( e N591UA per UA93), ossia ad un areoplano fisicamente esistente. Diversa cosa è UA175, che altro non è che un codice convezionale.

La frase è di vitale importanza per capire la situazione al SOC della United attorno alle 9:20 EDT e può gettare luce sul successivo comportamento di Ballinger.

Infatti, Barber dice che quando vide il secondo aereo colpire il WTC in TV, lui istintivamente sospettò potesse trattarsi di UA175 perché quel volo era stato già segnalato come dirottato e fuori-corso, pur per quanto tale sospetto non fosse confermato (nè dai log ACARS né dal monitor ASD, Aircraft Situation Display).

Se tale nostra interpretazione è corretta, allora questo è una prova ulteriore che nessun log di "fallita ricezione" (Reason Code 231, ARINC ) fosse ancora dunque stato segnalato dalla ARINC al mittente (UAL) ben 17 minuti dopo il presunto impatto.

Questo fatto è abbastanza sorprendente se si considera che Ballinger aveva mandato il suo primo uplink a United 175 alle 9:03 EDT ("How is the ride. Anything dispatch can do for you") subito dopo essere stato informato del possibile dirottamento e che solo istanti dopo anche Sandy Rogers aveva inviato un altro uplink ("NY aproach lookin for ya on 127.4").

Secondo il MFR 04017215  "Rogers-initiated message [was] not received by the aircraft".
Se questo fosse vero, allora un rapporto di errore (codice 231, ARINC ) avrebbe dovuto essere inviato dalla ARINC alla UAL e Barber non avrebbe potuto vedere United 175 come "confirmed" alle 9:20 EDT nei log ACARS.

In sintesi: queste due informazioni si escludono a vicenda!!!

Se un aereo si schianta al suolo, esplode in volo, precipita, etc, ovviamente smette di inviare messaggi ACARS di tracciamento al CPS (computer centrale dedicato alle elaborazioni delle comunicazioni ACARS) della ARINC.
In base ai protocolli, il CPS continua lo stesso a cercare di mettersi in contatto con l'aeromobile: ma dopo 11 minuti di tentativi tutti andati a vuoto (e come potrebbe essere altrimenti visto che l'aereo ha subito un crash), genera e invia alla compagnia un rapporto di errore con codice 231.

Ad essere magnanimi, la spiegazione più probabile per questa discrepanza è che le informazioni contenute nel MFR 04017215 siano "sballate" (...o mettete voi il termine che preferite).

Infatti, con gli uplink sia di Rogers sia di Ballinger delle 9:03 EDT ricevuti da parte degli aerei destinatari, si spiega perché Barber vedesse ancora l'aereo come "confirmed" nei suoi log ACARS e si spiega anche il perché del successivo uplink inviato da Ballinger alle 9:23 EDT, che come riportato nel printout dei log, mostra due timestamp ( [NdT] uno relativo all'invio della comunicazione da parte del dispatcher alla Arinc, e il secondo indicante l'ora in cui il CPS della ARINC considera accettabile e instaradabile tale comunicazione) ma non ha lo stesso formato dell'ultimo messaggio inviato a United 93 alle 10:20 EDT ([NdT]: comunicazione sicuramente non ricevuta fisicamente dalle apparecchiature sull'areoplano):
Ovviamnete questo è in conflitto con il "confirmed" visto poco innanzi.

...quello di UA175...

DDLXCXA CHIAK CH158R
.CHIAKUA DA 111323/ED
CMD
AN N612UA/GL PIT
- QUCHIYRUA 1UA175 BOSLAX
- MESSAGE FROM CHIDD -
/BEWARE ANY COCKPIT INTROUSION: TWO AIRCAFT IN NY . HIT TRADE C
NTER BUILDS...
CHIDD ED BALLINGER

;09111323 108575 0574



... e quello di UA93...


Printout dei log ACARS della postazione di lavoro di Ballinger

Per farla breve: tale formato richiede una o l'altra delle seguenti condizioni:
- o United 175 era in volo
- o era precipitato meno di 11 minuti prima.
Dal momento che l'incidente si era verificato presumibilmente 20 minuti prima ([NdT]: un tempo maggiore degli 11 minuti necessari al CPS per generare e inviare la segnalazione di errore), solo la prima condizione si applica qui.


**UNITED 175 "WAS NOT ACTING APPROPRIATELY"**
Michael Ruppert ha dedicato una sezione del suo libro "Crossing the Rubicon" a Ed Ballinger.
Parti di questa sezione sono rilevanti per la nostra analisi.

Suburban Flight Dispatcher to Recount Worst Day

Today, Ed Ballinger will speak to a roomful of strangers about the one subject he doesn’t care to discuss: The first two hours of his shift as a flight dispatcher for United Airlines on the morning of September 11, 2001.
The Arlington Heights resident and former United Airlines employee will meet with a sub-committee of the 9/11 commission in Washington, DC, so panel members can decide whether his testimony warrants his appearance before the full commission.
Ballinger is there because he was in charge of United Flights 175 and 93 when they crashed into the World Trade Center and a field near Shanksville, PA.
Because perhaps, just perhaps, offering his story will calm the whispering thought that troubles him still: If he’d been told the full extent of what was unfolding sooner that morning, he might have saved Flight 93.
“I don’t know what [the panel appearance] is going to be,” he said Tuesday after arriving in the capital. “They want to know what I did and why. I’ve been told it’s not finger pointing. It’s just finding out what happened.”
[...]
“When September 11 came along, that morning, I had 16 flights taking off from the East Coast of the US to the West Coast,” he said. “When I sat down, these 16 flights were taking off or just getting ready to take off.”
[...]
Ballinger contacted all his flights to warn them. But United Flight 175 “was not acting appropriately.”
He asked Flight 175 to respond. The pilot didn’t reply and Ballinger was forced to conclude he’d been compromised and that he was rogue.
[This is exactly what long-standing FAA procedure told him to assume. See Chapter 17.]
By now, the situation was terribly different from previous hijackings Ballinger had handled. In two hours, he sent 122 messages.
“I was like screaming on the keyboard. I think I talked to two flights visually. The rest was all banging out short messages,” he said.
[...]
Ballinger said he was never the same after September 11, and was reluctant to return to work.
“That first day, I’m lucky I didn’t hit anyone,” he said. “I drove through every red light getting home as quickly as possible. I wanted to get home and medicate myself.”
At work, he started second-guessing his own decisions and became, in his words, “ultra-ultra conservative.”
“I came to a point where nothing was safe enough,” he recalled. “[I] couldn’t even make a decision. It put you in jeopardy in every respect.”
At age 63, he was told to take a medical leave and long-term disability. He said he couldn’t do that. He was then asked if he could retire in six hours. A Social Security Administration psychiatrist put him on total disability.



Pagina 377-380 - Michael Ruppert, Crossing the Rubicon

"[United 175] was not acting appropriately" è un'affermazione che può sembrare perfettamente plausibile a qualcuno che non abbia mai approfondito architettura e protocolli ACARS, soprattutto se riferito ad un aeromobile probabilmente dirottato e fuori rotta.

Per coloro che invece tali conoscenze le hanno, e pure hanno una buona conoscenza della cronologia degli eventi, tuttavia, il suono delle parole di Ballinger è però molto più sibillino.

A beneficio di coloro che hanno meno familiarità con protocolli, terminologie e architettura ACARS, ricordo che tutti i messaggi inviati dalla compagnia aerea ad un aeromobile (uplink) sono considerati come fisicamente ricevuti (acknowledged) dall'aereo destinatario, a meno che non il provider del servizio (la ARINC nel nostro caso) non generi un log di errore, e tale segnalazione di mancata ricezione non venga inviata indietro al mittente (ai dispatcher della compagnia aerea; nel nostro caso la United).

In altre parole, la mancanza di un qualsiasi rapporto di errore è essa stessa considerata dal dispatcher come una conferma che un uplink è stato recapitato.

Con altre parole ancora più complete:
ogni volta che un aereo (UA93 - UA175) non riesce, per un qualsiasi motivo (tra cui, ovviamente, anche il caso di incidente mortale), a fornire automaticamente l'acknowledge ad un messaggio ACARS, il CPS del provider (ARINC) genera un codice di errore (ICPUL Reason Code 231) e invia una segnalazione di mancata consegna alla stampante e/o allo schermo della postazione del dispatcher (Ballinger) nel giro di pochi minuti (11 circa).
In questo modo, il dispatcher viene avvisato del fatto che ci possa essere qualche problema con il suo aereo e può prendere le misure appropriate per contattare l'aeromobile attraverso altri canali.

Se N612UA (perchè è del fisico aereo con univoco Tail Number N612UA che si sta parlando e non di UA175 che è solo una vuota sigla assegnata ad un volo), si è effettivamente schiantato alle 9:03 EDT a New York, Ballinger non avrebbe dovuto essere tanto sorpreso dell'assenza di risposte automatiche o manuali ai suoi uplink. Date le circostanze, questo sarebbe un comportamento previsto.

Invece, molto probabilmente, il "[UA175] was not acting appropriately" di Ballinger, permetteteci la speculazione (che però come visto poggia su informazioni solide) trae origine dal fatto accertato che nè lui nè nessun altro dei dispatchers al SOC della United Airlines in Chicago, avessero ancora ricevuto segnalazioni di errore dal CPS della ARINC nè per i due messaggi ACARS inviati a UA175 alle 9:03 EDT, nè per quello delle 9:23 EDT (vedasi come anche la dichiarazione di Barber calzi in quest'ottica).

Quindi, mentre la documentazione disponibile non ci consente di dimostrare in modo conclusivo questa affermazione, tutto però punta in quella direzione.

A Ballinger era stato detto dalla TV e da colleghi della United, che il suo aereo aveva avito un incidente mentre era in volo, ma i suoi log ACARS per N612UA e la sua ASD non presentavano alcun rapporto di errore nelle comunicazioni ACARS, non erano in accordo con quelle informazioni "a voce", perciò egli continuava disperatamente a cercare di contattare il suo aereo fino a 9:51 EDT.

Da dispatcher di grande esperienza quale era ([NdT]: oltre 21 anni di attività come dispatcher) , Ballinger sapeva che, se il suo aereo era davvero caduto, ciò si sarebbe riflesso nel suoi log ACARS con uno o più rapporti di errore per ogni uplink non consegnato con successo. 

Come abbiamo visto in entrambi i messaggi inviati a United 93 tra le 9:40 e le 9:41 EDT, in quei momenti Ballinger pur sapendo che due aerei avevano subito un incidente mortale a New York, ancora non era del tutto convinto che uno di loro fosse in realtà United 175, come riportato ufficialmente.
Se lo fosse stato, allora non avrebbe preso in considerazione United 175 prima come "missing" e più tardi come "found" intorno alle 9:40 EDT, e comunque, a ragion di logica ma anche di esperienza come dipspatcher, Ballinger non avrebbe cercato un nuovo contatto con l'aereo alle successive 09:51 EDT.

Allo stato attuale della ricerca, questo sembra essere l'unica spiegazione plausibile per il suo comportamento altrimenti improvviso e anche appunto l'unica spiegazione plausibile per l'affermazione "[UA175] was not acting appropriately", riportata da Michael Ruppert nel suo libro.


**CONCLUSIONI**
Per la maggior parte, se non per tutte le domande e le ipotesi formulate in questo dettagliato e approfondito articolo, non possono essere fornite prove conclusive. Diversi documenti ufficiali sono ancora classificati, altri sono stati resi pubblici, ma a volte paiono di dubbia autenticità o non completamente leggibili...proprio nelle parti di maggior interesse.
Trovare "la verità e le prove" in questo groviglio di omissioni, notizie contrastanti, log mancanti, differenti "Floc numbers", strane FOIA senza timbri e date, è al di là delle nostre capacità.

Ribadiamolo ancora una volta: speculare non ci interessa più di tanto. Nemmeno sulle ragioni di possibili omissioni. Una indagine (storica) è una indagine (storica).
E quello che risulta con assoluta certezza da questa indagine è che certamente Ed Ballinger inviò un uplink a United 175 a 9:51 EDT.
La prova viene da due documenti ufficiali declassificati, la cui autenticità è al di là di ogni dubbio. Il nostro unico obiettivo è quello di presentare i fatti e sollevare le questioni che sono ancora senza risposta:

1) Se United 175 si è schiantato alle 9:03 EDT contro la Torre Sud, allora perché nei log di Barber l'aereo appare ancora come "confirmed" alle 9:20 EDT?

2) Perché il log dell' uplink inviato da Ballinger a United 175 alle 9:23 EDT mostra due timestamp, anche se 20 minuti erano già trascorsi dal momento del presunto schianto?
Dopo venti minuti dal crash, è più che lecito aspettarsi che il CPS della ARINC abbia reagito con un Reason Code 231 (si veda ad esempio il primo blocco ICPUL per American 77 alle ore 10:00 EDT, 22 minuti dopo il presunto schianto contro il Pentagono, nei presunti log ARINC rilasciati da Warren Stutt), che a sua volta, obbligatoriamente, darebbe origine ad un rapporto di errore sulla stampante/schermo della postazione di lavoro di Ed Ballinger e a un log con, ovviamente, un solo timestamp (vedasi anche i presunti log ARINC pubblicati da Stutt), come l'ultimo messaggio inviato a United 93 a 10:21 EDT.
Che cosa suggerisce tale discrepanza?

3) Come è possibile che Ballinger invi alle 9:40 un uplink a United 93 che termina con le parole "United 175/93 missing" e un minuto dopo un altro messaggio, sempre a United 93, che finisce con le parole per finire con "United 175/93 found", se non avesse dedotto o ricevuto nel frattempo ( da qualche fonte non identificata) informazioni secondo le quali United 175 era in realtà ancora in volo?

4) Perché Ballinger avrebbe dovuto inviare un altro uplink a United 175 alle 9:51 EDT, ossia 48 minuti dopo il presunto schianto, 28 minuti dopo l'invio del precedente uplink (che a quanto pare non aveva ancora prodotto alcun rapporto di errore) e 27 minuti dopo essere stato ufficialmente informato circa l'incidente da Andy Studdert?
Perché avrebbe dovuto ordinare ad un aereo già dichiarato come 'caduto' di atterrare nell'aeroporto più vicino?

5) Che cosa in realtà intendeva dire Ballinger con il suo "[UA175] was not acting appropriately"?

6) Come è possibile immaginare che un dispatcher con 44 anni di onorata carriera professionale non veda una segnalazione di errore (mancata ricezione di una comunicazione da parte di un areoplano) e continui imperterrito a cercare di contattare tale suo aereo di competenza per quasi un'ora dopo il presunto schianto, se non avesse avuto qualche informazione che lo ha portato a concludere che l'aereo non era in realtà non era "missing"?

7) Tutti i dispatcher della UAL a Chicago eran concentrati su entrambi i velivoli United considerati dirottati (UA93 e UA175). Come è possibile che a tutti si sfuggito il/i log di "segnalazione di errore" che il CPS della ARINC avrebbe dovuto generare dopo 11 minuti dalla prima mancanza di acknowledgement ad un uplink?

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Piloti LAST MINUTE, Personale di bordo LAST MINUTE, Passeggeri LAST MINUTE...e le incredibili stranezze continuano!!!


Piloti LAST MINUTE, Personale di bordo LAST MINUTE, Passeggeri LAST MINUTE...e le incredibili stranezze continuano...




Come recita il titolo, ecco servita su un piatto d'argento un'altra incredibile stranezza relativa ai fatti del 9-11.

A questo indirizzo potete leggere un ben dettagliato articolo che spiega come

"a surprising proportion of the people on the four targeted planes had only been booked onto those flights at the last minute, often the day before or even the morning of September 11.
Pilots on three of the four planes, more than half of all the flight attendants, and many passengers--including almost half those on Flight 93--were not originally booked to be on those flights
".

Ossia che:
una sorprendente percentuale di gente imbarcata sui quattro aerei, si era prenotata soltanto all'ultimo minuto, spesso solo il giorno prima o persino solo la stessa mattina mattina dell'11 settembre.

Piloti di tre dei quattro aerei, più della metà di tutti gli/le stuart/hostess (e molti passeggeri(addirittura quasi la metà per quelli sul volo 93 ) non erano nemmeno schedulati per quei voli.

Del resto, su parte di queste inspiegabili stranezze già ci aveva messo bocca addirittura la 9-11 Commission, che a proposito della bassissima quota di passeggeri a bordo di UA93, scriveva:

"The 37 passengers (including the four hijackers) represented a load factor of 20 percent of the plane's passenger capacity of 182. This figure is considerably below the 52 percent average load factor for Flight 93 for Tuesdays in the three-month period prior to September 11; indeed, it represents the lowest load factor among these flights during that time span. In this three-month period, Tuesdays were the least traveled day for Flight 93".
Staff Monograph on the Four Flights and Civil Aviation Security
[link:http://911myths.com/index.php/9/11_flight_passenger_numbers ]

L'articolo è molto dettagliato, diviso per "capitoli" a seconda della tipologia di personaggi e aerei, e elenca compiutamente tutte le fonti.

Non solo, a quest'altro indirizzo, sempre il buon Shoestring, ha pubblicato anche un ulteriore addendum specificatamente dedicato a "Piloti e Personale di bordo".

Altri articoli di attinenza, sono quelli di Woody Box:

- Who was the male in Flight 93's co-pilot seat?

- The mysterious United 177 from Boston

- The passengers of Flight 11 embarked on the wrong plane: CONFIRMED


Consiglio dunque vivamente la interessantissima lettura degli articoli di Shoestring, e a dimostrazione del suo impegnio riporto anche la vasta quantità di fonti da lui utilizzate:

- Margaret Talbot, "A Mighty Fortress." New York Times, February 27, 2000; Dennis Hoey, "Prayers Answered, and a Church Finds Land for New Home." Portland Press Herald, March 1, 2003.
- Peter Scheibner, In My Seat: A Pilot's Story From Sept. 10th-11th. August 30, 2011.
- "Pilot Reflects on Being Spared From 9/11 Cockpit." WYFF 4, September 10, 2011.
- Peter Scheibner, In My Seat.
- Sally Applegate, "Flight 11 Crew Not Forgotten." Georgetown Record, September 18, 2003; "A Time to Reflect." Georgetown Record, September 7, 2005.
- Elaine Sciolino and John H. Cushman Jr., "A Route out of Washington, Horribly Changed." New York Times, September 13, 2001.
- "Pilot: Jason Dahl." Pittsburgh Post-Gazette, October 28, 2001; Jane Pauley, "No Greater Love." NBC News, September 11, 2006.
- Susan Besze Wallace, "Legacy of Sept. 11 Pilot Comforts Widow." Denver Post, December 16, 2001; Jere Longman, Among the Heroes: United Flight 93 and the Passengers and Crew Who Fought Back. New York: HarperCollins, 2002, p. 1.
- "Last-Minute Pilots, Passengers, and Flight Attendants: The Unexplained Oddity of 9/11." Shoestring 9/11, March 31, 2008
- Sally Applegate, "Flight 11 Crew Not Forgotten." Georgetown Record, September 18, 2003. Credit to Woody Box for having found this little-known information.
- Elaine Sciolino and John H. Cushman Jr., "A Route out of Washington, Horribly Changed." New York Times, September 13, 2001.
- Susan Besze Wallace, "Legacy of Sept. 11 Pilot Comforts Widow." Denver Post, December 16, 2001.
- Jere Longman, Among the Heroes: United Flight 93 and the Passengers and Crew Who Fought Back. New York: HarperCollins, 2002, p. 1.
- "The Attack on America Hits Home." Cape Cod Times, September 10, 2002.
- "Among the Lost: Victims Included CEO, Researcher." Seattle Times, September 17, 2001.
- "Jean Destrehan Roger." Chicago Tribune, September 15, 2001.
- "American Flight 11 Victims at a Glance." Associated Press, September 25, 2001.
- Wendy Killeen, "Flight Attendant Changes Course." Boston Globe, May 22, 2005; "Twists of Fate: Stories from 9/11." CNN Presents, CNN, October 8, 2005.
- Michael Taylor, "Airline Passengers Keeping Eyes Peeled." San Francisco Chronicle, October 23, 2001.
- Joseph P. Kahn, "The Flight Not Taken." Boston Globe, September 8, 2002.
- Meg Murphy, "Flight Workers: 'It Could Have Been Any of Us.'" Cape Cod Times, September 14, 2001; Meg Murphy, "Three Cape Flight Attendants Reflect on Returning to Air." Cape Cod Times, March 10, 2002.
- Tom Murphy, Reclaiming the Sky: 9/11 and the Untold Story of the Men and Women Who Kept America Flying. New York: AMACOM, 2006, pp. 42-43.
- Eunice Moscoso, "Not All Airline Pilots Want to be Armed." Atlanta Journal-Constitution, August 9, 2002; Cynthia Kopkowski, "Stewardess Returns to Work after Passing on Ill-Fated Flight." Daily Reflector, September 11, 2002.
- Dennis B. Roddy, "Flight 93: Forty Lives, One Destiny." Pittsburgh Post-Gazette, October 28, 2001; Maria C. Johnson, "Mother Wants People to Remember Bradshaw, Sept. 11." Greensboro News-Record, September 3, 2006.
- Dennis B. Roddy, "Flight 93: Forty Lives, One Destiny."
- Kim Barker, Louise Kiernan, and Steve Mills, "The Heroes of Flight 93." Chicago Tribune, October 2, 2001; "Victims in the Flight 93 Crash." Associated Press, September 9, 2006.
- "Their Lives, Deaths Touch Us All." Chicago Tribune, September 13, 2001.
- "Charming the Snake and the Husband; Making the Fire Drills Count." New York Times, June 2, 2002.
- Steve Lopez, "When Love Stands Bravely against Unbearable Grief." Los Angeles Times, October 24, 2001.
- "Bittersweet Memories of Lives Cut Short." Chicago Tribune, September 17, 2001.
- "Region Remembers Terrorism Victims." Boston Globe, September 16, 2001.
- Alice Dembner and Bella English, "Firm and Families Mourn Seven Women." Boston Globe, September 13, 2001.
- Amy Goldstein and Cheryl W. Thompson, "Jet Crash Victims' Stories Start to Emerge." Washington Post, September 12, 2001.
- Liz Kowalczyk and Beth Healy, "After Tragedy, Executives Feel Invincible No More." Boston Globe, September 13, 2001.
- "American Flight 11 Victims at a Glance."
- "Calls to Family ... Then Silence." Chicago Tribune, September 14, 2001.
- "United Flight 175 Victims at a Glance." Associated Press, September 25, 2001.
- Jim McCabe, "Team Players Bavis Was at Center of Extended Family." Boston Globe, September 16, 2001.
- John Glionna and Joe Mozingo, "Lurched into Grief, Families Are Left Only with Questions." Los Angeles Times, September 13, 2001; "A Spitball-Shooting Executive, a Frank Zappa Fan, and the Lawn King." New York Times, March 31, 2002.
- "Barbara Olson: A Sparkling Celebrity 'Full of Energy.'" Newsday, February 27, 2002.
- Shawn D. Lewis, "Memorial Day Recalls Pain of 9/11." Detroit News, May 27, 2002.
- "Calls to Family ... Then Silence."
- United States of America v. Zacarias Moussaoui. United States District Court for the Eastern District of Virginia, Alexandria Division, April 11, 2006, pp. 59-60.
- John Scheibe, "Thousand Oaks, Calif., Scientist among Dead in Hijacking." Knight Ridder, September 14, 2001; "Dora Menchaca." Wall Street Journal, October 11, 2001.
- "Ruben Ornedo." Los Angeles Times, September 17, 2001.
- "Team from National Geographic Killed in Pentagon Crash." National Geographic News, September 12, 2001; "Maryland's Lost." Baltimore Sun, September 19, 2001.
- Jaxon Van Derbeken, "Bound by Fate, Determination." San Francisco Chronicle, September 17, 2001
- Peter Hecht, "A Spiritual Journey Aborted on Flight 93." Sacramento Bee, September 30,
- Angie Cannon, "Final Words from Flight 93." US News and World Report, October 21, 2001.
- "Victims in the Flight 93 Crash."
- Jere Longman, Among the Heroes, p. 35.
- Karen Breslau, "Courage in the Air." Newsweek, September 27, 2001.
- Jane Pauley, "No Greater Love." NBC News, September 11, 2006.
- Oakley Brooks, "School Daze." Saratoga News, September 26, 2001.
- Jane Pauley, "No Greater Love."
- Jere Longman, Among the Heroes, p. 12; "Victims in the Flight 93 Crash."
- Jaxon Van Derbeken, "Bound by Fate, Determination."
- Dennis B. Roddy, "Flight 93: Forty Lives, One Destiny."
- Jere Longman, Among the Heroes, p. 12.
- Jaxon Van Derbeken, "Bound by Fate, Determination"; Jere Longman, Among the Heroes, p. 8.



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UA175 - La telefonata di Peter Hanson, un addendum

Un 'addendum' riguardo la telefonata di Peter Hanson: anche la 9/11 Commission sapeva dei 4 secondi di troppo...




Nota introduttiva
Questo post è un addendum a questo articolo in merito all'impossibilità che Peter Hanson stesse telefonando, dall'aereo che si schiantò sulla Torre Sud.

Addendum
A differenza del precedente articolo dove analizzando 'l'anomalia della durata della telefonata di Hanson, dicevo che l'informazione sui tempi della telefonata eran stati presentati nel processo Moussaoui, e quindi si sarebbe potuto anche pensare che un simie dato non fosse stato prima a disposizione dei membri e dei commissari della 9/11 Commission, tale informazioneinvece era perfettamente nota alla 9/11 Commission ( esattamente come per i messaggi ACARS [ scaricabili a questo LINK ] ).


A questo LINK infatti, è disponibile il "Memorandum For The Record - Department of Justice briefing on cell and phone calls from UA Flight 175" del 13 Maggio 2004 tra agenti del FBI e i membri del Team 7 della Commissione.


In tale occasione, oltre alle informazioni contenute nel MFR ( 'memorandum for the record" ), gli agenti si sono anche premurati di fornire alla Commissione lo spreadshhet intitolato "UA 175 GTE Airfone Records".
Tale documento [ lo spreadsheet è reperibile a questo LINK o, in un altra release QUI] contiene tutte le informazioni sensibili riguardo tutte le telefonate ( data, ora, modalità di chiamata, durata, etc etc e anche la RBS ID, ovvero la Radio Based Station cioè la stazione radio a terra che ricevette le chiamate ).

Proprio sui campi "RBS ID" ( Radio Based Station Id ) e "RBS ID LCP" ( Radio Based Station Id Last Call Path ), varrebbe la pena soffermarsi un attimo.
infatti, nel MFR in oggetto, è scritto che:
il campo RBS è 'blank', vuoto, perchè 'nessuna delle telefonate durò abbastanza tempo da aver necessitato di essere "handed off" ( passate secondo un protocollo ) da una Radio Based Station ad un'altra.


Per la telefonata di Hanson, ipotizzando una media di velocità di crociera per i tre muinuti di telefonata di 600 Mph,
vorrebbe dire che la RBS che gestì la telefonata, avesse una copertura di almeno una 50 di kilometri
( 600 Mph = 965 Kmh; in 3 minuti l'aereo dunque avrebbe coperto una distanza di una cinquantina di km )
Non sono disponibili al 'pubblico' sufficienti informazioni per sapere se questo corrisponda al vero o meno, nè sono in grado di sapere quante e dove sone le RBS nella zona 'sorvolata da UA175, ma il valore così ottenuto, almeno a prima vista, non solleva dubbi di congruietà.

Conclusioni
Come scritto anche nel precedente articolo, la localizzazione di UA175 tramite i messaggi ACARS e l’impossibilità che Hanson abbia continuato a parlare al telefono con suo padre per ben 4 secondi dopo che l’aereo si era già schiantato contro la Torre Sud, vorrebbe dire:

- che la telefonata di Hanson sia falsa? NO. Assolutamente no
- che Hanson non si trovasse a bordo di un aeroplano mentre effettuava la la telefonata? NO. Assolutamente no.
- che nessun aereo si schiantò contro la Torre Sud? NO. Assolutamente no.

Però, anche a fronte del fatto che nessun Ente governativo o para governativo si sia assunto la responsabilità di pubblicare un documento ufficiale, come invece è prassi che avvenga in casodi disastri, per dimostrare che i rottami di aereo ritrovati, effettivamente corrispondano a quelli degli aerei che le VU ci indicano ( corrispondenze con i serial numbers ), altrettanto significa che l’aereo in comunicazione con Ed ballinger, dal quale Hanson chiamò suo padre, non era lo stesso aereo che impattò tragicamente la Torre Sud alle 09:03:11 dell’undici settembre 2001.

E altrettanto significa che la 9/11 Commission, avente a disposizione questi dati ufficiali, non compì il suo dovere di “…to prepare a full and complete account of the circumstances surrounding the September 11, 2001 terrorist attacks



-= Per una nuova e indipendente ingadine per la Verità sui tragici fatti del 9/11 =-

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volo UA 175 - la telefonata di Peter Hanson e gli ACARS affondano le VU

UA175: la durata della telefonata di Peter Hanson abbinata ai messaggi ACARS del volo, sono un pesantissimo chiodo nella bara delle VU!



E così, mentre ancora oggi c'è chi 'disquisisce' di 'teoria no-planes', ecco che analizzando le prove presentate al processo Moussaoui ( telefonata di Peter Hanson ) e i messaggi ACARS intercorsi con UA175, un altro pesantissimo chiodo si va a conficcare nella bara delle Versioni Ufficiali.

Con la voce dell'ufficialità del 9/11 Commission Report, ci viene certificato che il volo 'UA175' si schiantò contro la Torre Sud del WTC alle ore 09:03:11 dell' undici settembre 2001.
[ Fonte: 9/11 CR, "the hijacking of United 175", pag 8 ]



Sempre con l'ufficialità del 9/11 Commission Report, ci viene certificato che il passeggero Peter Hanson, poco prima dello schianto, effettua una seconda chiamata a suo padre, Lee Hanson.

Senza entrare minimamente nel merito delle parole dette nella telefonata, è importante fare comunque notare ciò che la 9/11CR esplicitamente riporta, ovvero che:
"la telefonata terminò bruscamente" ( "the call ended abruptly" )
[ Fonte: 9/11 CR, "the hijacking of United 175", pag 8 ]

Al processo Moussaoui ( United States v. Zacarias Moussaoui - Criminal No. 01-455-A ), autorevole ed ufficialissima fonte delle V.U. sulla tragedia del 9/11, tra le varie documentazioni presentate dal FBI, abbiamo però, anche questo documento: "Prosecution Trial Exhibit" ( exhibit number: P200054 ), che ufficialmente, giuridicamente e investigativamente parlando, mette nero su bianco che la seconda telefonata effettuata da Hanson, chiamata fatta da un 'airfone', iniziò alle ore 09:00:03 e durò 192 secondi.





Nulla di strano? Verifichiamo:

inizio chiamata:
09:00:03
durata chiamata
192 secondi, ovvero
00:03:12

Se sommiamo il tempo della durata della chiamata al ora alla quale iniiò, scopriamo ovviamente a che ora la telfonata terminò 'abruptly', ovvero
09:00:03
più
00:03:12
uguale
09:03:15

Ops! Eppure è ufficialmente accertato che N612UA impattò alle ore
09:03:11

Come è possibile che il signor Hanson abbia continuato a parlare con suo padre, per ben 4 secondi dopo che l' UA175 delle VU si era schiantato contro la Torre Sud?

L'FBI ci garantisce che la chiamata sia stata eseguita da un airfone, e la contabilizzazione di tali chiamate, non è effettuata carta e penna da un operatore, ma bensì è un ben collaudato e certificato processo computerizzato.

L'FBI analizzando i log ha semplicemente riportato ora di inizio chiamata e durata della connessione.

E, scusate il gioco di parole, ma per avere una connessione tra due telefoni, è appunto necessario che entrambi siano connessi... se no, che connessione è?
Inoltre, essendo stato Hanson a chiamare, la durata della connessione, come normale che sia non foss'altro che per la contabilizzazione del costo della chiamata, fa proprio prioritariamente riferimento ai 'dati in uscita' ( passatemi il termine ), ovvero al 'chiamante'... lui chiama, lui paga!

E nemmeno risulta possibile, trattandosi del secondo impatto, ( pure seguito in presa diretta anche dalle televisioni! ) che non sia corretta l'ora ufficialmente riportata anche dalla 9/11 CR per l'impatto ( 09:03:11 ).

Quindi, di nuovo, come è possibile che Henson ancora stesse parlando con suo padre, ben 4 secondi dopo lo schianto?

Questo vorrebbe dire che il volo UA175 non esistesse? NO! Assolutamente no.

Questo vorrebbe dire che il signor Hanson non abbia effettivamente chiamato suo padre a quell'ora? NO. Non c'è alcuna ragione di credere che questo non sia avvenuto.


Ma questo dato, questa incongruenza dei 4 secondi, abbinata con le informazioni ( rilasciata ad anni di distanza dalla 9/11 CR ) contenute negli ACARS di UA175 [ alle 9:03 si trovava in volo dalle parti di Harrisburg, e alle 9:23 era ancora in volo, per la precisione, dalle parti di Pittsburgh ], ci dimostrano che per tale volo ( così come per UA93 ) esistesse almeno un suo "doppione" nei cieli dell'undici settembre quella mattina!




-= 9/11 was an inside job =-
Per una nuova e indipendente indagine


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Gli ACARS dimostrano che UA93 e UA175 avevano dei 'CLONI'!

I messaggi ACARS tra UA93, UA175 e la UAL, dimostrano inequivocabilmente che per tali aerei la mattina del 9/11 fossero in volo anche dei loro 'cloni'!



Titolo:"I voli UA93 e UA175 avevano dei 'doppioni' in volo la mattina del 9/11: UAL e FAA tracciavano aerei differenti"
Sottotitolo: "solo altre delle ennesime fantastiche coincidenze di quel giorno, oppure..."

Basandosi sui dati contenuti nei messaggi ACARS, sui contenuti delle comunicazioni contenuti nei nastri del NORAD, sui dati dell' 84th RADES, su quelli del BTS e su altri documenti ufficiali e non, è possibile dimostrare che la mattina del 9/11 il volo UA93 e UA175, incontrovertibilmente avevano dei 'doppioni', dei 'cloni', dei 'doppleganger' in volo.
Questo significa che i voli UA93 e UA175 non esistessero? No.
Questo significa che le 'flight path' ricostruite siano errate? No. Almeno non nella loro globalità.
  • Ma questo significa anche che le già infinitesimali possibilità che i quattro voli potessero essere dirottati e liberi di scorrazzare su improbabili rotte per improbabili tempi ( in simili casi parlando ), diventano ancora più nulle, nel momento stesso in cui per tali voli erano stati pianificati e allestiti dei "doppleganger", dei "doppioni"; o si vorrà mica credere che anche questi siano stati 'creati' dalla 'fervida mente' si KSM e soci grottaroli vari!?
  • Ma soprattutto questo significa che - consapevolmente o no - tali voli fossero coinvolti in una delle tante esercitazioni militari, antiterrorismo e anti incidenti, schedulate per quel giorno ( o al limite di qualche altra di cui ufficialmente non ne sia stata provata l'esistenza )!

*parte [ I ]
UA93... un aereo che 'ufficialmente' si schianta a Stonycreek Township alle 10:03:11, e che ufficialmente alla 10:11 è in volo sopra l'Illinois!!!! ovvero: la United Airlines stava seguendo un volo differente rispetto a quello che controllava la FAA!

ACARS, acronimo per Aircraft Conditioning and Reporting System, è il sistema radio basilare di comunicazione tra un aerei di linea e le loro compagnie di appartenenza.
L’undicisettembre 2001, ad esempio, il personlale della United Airlines, utilizzò tale sistema per inviare e ricevere svariati messaggi (‘text messages', per l’esattezza ) agli areoplani di loro competenza; compresi ovviamente anche i voli UA 175 e UA 93.

Siccome siamo Truther e non debunkers o dipendenti del NIST, non abbiamo bisogno di arrampicarci sugli specchi con 'interpretazioni' o con un "c'è sempre una prima volta": ci basta utilizzare le documentazioni ufficiali per dire che le cose non sono andate coma la 9/11 Commission ci ha raccontato. Quindi per dire che la 9/11 Commission non ha svolto il compito assegnatole e che quindi una nuova inchiesta E' necessaria!
materiale occorrente:
- il '9/11 Commission Report',
- i nastri delle comunicazioni NORAD/NEADS/ATC
- i dati RADES/NTSB di UA93 [ QUI il programma per 'leggere' gli FDR ]
- gli ACARS UAL
- e anche e soprattutto l' “intervista”, svolto dagli agenti della FBI, il 28 gennaio 2002, di Michael J. Winter ( della UAL ): tale 'interrogarorio è reperibile a questo indirizzo [ NOTA: l'intervista di Winter è l'ultima nel documento ]

Le parole citate nei messaggi ACARS di UA93, sono già ampliamente note a tutti i Truthers e a tutti i ‘parassiti del debunking’.
Si tratta ad esempio infatti delle frasi tipo “beware cockpit intrusion”, etc etc.

Ma, potendo finalmente analizzare i messaggi ACARS senza doversi accontentare solo di leggere le omissioni e le distorsioni della 9/11 Commission, è importante notare che tramite gli ACARS, è anche possibile conoscere la posizione approssimativa degli aerei. Tale dato infatti è allegato in automatico ad ogni messaggio, assieme all'ora di dispaccio in formato 'Zulu Time'.
E queste informazioni risultano assolutamente tossiche e velenose da digerire per l* version* ufficial*!

All'FBI, Winter ha spiegato il funzionamento degli ACARS:
ovvero:
l’Aircraft Condition and Reporting System, ACARS, utilizza per il suo funzionamento stazioni radio a terra ( RGS – Radio ground Stations ), dislocate su tutto il territorio nazionale degli Stati Uniti, ed è utilizzato per le comunicazioni tra Volo e Compagnia di appartenenza.
Un router centrale, in base alla potenza del segnale, per cui alla distanza trattandosi di onde radio, si incarica di indirizzarne il testo e le informazioni necessarie, direttamente agli operatori di volo della compagnia e viceversa.
inoltre, Al messaggio di testo, sono allegate alcune informazioni specifiche, quali ad esempio la sigla della stazione RGS che ha ricevuto e/o inviato il messaggio.
["Mr. Winter explained the Aircraft Condition and Reporting System ACARS uses radio ground stations (RGS) at various locations throughout the United States for communication. The messages from the aircraft utilize the RGS in a downlink operating system. A central router determines the strongest signal received from the aircraft and routes the signal/message to UAL flight dispatch"].

Ad esempio, se il messaggio riporta la sigla “PIT”, questo significa che la RGS di Pittsburgh è quella che ha ricevuto/inviato il messaggio, e questo significa che l’aereo si trova nelle vicinanze di Pittsburgh ( normalmente, si tratta di circa 70 di miglia di copertura, anche se possono essere di più o di meno in funzione della vicinanza o lontananza di altre RGS, ovviamente ).


LINK

Bene, apprese e digerite queste importanti informazioni, parlariamo di UA 93. Ci aspettano grandi novità!
Infatti, nella sua intervista, Winter esplicitamente conferma che UA93 ha ricevuto gli ultimi messaggi ACARS mentre era in volo, prima dalle parti di Fort Wayne ( Indiana ) alle 09:51, e poi, qualche minuto dopo, presso Champaign ( Illinois ) alle 10:11!!!
["messages #16 and #17 were sent to the aircraft fron CHIDD using the RGS near Ft. Wayne, IN FWA as designed in the line 'AN591UA/GL FWA...' The messages were sent to the ACARS printer."]

["messages #18 and #19 were sent to the aircraft fron CHIDD using the RGS near Champaign, IL CMI as designed in the line 'AN591UA/GL CMI...'. Both messages were sent to the printer and messages #19 also activated an audible signal in the aircraft" ]

I messaggi fino al #19, come lo stesso Winter spiega, vengono certamente ricevuti dall'aereo, mentre quelli seguenti vengono rifiutati dal sistema, vale a dire: UA93 non li riceve!
["messages #23 and #24 were sent to the aircraft fron CHIDD. However all of the messages were rejected indicating the airplane did not received them"]

Basandoci, sulle stazioni RGS in contatto con UA93, è anche possibile riportare una sua traiettoria:
9:22 PIT (Pittsburgh)
9:32 CAK (Canton/Akron)
9:36 CLE (Cleveland)
9:47 TOL (Toledo)
9:51 FWA (Fort Wayne, IN)
10:11 CMI (Champaign, IL)




- L'autenticità degli ACARS è assolutamente fuori di dubbio ( è possibile incrociare sia i documenti rilasciati, sia l'intervista di Winter, ad esempio ).
- Il funzionamento e la corretta interpretazione degli ACARS è anch'essa fuori di dubbio: presente all'intervista da parte degli agenti dell'FBI, era presente anche David Knerr, manager Flight Dispatch Automation, UAL WHQ, che nessuna obiezione ha mosso alle parole di Winter.
- i tempi di volo appaiono coerenti con quelli di un grosso aereo commerciale ( tenete presente le approssimazioni dovute alle 70 miglia di copertura delle RGS )
- il 'Tail Number', automaticamente inserito negli ACARS, fa correttamente riferimento a UA93, infatti riporta la dicitura N591 UA

Ufficialmente alle 10:03:11, UA 93 si schiantava al suolo, per la 9/11 Commission.
Eppure, UA93, alle 10:11 si trova vicino a Champaign, in Illinois!
( altro che TDS! altro che blip al di là di Shanksville alle 10:05 a.m.!)

Quindi come conciliare queste 'nuove' informazioni, con quelle 'ufficiali'?
Queste nuove scottantissime informazioni si dovrebbero leggere come a dire:
che la 'flight path' ufficialmente accreditata di UA93 non sia corretta, che UA93 non abbia eseguito nessuna 'inversione quasi ad U' dalle parti di Cleveland?

Assolutamente no! Impossibile!
Esistono un sacco di conferme circa l'inversione di rotta dalle parti di Cleveland (ad esempio: dichiarazioni degli ATC di Cleveland, messaggi radio etc etc ).

E allora?
Allora non rimane altra spiegazione che ammettere che il volo UA93 'in contatto' con UAL, non era lo stesso volo che veniva 'seguito' dalla FAA!
Ovvero, come anche già riportato in precedenti analisi e articoli [ QUI - QUI - QUI - QUI - QUI ], non rimane altro che la verità di un 'doppleganger', di un 'doppio', di un 'clone'!!!
Di un doppione facente parte di una delle tante esercitazioni di quel giorno ( o anche di una qualche altra ancora non nota, e ben più segreta!)


***
*parte [ II ]
UA175... un aereo che 'ufficialmente' si schianta alle 09:03:11 contro la Torre Sud del WTC, e che ufficialmente alla 09:23 è in volo vicino Pittsburgh!!!!
ovvero: la United Airlines stava seguendo un volo differente rispetto a quello che controllava la FAA!


Come per il su illustrato caso di UA93, anche per UA175 gli ACARS mettono sulla graticola l* version* ufficial*!!!
Ed ecco gli ACARS che interessano UA175:

[ alle 8:59, l'impiegato della manutenzione di UAL Jerry Tsen, invia un messaggio tramite la RGS di Harrisburg ( radio Ground Station ) vicino Harrisburg MDT... e non New York!!!]
DDLXCXA SFOLM CHI58R SFOFRSAM
.SFOLMUA 111259/JER
CMD
AN N612UA/GL MDT
- QUSFOLMUA 1UA175 BOSLAX
I HEARD OF A REPORTED INCIDENT ABOARD YOUR ACFT. PLZ VERIFY ALL
IS NORMAL....THX 777SAM
SFOLM JERRY TSEN
;09111259 108575 0543


[ alle 9:03 a.m., Ed Ballinger 'flight dispatcher' della UAL, invia un messaggio ACARS a UA175. UA175 si trova ancora vicino ad Harrisburg MDT, eppur eppure ufficialmente si tratta dello stesso momento in cui un aereo - identificato dalle versioni ufficiali come UA175 - si schianta sulla Torre Sud del TC ]
DDLXCXA CHIAK CH158R
.CHIAKUA 111303/ED
CMD
AN N612UA/GL MDT
- QUCHIYRUA 1UA175
BOSLAX
- MESSAGE FROM CHIDD -
HOW IS THE RIDE. ANY THING DISPATCH CAN DO FOR YOU...
CHIDD
ED BALLINGER
;09111303 108575 0545


[ sempre alle 9:03, un altro dispatcher dellaUAl, Sandy Rogers, invia anche lui un ACARS al volo UA175, che ovviamente continua atrovarsi dalle parti di Harrisburg MDT ]
DDLXCXA CHIYR CH158R
.CHIYRUA 111303/AD
CMD
AN N612UA/GL MDT
- QUCHIYRUA 1UA175 BOSLAX
- MESSAGE FROM CHIDD -
NY APROACH LOOKIN FOR YA ON 127.4
CHIDD AD ROGERS
;09111303 108575 0546


[ Alle 9:23 a.m., Ed Ballinger invia l'ultimo messaggio ACARS al volo UA175. L' ACARS viene ricevuto dal volo UA175 vicino a Pittsburgh. Quando ormai sono già passati 20 minuti dallo schianto sulla Torre Sud ]
DDLXCXA CHIAK CH158R
.CHIAKUA DA 111323/ED
CMD
AN N612UA/GL PIT
- QUCHIYRUA 1UA175 BOSLAX
- MESSAGE FROM CHIDD -
/BEWARE ANY COCKPIT INTROUSION: TWO AIRCAFT IN NY . HIT TRADE C
NTER BUILDS...
CHIDD ED BALLINGER
;09111323 108575 0574




Come per il caso su illustrato di UA 93, anche per UA175, cosa dovremmo pensare?
Che le 'flight path' ufficiali siano errate? Che un aereomobile non si sia andato a schiatare contro la Torre Sud?
No.
Assolutamente no!
L'esistenza del volo "ufficiale" UA175, non è messa in dubbio in alcuna maniera! Esistono un sacco di prove a sostenerla ( trascrizioni comunicazioni ATC, piloti, etc etc ).

Per cui, esattamente come per UA93, non è possibile formulare altra ipotesi, che poi ipotesi non è ma bensì certezza comprovata dagli ACARS stessi, che per UA175, il 9/11 fosse in volo un suo 'doppione', un 'doppleganger', un 'clone'!
Anche in questo caso, risulta impossibile poter ascrivere alla mente bacata di KSM e ad una manciata di 'terroristi fondamentalisti' la capacità di creare un clone di un volo di linea! Non resta quindi altra possibilità che dover ammettere, che anche per UA175 così come per UA93, i due voli ufficiali di linea fossero, a loro insaputa o meno, parte di una delle tante esercitazioni militari di quel giorno!
Con ciò, rendendo ancora più implausibile il cumulo di coincidenze avvenute quel maledetto giorno, e soprattutto mettendo alla berlina - per l'ennesima volta - l' 'ufficialissimo' report partorito dalla 9/11 Commisssion.

Inoltre, per UA175, esiste pure il fondatissimo sospetto che tale volo fosse "duplicato" fin dalla sua stessa partenza ( come si può leggere a questo: LINK ), e questo sempre grazie a documentazioni ufficiali.
Infatti, mentre anche lo stesso BTS conferma l'ora di 'take-off' alle 7:58 a.m., andando a verificare meglio ci si accorge di una ben strana 'discrepanza': come orario di "wheels-off time" il BTS riporta le 8:23, contro un orario dato dalle V.U. di 8:14

se da un lato è vero - come è vero - che l'orario di 'take-off è confermato dalle trascrizioni delle comunicazioni tra piloti e ATC e da altre fonti radar, è altrettanto vero che il
Indubbiamente, l'orario l'orario di
"wheels-off time" è inviato automaticamente, grazie ad uno uno switch meccanico, tramite ACARS alla propria Compagnia di appartenenza, al momento in cui l'aereo solleva le ruote dal suolo. A cadenza regolare quindi, la Compagnia di volo si incarica di comunicare questi dati al BTS. L'errore umano, onestamente, appare quasi impossibili e sicuramente altamente improbabile, trattandosi di un processo automatizzato!
Il fatto poi, che l'orario di partenza dal gate coincida ( 7:58 a.m. ), rende ancora più improbabile l'errore!

Resta quindi in gioco solo la possibilità che anche in questo caso si sia in presenza di un "doppione", di un "clone", di un "doppelganger".
Del resto, il "wheels-off time" alle 8:23 è anche avvalorata dalle parole del pilota
Steven Miller ( che era in coda al decollo dietro al volo UA175 sulla pista ).
Queste le parole che cita la Spencer Lynn nel suo libro "Touching History" ( pag:85 ):
"
On the taxi-out in Boston, they ((the pilots of US Airways 6805)) waited at the runway's hold-short line, where Miller looked up to watch a United Boeing 767 take off, United Flight 175. The final weight and balance calculations from dispatch came over the ACARS at 8:05, and with that in hand, the crew was ready to fly. Wide-body aircraft produce especially powerful wingtip vortices - horizontal, tornado-like winds off the ends of the wings - which require time to dissipate before other aircraft can take off, so he waited the required three minutes after United 175 departed before he received his takeoff clearance."
[Lynn Spencer, "Touching History", p. 58]

E ovviamente, andando a controllare sul sito della BTS... il volo di Miller ( US Airways 6805 ), ha come "wheels-off time" le 8:28 alle quali vanno sottratte i tre minuti che Miller ha dovuto aspettare, portando così l'orario di "wheels-off time" di UA175 alle 8:25... un orario certamente ben più coerente con quello delle 8:23 che a quello delle 8:14!
[ Fonte ]

E se si tiene anche presente - e continuiamo sempre e solo a utilizzare documentazione ufficiale, documentazione che ben prima di noi la che la 9/11 Commission ha avuto! - che l'ultima telefonata dall'airfone GTE di Peter Hanson al padre... [ QUI il 'Memorandum For The Record' ], sfora di 4 secondi il momento dello schianto di UA175 ( inizio telefonata: 9:00:03 - duarata telefonata: 192 secondi - fine telefonata: 9:03:15 - schianto sulla Torre Sud: 9:03:11) , ecco che la presenza di un 'doppione', di un 'clone', di un 'doppleganger', non solo non può essere esclusa, ma risulta anche l'unica logica accettabile!

Se a tutto questo, vogliamo anche aggiungere che anche per il volo AA11, la presenza di un doppione non è affatto esclusa ( anzi! LINK ), e che per AA77 diciamo che le cose non van meglio ( LINK ), e se vogliamo anche ricordarci delle Torri di Controllo fatte evacuare a Cleveland, Pittsburgh and Johnstown, durante la più grande emergenza aerea ( attacchi terroristici alle Twin Towers, paura di altri dirottamenti, atterraggio forzato di tutti gli areoplani in volo, etc etc ):
possiamo essere sicuro di essere di fronte ad un chiaro "pattern", un "modus operandi" che non lascia spazio ad alcuna fantasia.

***

* parte [ III - ricapitolando ]
Si deve comunque osservare, che le informazioni riportate in questo articolo, erano tutte a disposizione della 9/11 Commission, eppure, proprio come per il caso Delta 89 / Delta 1989... la 9/11 Commission, senza ragione plausibile: omette e distorce, ovvero non rende nè onore nè giustizia, nè al suo mandato [ "to prepare a full and complete account of the circumstances surrounding the September 11 2001" ], nè ai parenti delle vittime!

Adesso, ribadendo come questa analisi si basi solo su documenti ufficiali, mi permetto di ricordarvi alcuni passi salienti di un altro documento ufficiale: quello dell'Operazione Northwoods ( del lontano 1962!!! )...fosse mai che qualcuno ci ravvisa qualche similitudine...:
...Un aereo verrebbe riverniciato e rinumerato come un duplicato esatto di un aereo civile...
...Al momento previsto, il duplicato sostituirebbe l'aereo originale...
...Vi sarebbero imbarcati i passeggeri prescelti, tutti con identità opportunamente preparate...
...L'aereo originale verrebbe sostituito da un velivolo radiocomandato...
...Gli orari di decollo del velivolo radiocomandato e di quello reale verrebbero sincronizzati per permettere un incontro... ...L'aereo civile scenderebbe a quote molto basse e si dirigerebbe direttamente a un campo ausiliario...
...L'evacuazione dei passeggeri...
...Riportare l'aereo alle condizioni originarie..
...Il velivolo radiocomandato proseguirebbe lungo il piano di volo previsto...
...La distruzione del velivolo sarebbe innescata sa un radiosegnale...
...Allestire funerali per le finte vittime...

***
[ NOTA ]: articoli attinenti, QUI, QUI e QUI.


[ NOTA II ]
Questo post si basa principalmente su questi due articoli di Woody Box: QUI - QUI
Il merito principale di questa informazione e di questa scoperta, è infatti da tributare in pieno a Woody Box, ( ne approfitto per porgergli i miei più sentiti rispetti ).
Per il loro impegno, per le loro conoscenze, per le loro energie spese in ricerca e per la loro capacità di saper connettere fatti, i ringraziamenti li estendo anche a gente come: John Doe II, Andre II,stickdog, Domenick DiMaggio, Rob balsamo ( e un bel pò di altri )
Di mio, mi sono limitato a leggere e comprendere, a effettuare le verifiche del caso, tradurre, assemblare differenti informazioni in un unico articolo, e dove necessario, integrarne dettagli e link.

9/11 IS AN INSIDE JOB!
Per una nuova commissione di indagine: autonoma e indipendente!

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