ovvero come la storia ufficiale non può fare a meno dei venditori di social-soapopera...
UA93 – [parte IV] – vendere l’interpretazione messianica;“I FILM”
Testi di riferimenti: “Flight 93 revealed” – Rowland Morgan – Robinson edizioni; svariati autori di articoli sulla rete.
INTRODUZIONE
UA93, la rivolta, il sacrificio dei passeggeri e il mito dell’Armageddon, del Giudizio universale, della battaglia finale tra il Bene e il Male… ovvero come la storia ufficiale non può fare a meno dei venditori di social-soap-opera e in particolar modo di come vengano utilizzate massicciamente le Armi di Distrazione di Massa.
Il capitolo su come la propaganda abbia pesantemente lavorato sull'immaginario collettivo, non può in nessun caso fare a meno dell'intervento "pubblicitario" di massa: ovvero della produzione di "amenità" tramite televisione e cinema. Del resto è talmente ben noto il potere di influenza di televisione e cinema che sarebbe stato veramente strano non ritrovarlo all'opera anche in questo frangente.
E allora, andiamoci a dare un'occhiata da vicino... così per farci quattro risate sulle balzane ricostruzioni presentate [ e vendute un tanto a biglietto ] come "fedeli ricostruzioni basate su fatti accertati".
Occhio solo a non cadere dalla sedia mentre vi ribaltate dalle risate per la faccia tosta di certe ricostruzioni proposte ( che più che ricostruzioni, suonano tanto come pura e semplice propaganda ).
<|>
LET'S ROLL: THE STORY OF THE FLIGHT 93 [ film ]
2004
diretto da Chris Oxley
Prodotto dalla Granada.
Trattasi di un "documentario" per la televisione.
Una fedele ricostruzione... della versione del Pentagono, che - come ricorderete - Ken Abraham già aveva riversato nel libro di Lisa Beamer.
Non ci sono molte parole da spendere su questo prodotto di propaganda; se non che nel suo taglio "documentaristico" non cita mai e poi mai, nemmeno una vaga possibilità che UA93 possa essere stato abbattuto in volo, o fatto detonare con una bomba, etc etc. La storiella ufficiale la fa da padrona.
Si può comunque spendere qualche minuto, facendo notare -ad esempio- come nel film:
- i dirottatori vengano mostrati direttamente ai comandi dell'aeroplano, pur non esistendo alcuna certezza di tale fatto deducibile nè dal CVR nèdalle "telefonate" dei passeggeri.
propaganda 1, ricostruzione 0.
- i dirottatori vengano mostrati con una "bandana rossa" legata in fronte.
Come notorio, il colore dei fondamentalisti islamici è il VERDE e non il rosso, ma... basta aspettare, e nel 2006, per il processo Moussouavi, la mitica "bandana rossa" perfettamente intatta, stirata e pulita, apparirà come reperto ufficiale. Poco importa che la bandana avrebbe dovuto stare legata sulla fronte di uno dei dirottatori che si erano asserragliati nella cabina di pilotaggio; poco importa che ( l'aereo schiantandosi di punta - ovvero proprio con la cabina di pilotaggio a colpire il terreno, al punto da venirne inghiottito nel tenero manto di copertura della miniera a cielo aperto ) per la modalità di impatto avallata dalla “storia ufficiale” della cabina di pilotaggio e del suo contenuto nulla avrebbe potuto/dovuto salvarsi… la bandana ce l’ha fatta! Hip hip hurrà!. Sopravvive integra al tremendo schianto che disintegra l'aereo; e senza nemmeno una macchia o una piega, va a depositarsi sul terreno circostante pronta per farsi ritrovare dai baldi ufficiali incaricati delle indagini ( ufficiali Fbi e non NSTB, ovviamente ).
propaganda 2, ricostruzione 0.
- il documentario è infarcito di riprese nelle quali i passeggeri utilizzano i telefoni cellulari per chiamare a terra dall'aereo mentre viaggia a velocità e altitudini di crociera; telefonate dai telefoni cellulari ovviamente impossibili. talmente impossibili da essere pian piano state ridotte fino quasi ad annullarsi anche nella storia ufficiale conclamata.
Ovviamente nè la Granada, nè Oxley, nè i critici han speso una parola per spiegare come potessero mai funzionare le telefonate dai cellulari quel giorno, al punto da far dichiarare alla responsabile della comunicazione della AT&T - Alexa Graf: "it was almost a fluke that the [9/11] calls reached their destinations... From high altitudes, the call quality is not very good, and most callers will experience drops. Although calls are not reliable, callers can pick up and hold calls for a little while below a certain altitude".
E' inoltre da ricordare come solo nel 2004 siano entrate in funzione sugli aerei di linea, la possibilità di effettuare e ricevere telefonate dai cellulari... e questo solo grazie alla nuova wireless technology, come sbandierato con tanto di fanfara pubblicitaria dalla American Airlines o da Qualcomm ad esempio:"American Airlines and Qualcomm, proudly announced the development of a new wireless technology --which will at some future date allow airline passengers using their cell phones to contact family and friends from a commercial aircraft"
"Travelers could be talking on their personal cellphones as early as 2006. Earlier this month [July 2004], American Airlines conducted a trial run on a modified aircraft that permitted cell phone calls."
Per la descrizione di queste nuove tecnologie, ci si può anche solo affidare a Aviation Week, che il 07/20/04 ha rilasciato un articolo nel quale racconta appunto di questo:
"Qualcomm and American Airlines are exploring [July 2004] ways for passengers to use commercial cell phones inflight for air-to-ground communication. In a recent 2-hr. proof-of-concept flight, representatives from government and the media used commercial Code Division Multiple Access (CDMA) third-generation cell phones to place and receive calls and text messages from friends on the ground.
For the test flight from Dallas-Fort Worth, the aircraft was equipped with an antenna in the front and rear of the cabin to transmit cell phone calls to a small in-cabin CDMA cellular base station. This "pico cell" transmitted cell phone calls from the aircraft via a Globalstar satellite to the worldwide terrestrial phone network"
Pico cell e tecnologie di terza generazione, nel 2001, non erano in dotazione. Punto e basta.
propaganda 3, ricostruzione 0.
<|>
THE HAMBURG CELL [ film ]
2004
Director: Antonia Bird
Producer: Finola Dwyer
Screenwriter: Ronan Bennett, Alice Perman
Trattasi di un film per la TV, prodotto dalla britannica Channel 4 e dalla Mentorn Films.
Alice Pearman, – visto che in passato ha prodotto diversi documentari di attualità per Panorama News della BBC – ci tiene a far sapere che: “il film si è basato su 2 anni di vaste ricerche da parte dello ” “it’s based on two years of extensive research by screenwriter”… quali analisi dei “files di investigazione e documenti processuali, e anche interviste con persone che conoscevano i terroristi”
[ The Daily Telegraph – FLIGHT 93 REVEALED, PAGINA 30/31 ]
Il film si dipana sulla storia di come Ziad Jarrah sia stato recrutato dal Al-Cia-Eda ( in particolar modo appunto dalla cellula amburghese della fantomatica internazionale del terrore) fino a vederlo ai comandi dell’aereo.
“ Based on extensive research, it depicts the transformation of the most secular, reluctant hijacker, Ziad Jarrah, who was recruited into Hamburg’s Al Qaeda cell and became the pilot of United Flight 93. The tension builds unbearably as the hijackers slip through checkpoints where they might have been stopped.”
Che Jarrah abbia mai pilotato UA93… ovviamente non esiste alcuna prova fisica [ la madre di Jarrah, ascoltando le voci del CVR non ha minimamente riconosciuto la voce di suo figlio ad esempio ]. Ma vabbè…the show must go on!
Il 31 agosto 2004, su Arts.telegraph, nell’articolo intitolato “ the ordinary terrorists”, si scrive, a firma Bird, addirittura che “there’s nothing in the film that hasn’t been documented… I can’t think of a single incident in the film that has not come from evidence or research”.
Già, tutto così documentato al punto che il film propone addirittura i terroristi armati di coltellini svizzeri anziché di box-cutter
[ come fatto notare su altmuslim.com da Zahed Amanullah, il 10 gennaio 2005 nel post intitolato “ 9/11: behind the scenes”. – Flight 93 Revealed – pagina 31 ].
propaganda 1, ricostruzione 0.
Di Jarrah, bisogna ricordare che le indagini han detto come avesse stretto forti legami col fondamentalismo islamico appena arrivato in Germania, al punto da partecipare per tre settimane a campi militari d’addestramento in Afganistan, apparentemente per unirsi ai ribelli ceceni contro la Russia, finendo invece nelle mani dei terroristi della banda di osama bin laden, che lo avrebbero formato come “terrorista-in-sonno” da utilizzare per operazioni speciali negli USA [come si apprende ad esempio dalle informazioni rilasciate sotto tortura da Ramzi Binalshibh, Khalid Masri, etc etc.
Estremista, fondamentalista, Al-Cia-Edista, e quant’altro… eppure Jarrah non disprezzava l’utilizzo di marjuana e i party; aveva una fidanzata; proveniva da una famiglia benestante; i suoi genitori – quando ancora abitava in Libano, l’avevano fatto studiare in una scuola Cattolica [ La Sagesse ]; aveva fatto volontariato per i disabili e per un programma di aiuto agli orfani; i genitori gli avevano anche fatto seguire corsi privati di studio in matematica, fisica e chimica, visto che in quelle materie a scuola non eccelleva. [link ].
Un fondamentalista??? Un fondamentalista che sarebbe andato a braccetto e preso ordini dal “malato mentale” Moussaoui??? Vabbè, ma dei passeggeri e dei dirottatori, avremo occasione di parlare in appositi articoli.
Proseguiamo col film, permettendoci solamente di ricordare il numero ( 7 ) di ingressi e uscite dagli USA di Jarrah, e dei suoi viaggi verso destinazioni che avrebbero dovuto insospettire qualsiasi ufficiale ai check-in [ Libano e Pakistan ad esempio ].
Ma il film appunto, dovrebbe raccontare la storia di Jarrah, da onesto pocifico cittadino a spietato terrorista… ma nel film manca qualsiasi scena che possa far luce su questa “conversione sulla via di damasco”. Manca ogni appiglio per capirne le scelte psicologiche.
Inoltre, nello svolgimento della trama, si comunica come Jarrah, avesse cambiato il proprio corso di studi – scegliendone di nuovi ad indirizzo areonautico - dopo aver incontrato i “cattivi maestri di al-cia-eda”, e non prima come effettivamente avvenuto ( nel 1996 aveva addirittura smesso di andare in moschea e solo nel 1997 cambierà il corso gli studi. Mentre solo nel 1999 partirà per la cecenia, anzi Afghanistan ).
propaganda 2, ricostruzione 0.
Inoltre, il film/propaganda, praticamente si apre con Jarrah che effettua la mitica telefonata “ I love You – I love You – I love You”… telefonata che la 9/11 Commission categoricamente smentirà: “in the early morning hours of September 11, Jarrah made on final call to Seguen from his hotel… The conversation was brief and, according to Senguen, noy unusual”
propaganda 3, ricostruzione 0.
Le accurate ricostruzioni indagate e scritte dalla Pearman, vanno a farsi benedire anche per quello che riguarda la “lettera-testamento” di Jarrah: per la Pearman una confessione; per la fidanzata di Jarrah ( la Seguen ): nulla più che una lettera a proposito del loro matrimonio ostacolato dalle famiglie e della sua passione per il volo”.
propaganda 4, ricostruzione 0.
THE FLIGHT THAT FOUGHT BACK [ film ]
2005
Trasmesso su Discovery TV Channel
Produttore: Phil Craig
Ufficialmente, a differenza dei precedenti, questo dovrebbe avere l’onestà di non arrischiarsi a proporre “la verità”: ma molto più semplicemente “ciò che i familiari credono sia effettivamente successo sul volo UA93” “explains how unprecedented access to family members helped filmmakers to recreate what they believe actually happened on Flight 93”.
Ma appena – sul sito ufficiale di Discovery – si vanno a leggere le FAQ… ecco la solita patina di certa e affidabile ricostruzione meticolosa dei fatti: “It incorporated the best possible research available, including actual voice recordings from passengfers and crew members”, ad esempio. Ma l'elenco è lungo!
Jarrah è indicato come pilota e non come “possibile pilota”
Propaganda 1, ricostruzione 0
Si fanno compiere a Jarrah mosse di arti marziali, quando da nessuna parte questo è mai stato riferito da alcun “testimone”
Propaganda 2, ricostruzione 0
Dei motori Pratt&Whitney da 6 tonnellate l'uno di UA93, non si fa menzione né nel bene né nel male ( luogo di ritrovo di parte di solo uno dei motori e ad una grande distanza dal luogo dell’impatto, ad esempio ).
Propaganda 3, ricostruzione 0
Il film dipinge Todd Beamer come tutto impegnato a pregare e piagnucolare, senza inserirlo sulla scena dell’attacco dei passeggeri ai dirottatori ( assalto fatto comandare da un omosessuale e da una donna… una versione politically correct per la televisione inglese???? Mistero&usanze )
Propaganda 4, ricostruzione 0
Telefonate coi cellulari dall’aereo.
Propaganda 5, ricostruzione 0
Insomma, un bel polpettone di bianco divino coraggio e cattivo male musulmano, infarcito delle solite forzature.
FLIGHT 93: THE MOVIE [ film ]
2006
Director: Peter Markle
Writer: Nevin Schreiner
Innazitutto notiamo che il film viene descritto come: “basato su fatti scritti e riportati nelle documentazioni rese pubbliche” “based on fully annotated facts from the public record” e quindi… tranquillamente possiamo iniziare a ridere facendogli un po’ le pulci, anche perché, il nome del direttore già attrae la nostra attenzione!!!
Peter Markle, infatti, è lo stesso Peter Markle che ha diretto il melodramma per la televisione “Saving Jessica Lynch” [ che Maureen Clare Murphy, nel 2003, sul numero di novembre di “Electronic Iraq”, ha descritto come: ”it might as well have been released by the Department of Defense for PR purposes” ].
C’è bisogno di ricordare la panzana propagandistica della diciannovenne soldatessa americana Jessica Lynch catturata dai cattivi iraqueni e salvata dai buoni marines? Qui il link più buonista che mi è passato tra le mani… cercate in rete e divertitevi!!!! Propaganda is Propaganda; e il buon Markle sembra esserci abbastanza ben abituato!
Comunque, di questo film, innanzitutto, esistono ben due diverse copertine: la seconda con tanto di “testimone” in piedi a terra, che guada ( e vede, quindi “prova, testimonia, certifica” ) UA93 intatto e senza segni di intercettazione o bomba a bordo, mentre si dirige verso lo schianto, puntando il muso verso il terreno. [ la prima è similare, semplicemente manca il testimone a terra ]
Propaganda 1, ricostruzione 0
Peccato però, ad esempio, che la ricostruzione sia errata – almeno secondo la 911 Commission. Infatti, nella copertina l’aereo è messo a pancia in giù mentre si dirige verso lo schianto. Per la 911 Commission, l’aereo era a “pancia all’aria” invece.
Propaganda 2, ricostruzione 0
Il film mostra inoltre terroristi con tanto di bandane rosse legate intorno alla testa, e addirittura uno di loro con vistosa cintura esplosiva da 4 candelotti ( presumibilmente di C4, essendo i panetti di esplosivo rettangolari e verdi ) legata in vita.
La ricostruzione ufficiale, ovviamente nega la presenza della bomba ( nonostante ad esempio quello che si asserisce Tom Burnett abbia detto al telefono a Deena alle 6:27 Pacific Time )
Propaganda 3, ricostruzione 0
Una scena del film, mostra i dirottatori che brutalizzano un’assistente di volo. Da dove sia uscita questa “ricostruzione storica”, proprio non è dato di sapere. Ma una trama è una trama, e un film un film. Si sa, il pubblico vuole pathos!
Propaganda 4, ricostruzione 0
L’accesso alla cabina di pilotaggio, viene ricostruito con un semplice “bussare alla porta e chiedere permesso”… nonostante fino ad un secondo prima avessero urlato, minacciato, accoltellato in prima classe che sta accanto al cockpit. Che poi non esista documentazione sicura e certa di come i terroristi siano entrati (sic) nella cabina...
importa a ncora di meno!
Propaganda 5, ricostruzione 0
UNITED 93 [ film ]
Director: Paul Greengrass
Writer: Paul Greengrass
Prodotto dalla: Universal Studios
Rispetto ai precedenti, questo film presenta un direttore ( e autore ) di una certa fama; anche se comunque sempre e solo per produzioni con basso budget.
Da ricordare ad esempio il suo film-documentario sul Bloody Sunday in Irlanda, esempio di fedele ricostruzione e imparzialità.
E’ però bene ricordare che la casa di produzione è la Universal Studios, che a sua volta è di proprietà della NBC Universal… che è anche padrona della NBC TV e della NBC News.
Embè, direte voi?
Oh certo, come dimenticarsi di far notare che tutte queste aziende son di proprietà della General Electrics????
E la GE è uno dei maggiori fornitori di armi del DoD… mine antiuomo comprese. La GE inoltre, ha donato nel periodo 2002-2006, 3.550.987 milioni di dollari alla causa repubblicana di G.W. Bush.
Gatta ci cova? Propaganda in agguato? …mhm… statene pure certi!
Greengrass, che come dicevo prima, ha sempre lavorato, seriamente e con scrupolo, su produzioni a low budget, si trova quindi adesso davanti ad una proposta tra i 15 e i 20 milioni di dollari di investimento e con un ritorno di quasi 80 milioni di dollari!!!
Dal poco al “veramente tanto”.
Un po’ di onesta ricostruzione che si attiene realmente ai fatti è andata a farsi benedire? Di fronte a simili cifre… il dubbio sorge e rimane.
Come per gli altri film presi in oggetto, anche Greengrass evita accuratamente di citare anche solo uno dei dubbi che il 911 Truth Movement ha fatto sorgere nel corso degli anni.
Silenzio di tomba.
La “storia ufficiale” deve essere una sola.
Sul volo devo essere saliti dei dirottatori arabi fondamentalisti e terroristi.
I passeggeri devono essersi ribellati.
Devono aver ripreso i comandi dell’aereo e lo devono aver fatto schiantare a terra.
L’aeronautica non ne sapeva nulla, e ammesso che avesse saputo… nulla ci poteva fare.
L’aereo non è stato abbattuto in volo, e anche solo pensarlo è un’idea che - a colpi di propaganda – deve essere fatta uscire dai cervelli della gente.
A tutto questo, ben rifornito di dollari, Greengrass si attiene alla perfezione. L’incompetenza "ufficiale" di FAA e Militari la fa da padrone… chissenefrega se poi nella realtà nessuno dei nomi coinvolti in certificata incompetenza abbia subito alcuna punizione quali licenziamento o problemi di avanzamento di carriera ( senza parlare delle ripercussioni a carattere peneale! )
In merito, si possono ad esempio leggere le seguenti illuminanti parole:
///...
Cosa è accaduto a coloro che hanno “sbagliato”, e quali sono stati esattamente i loro “errori”?
L'ex senatore Gary Hart osserva che, “in termini di responsabilità credo che questo sia uno dei più grandi misteri degli ultimi tre o quattro anni. 3000 americani sono morti tre anni fa e nessuno ha perso il suo lavoro per questo. Un presidente che dice di essere un presidente forte, e coloro che gli stanno attorno dicono che lo è, non ha licenziato nessuno. O egli è stato ingannato, nel qual caso qualcuno sarebbe dovuto essere licenziato. Oppure è lui che sta ingannando noi, nel qual caso dovremmo licenziarlo”[4]. Il senatore Charles Grassley ha similmente fatto notare che “ non mi viene in mente una sola persona da qualche parte nel governo, che sia stata ritenuta responsabile per ciò che è successo e ciò che è stato sbagliato prima dell'11 settembre, sembra che nessuno al governo faccia più sbagli”[5]. Secondo le testimonianze fornite al Congresso queste affermazioni sono accurate; non una sola persona all'interno della C.I.A., FBI, e NSA è stata rimproverata, punita o licenziata per gli eventi dell'11-9.[6]) ]
...///
Il battage pubblicitario recita che tutti i parenti delle vittime abbian dato il loro assenso e sostegno al film… ma ci si dimentica di dire che nulla è stato chiesto ai parenti dei “dirottatori”, ad esempio ( da notare come, se anche lo avessero voluto fare… bhé, sulle identità effettive dei terroristi… esiste ancora la massima incertezza non corroborata da nessuna prova certa ).
Propaganda 1, ricostruzione 0
Il fratello di Edward Felt, ad esempio, Gordon, ha avuto modo di dichiarare che “ non è mai facile rivivere i fatti del 911… comunque ho dato il mio placet a “United 93” come tributo all’eroismo di mio fratello e a quello dei 39 restanti passeggeri e equipaggio, che d’accordo tra loro, han deciso di dire “NO”, quel giorno” “it is never easy to relive the events of 911… yet I support “United 93” as a tribute to the heroism of my brother and the 39 other passengers and crew who collectively chose th say “NO” on that fateful day”
[ Flight 93 Revealed – pagina 46 ]
Resta da raccontare che la telefonata di Edward Felt, a lui viene attribuita su base speculativa, e che comunque, nel caso fosse vera e fosse stata fatta da Felt, è collocata ben mezz’ora dopo l’avvenuto dirottamento, e si limita a dire “ siam stati dirottati” "we've been hijacjked".
Inoltre… sempre su base puramente speculativa, la sua telefonata è fatta partire dai bagni dell’aeroplano .
Un eroe? Uno che dice “NO”? Un' accurata ricostruzione cinematografica? A voi la parola.
Propaganda 2, ricostruzione 0
Nel film, ricompare nuovamente come per il film di Markle ( quello del documentario sulla Lynch ), la cintura esplosiva… ricordiamoci sempre però, che ai controlli in aeroporto a Newmark prevedevano assolutamente lo screening contro esplosivi e quindi non si capisce come avrebbe fatto a passare!
[ "Tutti e 4 comunque, passano tranquillamente i controlli di sicurezza prima di salire a bordo di UA93, e quindi vanno a sedersi in First Class. Per l’esattezza i controlli che passano sono: 3 metal detector, 2 apparecchiature a raggi X, e un’apparecchiatura di rilevamento esplosivi"].
[9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 97 ]
Propaganda 3, ricostruzione 0
Il film propone la storia della rivolta e della riconquista dell’aereo e quindi l’autoabbattimento. Ma né dalle telefonate, né dalla CVR si ha notizia certa che così sia effettivamente andata, per cui…
Propaganda 4, ricostruzione 0
Il film non mostra incertezze circa numero e identità dei dirottatori… come non credergli?
Per gli altri voli i dirottatori eran 5, per questo la storia ufficiale ne accredita solo 4 e Greengrass ci si adegua senza porre domande... anche se dalle telefonate di più di una trentina di passeggeri e equipaggio, nessuno cita un quarto dirottatore!
Greengrass non pone nemmeno domande sulle identità dei dirottatori… anche per quelli che risultano probabilmente ancora vivi ( di cui ben 3 per UA93, tra cui anche proprio il “pilota” ).
Propaganda 5, ricostruzione 0
Il fatto tanto sbandierato che la ricostruzione poggi su solide basi quali ad esempio il CVR, non fa che aggiungere carne sul fuoco della propaganda. Infatti, da nessuna parte, tramite le registrazioni audio – rilasciate “ integralmente” per la prima volta al processo Moussaoui, é possibile ricostruire con quale modalità i dirottatori siano entrati nella cabina di pilotaggio; né se effettivamente abbiano ucciso oppure no i piloti; né - addirittura - è possibile capire se i passeggeri siano effettivamente riusciti ad entrare nella cabina di pilotaggio e sopraffarre i dirottatori. Cose invece, per date scontate nel film.
Propaganda 6, ricostruzione 0
Ma si sa, la Propaganda deve seguire le sue regole.
UA93 – [parte IV] – vendere l’interpretazione messianica;“I FILM”
Etichette:
* IN EVIDENZA,
***^ Bambooboy,
media mainstream,
post 9/11,
UA93
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
...]> rifletti prima di scrivere <[...
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.