Tony Blair, tra Commissione Chilot e Tribunale Internazionale per Crimini di Guerra, tira in ballo il 9/11 per 'difendersi'...
La ‘valutazione’ del governo britannico, nota come il Dossier di Settembre, era un documento - pubblicato il 24 settembre 2002 dal governo inglese – che entrava a pieno titolo, e a ‘gamba tesa’, tra quelli della campagna dall’allora governo di Blair, per sostenere il contributo britannico all'invasione 2003 dell'Iraq.
Tale papello, degno della peggiore criminale propaganda di goebbelsiana memoria, riportava un certo numero di affermazioni in base alle quali si sosteneva che l'Irak possedesse armi di distruzione totale (WMD), comprese armi chimiche, biologiche e, addirittura, sosteneva che l’Iraq avesse ricostruito il suo programma nucleare.
Senza eccezione alcuna, come normale che sia con le spudorate menzogne e le ciniche bugie, tutte le affermazioni del dossier, sono risultate essere false, come indicato dall’ Iraq Survey Group nel suo “Duelfer Report.
Come ben si addice ai delinquenti, sperando di evitare futuri probabili risvolti criminalmente rilevanti, alle ‘prove’ [ sic! ] presentate nel Dossier non venivano abbinate le informazioni su chi e come tali evidenze avesse raccolto, analizzato e valutato.
Da ben ricordare però come nell’introduzione alla presentazione del Dossier, lo stesso Blair scriva: “il documento fa luce su come i piani militari [ di Saddam ] permettano che alcune di queste armi di distruzioni di massa, siano in grado di essere utilizzate con un ordine di preavviso di soli 45 minuti”
[ “The document discloses that his military planning allows for some of the WMD to be ready within 45 minutes of an order to use them" ]
A tal proposito, il Parlamentare britannico Adam James Harold Holloway, dichiarò che: “quando tale informazione fu acquisita dal MI6, prima di inviare il Dossier al n°10 di Downing Street, il servizio di Intelligence aggiunse in merito una specifica nota che indicava come “verificabilmente inaccurata” l’informazione”
[ "When the information was acquired by MI6, a footnote was written on the page of an intelligence report sent to No 10 stating that the claim was 'verifiably inaccurate'" ].
Il 15 giugno 2009, a Blair ormai fuori dal governo, a fronte delle forti dovute alla morte di tanti soldati britannici caduti durante una guerra in terra straniera, prende l’avvio la “Commissione di Inchiesta sull’Iraq”, nota anche col nome di “Chilot Inquiry”.
Tale inchiesta ( sorta sotto il governo di Gordon Brown ( collega di partito di Tony Blair ) certamente non particolarmente sentita dal governo britannico, in ‘sintonia e solidarietà’ su come era nata osteggiata la “9/11 Commission”, doveva nelle intenzioni iniziali dell’establishment svolgersi in segreto e i risultati essere tenuti ‘riservati.
Anche in questo caso, un po’ come per la 9/11, la pressione critica della gente ha fatto in modo almeno che il “whitewashing” debba avvenire alla luce del sole.
E’ di questi giorni l’audizione appunto di Tony Blair davanti alla Commissione Chilot.
Un audizione che tra l’altro dovrebbe obbligare Tony Blair a per appurare le sue responsabilità per tutti i morti britannici e non, nella guerra in Iraq.
L’opinione pubblica e i giornali inglesi, a fronte di tutte le audizioni e le documentazioni raccolte durante l’Inchiesta, una scaletta di 10 domande l’avrebbero anche già bella pronta.
Per i più ‘intransigenti’ comunque, è a disposizione quest’altra scaletta di ben 63 domande, che entra nel dettaglio di ogni singola bugia e comportamento di Blair e del suo governo circa la pianificata guerra all’Iraq.
Intendiamoci, nessun ‘gomblottista’ alle spalle di tutto questo, ma un parlamentare inglese ( Plaid Cymru ) e addirittura un partito politico del Regno Unito ( lo Scottish National party - SNP)!
Una di queste domande, ad esempio, di saliente importanza in quanto solidamente documentata, parte dalle dichiarazioni di Lord Goldsmith e di altri rapprasentanti britannici, che avevano espressamente avvisato Tony Blair dell’’illegalità di utilizzare la forza per imporre un cambio di regime in un paese straniero.
[ “…that force to bring about regime change was unlawful” ].
Infatti, nonostante lo specifico avvertimento, Blair, per quanto provi a negarlo, privatamente ( a Crawford nel 2002. ) si sarebbe messo d’accordo con Bush sul fatto che questo fosse l’obiettivo primario.
Tra l’altro, dall’alto della supponenza tipica di certi personaggi, pochissimo tempo fa lo stesso Blair, intervistato dalla BBC, ha dichiarto che avrebbe fatto invadere l’Iraq anche se non avesse avuto alcuna 'prova' della ‘presenza’ [ sic! ] di armi di distruzione di massa.
[ Q (BBC):“If you had known then that there were no WMDs, would you still have gone on?” Blair was asked.
A (Tony Blair):“I would still have thought it right to remove him [Saddam Hussein]” ].
Un’altra che vale la pena ricodare è quella che chiede spiegazioni ufficiali su come e in base a cosa, Blair abbia categoricamente affermato che l’Iraq avesse ‘armi di distruzione di massa’ e fosse in grado di utilizzarte con appena 45 minuti di preavviso, senza fermarsi al paravento delle sue stesse parole, secondo le quali ( a voce??? ) i servizi di intelligence gli avessero assicurato che ciò fosse veritiero “ al di là di ogni dubbio” [ “beyond doubt” ], se anche lo stesso Sir John Scarlett ( autorevole membro del Joint Intelligence Committee ) abbia preso le distanze da simili affermazioni, dichiarando che si trattava di una “sorpassata dichiarazione a carattere politico" [ “an overtly political statement ]
Tale domanda sarebbe ancora più importante a fronte della scoperta delle email che evidenziano come tale Dossier fu “reso più attraente alle politiche del Premier” [ “ sexed up” ]
Che dire, se non notare il grande rispetto della Legalità Internazionale, dimostrato da Blair e dai suoi sottoposto.
Un comportamento che, se verificato al di là di ogni ragionevole dubbio, dovrebbe tranquillamente portarlo all’incriminazione per Crimini di Guerra, come logicamente e moralmente dovrebbe essere.
Ma, sfortunatamente, viviamo in un mondo dove la ‘real politik’ degli establishment di potere ha molti più soldi, importanza, potere della Giustizia e della morale.
E allora, altra similitudine con la 9/11 Commission, anche in questo caso possiamo preparaci psicologicamente all’ennesima operazione di ‘washwashing’.
Ma almeno ci resta il gusto di poterli guardare negli occhi mentre distorcono, ammorbidiscono, si distanziano dai fatti e da se stessi.
A questo indirizzo potete trovare il resoconto dell’ultima audizione di Tony Blair davanti alla Commissione Chilot.
Punti salienti dell’audizione
Durante l'audizione, i punti salienti sono stati:
- l’insistere di Blair sul fatto di non aver nessun rimpianto per la guerra in Iraq
*** tanto al fronte o sotto le bombe mica c’è andato lui! ***
- il fatto che Blair abbia cercato di giustificare la scelta della guerra anche con la scusa del 9/11
[ “ I would fairly describe our policy up to September 11 as doing our best ... but with a different calculus of risk assessment ... The crucial thing after September 11 was that the calculus of risk changed. " ]
- ha detto che si aspettava e aveva messo in conto un 100000 civili morti
***ma sì, tanto detto così è solo un numero vero?!
E con le mani sporche di sangue, quante dita ci vogliono per contare fino a 100000, signor Tony Blair?! ***
In definitiva, quasi un pezzo di satira nei confronti della legalità Internazionale.
Sfortunatamente, viviamo in un mondo dove la ‘real politik’ degli establishment ha molta più importanza e potere della Giustizia e della Etica.
E allora, altra similitudine con la 9/11 Commission, anche in questo caso facile aspettarsi un’ennesima operazione di ‘withewashing’.
Con il gusto almeno di poterli guardare negli occhi mentre distorcono, ammorbidiscono, mentono, speriamo che una volta tanto la Giustizia faccia veramente il suo corso e, se verificato al di là di ogni ragionevole dubbio, che un simile personaggio possa essere incriminato per "Crimini contro l’Umanità” e “Crimini di Guerra”.
ulteriori info
A questo indirizzo trovate un calcolo aggiornato dei civili assassinati dalla guerra in Iraq.
A questo indirizzo, trovate un elenco dei soldati britannici morti a causa della scelta di far guerra all’Iraq. La lista è aggiornata al 2007.
A questo indirizzo, il sito della Fondazione che chiede che Tony Blair venga processato per “Crimini di Guerra"
A questo indirizzo, trovate una petizione simile alla precedente, che espressamente chiede che Tony Blair venga estradato all’Aia, dove potrà essere giudicato dall' International Criminal Court
A questo indirizzo, trovate un interessante articolo che spiega che la possibilità che Tony Blair venga effettivamente processato per Crimini di Guerra dal Tribunale Internazionale, abbia solide basi e sia auspicato da molti.
nota
Il materiale web utilizzato per scrivere questo articolo, lo potete trovare nell’’Area di Download’ del sito… giusto in caso col tempo alcune delle pagine utilizzate dovessero venire cancellate. Il file zippato, contiene pagine web salvate in formato archivio ‘.MHT’, consultabili con Firefox
Tony Blair, tra Commissione Chilot e Tribunale Internazionale per Crimini di Guerra
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