nuovi recenti studi aiutano a dipanare il mistero della disintegrazione dei WTC... bye bye NIST
Che il calore che poteva sprigionare dal kerosene degli aerei non fosse in grado di nemmeno di ammorbidire l'acciaio delle torri, calcoli alla mano, già si sapeva!
Che le gli impatti degli aerei non abbiano fatto collassare e disintegrare le WTC, anche quello ben si sapeva, visto che in piedi e ferme ci son rimaste!
Ma oggi, ad anni di distanza da quel maledetto 11 settembre 2001, ecco che continuano ad affiorare informazioni e analisi che arrivano a dettagliare la presenza di "Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World TradeCenter Catastrophe".
L'articolo e le relative analisi sono state pubblicate su BENTHAM OPEN, ovvero sul giornale online che pubblica articoli di ricerca in campo fisico-chimico, e in special modo The Open Chemical Physics Journal è un giornale peer-reviewed che si occupa specificatamente di fornire le più complete e affidabili fonti di informazione sugli attuali sviluppi nel campo chimico-fisico ("online journal which publishes research articles, reviews and letters in all areas of chemical physics...the Open Chemical Physics Journal is a peer-reviewed journal which aims to provide the most complete and reliable source of information on current developments in chemical physics").
Nello specifico, l'articolo del quale tratto in questo post, si trova a questo indirizzo e tutta la documentazione originale è scaricabile a questo link.
NOTA: a volte non viene accettato il link diretto al download; nel caso: andare alla pagina dell'articolo e cliccare alla voce 'download' direttamente da lì.
Dall'abstract del documento, leggiamo che:
"We have discovered distinctive red/gray chips in all the samples we have studied of the dust produced by the destruction of the World Trade Center. Examination of four of these samples, collected from separate sites, is reported in this paper. These red/gray chips show marked similarities in all four samples. One sample was collected by a Manhattan resident about ten minutes after the collapse of the second WTC Tower, two the next day, and a fourth about a week later.
The properties of these chips were analyzed using optical microscopy, scanning electron microscopy (SEM), X-ray energy dispersive spectroscopy (XEDS), and differential scanning calorimetry (DSC). The red material contains grains approximately 100 nm across which are largely iron oxide, while aluminum is contained in tiny plate-like structures. Separation of components using methyl ethyl ketone demonstrated that elemental aluminum is present. The iron oxide and aluminum
are intimately mixed in the red material. When ignited in a DSC device the chips exhibit large but narrow exotherms occurring at approximately 430 °C, far below the normal ignition temperature for conventional thermite. Numerous iron-rich spheres are clearly observed in the residue following the ignition of these peculiar red/gray chips. The red portion of these chips is found to be an unreacted thermitic material and highly energetic."
Traduzione:
"abbiamo trovato frammenti rosso/grigi in tutti i campioni di polveri, prodottesi dalla distruzione del WTC, che abbiamo analizzato. questo studio tratta nel dettaglio l'analisi di 4 di questi campioni di polvere, raccolti in 4 differenti aree.
i frammenti rosso/grigi analizzati, mostrano marcate similitudini per tutti e quattro i campioni. un campione è stato raccolto da un residente di Manhattan circa 10 minuti dopo il collasso della prima torre, due sono stati raccolti il giorno successivo e l'ultimo è stato raccolto circa una settimana dopo.
le proprietà chimico-fisiche di questi frammenti sono state analizzate tramite l'utilizzo di: microscopio ottico, microscopio a scansione elettronica (SEM), spettroscopio a dispersione a raggi-X (XEDS), e con un calorimetro a scanning differenziale (DSC).
Il materiale rosso contiene grani delle dimensioni di circa 100 nanometri in gran parte ossido di ferro, mentre l'alluminio è contenuto in strutture "plate-like" ( appiattite ) molto piccole.
la separazione delle componenti usando il metil-etil-ketone ha dimostrato la presenza di alluminio elementare. Ossido di ferro e alluminio sono intimamente mescolati nel 'materiale rosso' dei frammenti. Quando bruciati in un DSC (Calorimetro a Scanning Differenziale) i frammenti mostrano composti esotermici ampi ma ravvicinati che si formano ad una temperatura di circa 430°, decisamente al di sotto della normale temperatura di combustione relativa alla termìte normale. Si osservano chiaramente numerose sfere arricchite di ferro nei residui della combustione di tali particolari frammenti rosso-grigi. La porzione rossa dei frammenti citati si scopre essere materiale termitico non reagente ed altamente energetico".
Nota:
la Termite, che si prepara si prepara a partire da 1 parte di polvere di alluminio e tre parti di ossido di ferro non è tanto un esplosivo, quanto una miscela pirotecnica che quando innescata è in grdado di rilasciare temperature elevatissive, in grado di bucare motori di ghisa, tranciare colonne di acciaio dii corposo spessore, etc . oltre che a scopi militari, viene utilizzata nelle demolizioni controllate, nei processi di saldatura per alluminotermia, etc.
l'articolo è corredato di immagini e diagrammi, oltre che ovviamente delle analisi e delle conclusioni alle quali sono giunti gli estensori della ricerca, ovvero:
Niels H. Harrit
-(Department of Chemistry, University of Copenhagen, Denmark )
Jeffrey Farrer
-(Department of Physics and Astronomy, Brigham Young University, Provo, UT 84602, USA)
Steven E. Jones
-(S&J Scientific Co., Provo, UT, 84606, USA)
Kevin R. Ryan
-(9/11 Working Group of Bloomington, Bloomington, IN 47401, USA)
Frank M. Legge
-(Logical Systems Consulting, Perth, Western Australia)
Daniel Farnsworth
-(Department of Physics and Astronomy, Brigham Young University, Provo, UT 84602, USA)
Gregg Roberts
-(Architects & Engineers for 9/11 Truth, Berkeley, CA 94704, USA)
James R. Gourley
-(International Center for 9/11 Studies, Dallas, TX 75231, USA)
Bradley R. Larsen
-(S&J Scientific Co., Provo, UT, 84606, USA)
Tra le altre informazioni, l'articolo ( scusate non vi sto a tradurre tutto, ma come inglese è veramente molto facile e comprensibile ) recita che:
"2. Is the Red Material Thermitic in Nature?
Our observations show that the red material contains substantial amounts of aluminum, iron and oxygen, mixed togethervery finely".
"3. Thermal Analysis using Differential Scanning Calorimetry
Red/gray chips were subjected to heating using a differential scanning calorimeter (DSC). The data shown in Fig. (19) demonstrate that the red/gray chips from different WTC samples all ignited in the range 415-435 ˚C. The energy release for each exotherm can be estimated by integrating with respect to time under the narrow peak. Proceeding from the smallest to largest peaks, the yields are estimated to be approximately 1.5, 3, 6 and 7.5 kJ/g respectively".
e 430° è una temperatura "insolitamente" bassa per le reazioni esotermiche della termite... e infatti continuando a leggere, si scopre che:
"Commercially available thermite behaves as an incendiary when ignited [6], but when the ingredients are ultra-fine grain (UFG) and are intimately mixed, this “nanothermite” reacts very rapidly, even explosively, and is sometimes referred to as “super-thermite” [20, 22]".
Grazie a questo studio scientifico, ecco che quella "tremendous energy" (LOL) che citava il NIST nelle sue 'spiegazioni' per i collassi e polverizzazioni degli edifici, trova finalmente una specificazione.
e sempre grazie a questo studio scientifico, ecco che, sempre il NIST, può essere sbugiardato quando dichiarava che "In summary, NIST found no corroborating evidence for alternative hypotheses suggesting that the WTC towers were brought down by controlled demolition using explosives planted prior to Sept. 11, 2001" FAQ #2
Traduzione:
(" In definitiva, il NIST non ha trovato prove a conferma di ipotesi alternative (alle cause dei collassi) indicanti che le torri possano essere collassate a causa di esplosivi (e/o pirotecnico) piazzati antecedentemente all'11 settembre")
A seguire, ripropongo alcune immagini tratte dallo studio in oggetto...
infatti "Commercially available thermite behaves as an incendiary when ignited, but when the ingredients are ultra-fine grain (UFG) and are intimately mixed, this “nanothermite” reacts very rapidly, even explosively, and is sometimes referred to as “super-thermite”".
Materiali a base di termite attiva scoperti nelle polveri dei collassi delle WTC del 9/11 2001 - [ parte I ]
come si può notare proprio dalle ultime due immagini, i ricercatori in base a quei valori ottenuti, hanno ipotizzato la presenza di super-termite o comunque di materiali esotermici pirotecnici non strettamente commerciali...
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