Un blog a disposizione dei 9/11 Truth Seekers come spazio virtuale dove aggregare le indagini e gli articoli dei differenti ricercatori in un unico contenitore.

Da 'Barry' Seal a 'Wally' Hilliard, dall’operazione Iran-Contras alla Huffmann Aviation, dalla CIA al narcotraffico al 'pasty' Atta…

aerei che vanno, aerei che vengono, aerei che scompaiono; nomi che vanno e che vengono, luoghi che ritornano; il tutto sullo sfondo di operazioni sporche 'segrete'...



Barry Seal… chi era costui?
Ehm ehm, sniff sniff, proprio un gran bel personaggino.
Conosciamolo più da vicino perché ci son un sacco di ‘richiami’ interessanti collegati al suo nome!

Adler Berriman Seal, noto come "Barry" Seal (16/7/39–19/2/986), nato a Baton Rouge; il padre faceva parte del Ku Klux Klan.
Già non male, ma le colpe dei padri non è giusto che ricadano sui figli, e così continuamo ad informarci.

Appassionato di volo fin da piccolo ( fece il suo primo volo in solitaria a soli 15 anni!), nel 1955 fece parte del CAP (Civil Air Patrol) con l’unità di new Orleans... unità guidata da David Ferrie, proprio quel Ferrie, quello implicato nell’assassinio Kennedy!!!

Venne cooptato a contratto per alcune operazioni dalla CIA, probabilmente proprio grazie alle sue ottime capacità come pilota, già da metà degli anni 50 stante alle parole di Tosh Plumlee ( un altro personaggio non male! Tra l’altro è dovuto comparire davanti alla Frank Church and his Select Committee on Intelligence Activities Commission): "Barry Seal was involved with military intelligence in the early days... Military intelligence was the real game, with the CIA just acting as logistical people. Barry was a peripheral player back then, but he was a CIA 'contract' pilot all the way back to 1956 or 1957".

Trasportò ami a Cuba e probabilmente prese anche parte attiva negli attacchi aerei compiuti contro le forze castriste.
E’ dato per molto probabile ( anche se ufficialmente non esistono elenchi da poter controllare ) che abbia partecipato in qualità di istruttore all’addestramento degli esuli cubani anticastristi a in florida a No-Name Key e in Louisiana a Lake Pontchartrain.
Certo è che gestì un paio di compagnie aeree vicino Baton Rouge: la "Seal Sky Service" e la "Aerial Advertising Associates".
Così per essere sicuri di aver tutte le carte in regola, è bene ricordare che aveva anche un ufficio all’ "International Trade Center"... centro affaristico e commerciale gestito da quel Clay Shaw che, grazie alle indagini del procuratore Garrison, si venne poi ad aver le prove che fosse della CIA, e che stante alle indagini di Garrison almeno almeno qualcosina a che fare con l’assassinio Kennedy ce l’avesse ( venne comunque assolto in tribunale, ma Governo, FBI e CIA avevano opposto muri di silenzio ed ostacoli a tutto il processo, secretando moltissimo materiale, reso pubblico solo in seguito )!

Gerry Hemming ha dichiarato:” Yeah, Barry was Op 40. He flew in killer teams inside the island (Cuba) before the invasion to take out Fidel", ovvero ha dichiarato che Barry Seal ha partecipato attivamente all’ “Operation 40” ( il piano per abbattere Fidel Castro, ispirato da Allen Dulles, e molto probabilmente – come anche Tarpley sostiene - finanziato in buona parte con soldi di privati.
Con le parole di Fabian Escalante, ufficiale veterano del Cuban Department of State Security (G-2), “important group of businessmen headed by George Bush (Snr.) and Jack Crichton, both Texas oilmen, to gather the necessary funds for the operation" ).
[Nota: Fabian Escalante, CIA Covert Operations 1959-1962: The Cuba Project, 2004 (pages 42 and 43)] .

Ma torniamo al ‘nostro’ Barry Seal:
negli anni a venire Seal si dà un gran da fare: fa parte del 21st Special Forces Group; partecipa al corso di paracadutismo; nel maggio ’63 è assegnato alla Compagnia D Special Operations del 20th Special Forces Group Airborne; nel ’65 fa parte del 245th Engineer Battalion stanziato a St. Louis. Nel ’66 molla ufficialmente la divisa e torna civile, riuscendo a diventare, viste le sue ottime capacità di volo, prima il più giovane capitano di volo per i 707 e quindi anche per i 747!

Sempre secondo le dichiarazioni di Tosh Plumlee: “ In 67 and 68 he was with Air America in South Vietnam and Laos during Search and Destroy and Special Ops with Ted Shackley's boys. He'd been recruited for Special Ops because of the Cuban thing”. Sì, sì, vi ricordate bene! Proprio quel Ted Shackley, quello dell’Operazione Phoenix!!!!“

il 1 Giugno ’72, Barry Seal viene arrestato a New Orleans, accusato di spedire esplosivi ai ribelli anticastristi in Messico; al Shreveport Regional Airport viene accerchiato e perquisito un DC-4.
Dentro i poliziotti troveranno qualcosa come 7 tonnellate di C-4, 7000 metri di miccia e 2600 detonatori ( da dove provenissero simili quantitativi di esplosivi... mistero)!

L’aereo era di proprietà di James Boy, uomo dai solidi legami con la CIA.
E’ bene far notare comunque, come lo stesso DC-4 sequestrato pieno di armi nel ’72, riappaia ‘miracolosamente’ nello scandalo Iran-Contras: faceva infatti parte della ‘dotazione aerea’ utilizzata per portare armi ai Contras fino in Honduras ( e tornare indietro vuoto? Ma, no dai! ) agli ordini del colonnello Oliver North, “Ollie” per gli amici ( di lui un po’ ho già parlato nel mio precedente post )

Nota: leggendo le varie indagini di Hopsiker, di casi ‘simili’ se ne vengono a scoprire parecchi; areoplani, a volte intere flotte di aerei e elicotteri, che “scompaiono” dai cieli e dai registri della FAA, per riapparire sotto 'bandiera narcotraficante' e/o dei servizi segreti. Noi siamo normali esseri umani e per noi gli aeroplano sono dei giocattoloni molto grandi e grossi, difficili da far passare ‘inosservati’; eppure esistono personaggi e organizzazioni e complicità che ‘tutto’ permettono!
PS: areoplani, areoporti, piloti, servizi segreti... non vi suona tutto un po’ come un deja-vù? Penso alle voci sull'atterraggio a Cleveland, penso alle licenze di volo dei ‘dirottatori' del 9/11, penso alle affermazioni documentate dell’ ex-fidanzata Amanda Keller di Atta circa lil fatto che, per quanto dovesse essere un integralista integerrimo, beveva e tirava di coca, ai tracciati a pelo radar, ai controlli non fatti da parte della FAA, a tutti gli strani voli di Atta e soci ( sempre senza alcun problema, addirittura fino alla mattina prima del 9/11 ), alle coperture fornite etc etc. A pensar male si fa peccato, ma è difficile non notare i tanti punti di contatto!

Tornando alla nostra storia, Barry finì in tribunale, ma il processo fu una farsa. Per i difensori fu uno scherzo invalidare il processo. Uscì di prigione e da allora, secondo quanto documentato da Pete Brewton ( in “The Mafia, CIA & George Bush” ): "began working full-time for the CIA, travelling back and forth from the United States to Latin America”.

Da lì in avanti, la storia di Barry Seal diventa un po’ un susseguirsi di continuo traffico di grandi quantitativi, di arresti per traffico di droga, collaborazioni con la DEA per evitare condanne pesanti, operazioni sotto copertura ( notoria quella volte a indicare i sandinisti come i responsabili dell’esportazione di droga negli Stati Uniti), soffiate, ancora traffici in proprio e quant’altro ( evito di riportare l’elenco completo, anche se sono interessanti i dettagli e i personaggi di contorno... come quello della famigli Bush che compare sovente! )

Finchè il 19/2/1986 a Baton Rouge viene ucciso dalle raffiche di due mitragliette mentre era in macchina.
La Polizia nei giorni successivi arrestò: Miguel Velez, Bernardo Vasquez, Luis Quintero-Cruz, John Cardona, Eliberto Sanchez and Jose Renteria. Mentre un settimo, Rafa Cardona scappò in Colombia.

La polizia identificò anche chi aveva fornito le armi per l’assassinio: Jose Coutin.
- Eliberto Sanchez e John Cardona: furono estradati prima di comparire a testimoniare in tribunale.
- Rafa Cardona: venne assassinato l’anno successivo.
- Jose Coutin: non venne incolpato dell’assassinio, ma testimonio contro Miguel Velez, Luis Quintero-Cruz and Bernardo Vasquez.
- Jose Renteria: durante gli interrogatori da parte della polizia raccontò di come Jose Coutin fosse un ‘asset’ della CIA e avesse stretti legami con il colonnello Oliver North. Jose Renteria non venne portato in tribunale ( dove avrebbe potuto confermare le accuse ), ma fu rimpatriato velocemente in Colombia.

Miguel Velez, Luis Quintero-Cruz and Bernardo Vasquez: furono condannati al carcere a vita per l’omicidio di Barry Seal.

Richard Sharpstein, avvocato difensore di Miguel Velez, rilasciò questa dichiarazione: "All three Colombians who went on trial always said they were being directed, after they got into this country, on what to do and where to go by an ‘anonymous gringo,' a US military officer, who they very quickly figured out was Oliver North"

Era il 19/2/1986 quando barry fu assassinato.
Era il 5/10/1986 quando la contraerea sandinista abbattè il cargo N4410 pieno di armi destinate ai Contras, e quando catturarono Eugene Hasenfus ( tra l’altro era un veterano di Air America, la compagnia di Ted Shackley utilizzata nell’operazione Phoenix... ) e di lì a poco sarebbe entrato sulla scena ( quella nota al pubblico ) anche Felix Rodriguez ( come ho avuto occasione di raccontare nel mio precedente articolo ).

Ecco, vi ho raccontato queste info, perché è proprio su Barry Seal che si basa l’indagine svolta, documentata e scritta da Daniel Hopsicker nel suo “Barry and the Boys”: modalità che si ripetono, posti che si ripetono, crimini che si ripetono, traffici di droga e CIA che si ripetono, operazioni che sembrano non finire mai tanto si figliano identiche annidate una dentro l’altra.
E così al giornalista investigativo Hopsicker, gli tocca di dover anche scrivere “Welcome to terrorland”, dove stavolta l’attore principale è il 'pasty' Atta... sì sì, proprio lui. Quello immortalato dai media main-stream e dai Servizi come il ‘ringleader’ dei dirottamenti del 9/11! Quell' Atta che, assieme al suo body-guard Marwan Al-Shehhi, frequentava la Huffman Aviation.

E allora parliamo di Venice, Florida, di questa Huffman School ( anche se non bisognerebbe assolutamente tralasciare tutte le info che collegano Atta anche al Charlotte Country Airport di North Port e alla Professional Aviation school
[Nota: per rimandi approfonditi, vedere il capitolo 9 "The Secret history: Atta in flight school”, “Welcome to terrorland, Daniel Hopsicker ].
Quelle due scuole hanno infatti molti punti ‘ambigui’ in comune.
Comunque, la Huffmann school apparteneva “ufficialmente” a Rudy Dekkers ( che tra le altre cose gestiva anche la FBO dell’aeroporto. FBO: Fixed Base Operation... da notare come anche David Ferrie gestisse un FBO circa 40anni prima a New Orleans).

Dekkers, 44 anni nel 2001, è olandese. Nel 1985 aveva conseguito il brevetto e quindi si era trasferito in america, a Naples, florida, dove aveva acquistato la Ambassador Airwaves, ma come riportano i giornali del luogo dell’epoca: “Dekkers does have some financial support from sources other than customers
[ Nota: “Welcome to terrorland”, pg 140].

E questo ‘financial support’ era fornito Wallace “Wally” J. Hilliard, un pensionato 70enne ex agente assicurativo di Green bay, Wisconsin.

Hilliard finanziò l’acquisto della Huffmann nel 1999, per una cifra mai resa nota, ma sia lui che dekkers, non si curarono mai troppo del tornaconto economico dell’investimento: anzi, sin dal primo giorno la scuola era in perdita.
[Nota:“Welcome to terrorland”, pg 148].

Quindi, questa come altre operazioni commerciali della ‘coppia di imprenditori’ altro non facevano che creare perdite.
Viene allora spontaneo chiedersi, se non lo facevano per soldi, per quale motivo stavano nel ramo degli aerei?

E allora ci tocca ritornare sul personaggio Wally Hilliard.

Comunque, per chi volesse approfondire l’argomento delle scuole di volo e di Atta in florida, vi rimando ancora a “Welcome to terrorland”; qui adesso mi permetto solo di parlarvi ancora un minimo di Wally Hilliard.

[Nota: a completa onestà dei fatti, a questo link, potete anche trovare una 'difesa' di Hilliard, un articolo uscito sul Green Bay Magazine ]

Hilliard, un nome da ricordare infatti, perché nemmeno dopo tre settimane che Atta e Al-Shehhi iniziarono le lezioni di volo presso la Huffmann ( di proprietà dello stesso Hilliard ), un jet Lear di Hilliard venne bloccato sulla pista dell’Executive Airport di Orlando: gli agenti federali che lo bloccarono e perquisirono vi trovarono all’interno ben 43-pounds di eroina!
[Nota: “Welcome to terror land”, pg 203 – e qui e qui ]

Ricordiamo i frequenti spostamenti di Atta ad Orlando ( devo ricordare le dichiarazioni del tassista Bob Simpson di Venice, Florida, che affermava di aver portato Atta ad Orlando diverse volte, ad esempio. ) ?

Hilliard non venne incriminato ( no era certo lui a pilotare il Lear ) in quanto si limitò a dire di averlo semplicemente noleggiato ( tramite una sua altra compagnia: la Plane 1 Leasing ) e anzi protestò parecchio con la DEA affinchè gli togliessero i sequestri all’areomobile ( capiraete, un Lear costa tra i 5 e 20 milioni di dollari… mica bruscolini! ).

E Hilliard, oltre a centrare con la Plane 1 Leasing, centrava anche con la American Jet Charters LLC, di cui faceva parte anche Diego Levine. Chi era Dievo Levine? Addirittura era il pilota dell’aereo pieno di eroina!!! Certo, certo, lui pilotava solo e non sapeva cosa portassero addosso i passeggeri... tranquilli! Non si insospettiva di nulla. Mai,

La cosa ancora più interessante, è scoprire da chi Hilliard avesse comprato questo Lear.

"when we looked up the previous owner of Hilliard’s Lear jet, we discovered a name we had already run across during research for “Barry & the boys:’ the CIA, the Mob, and America’s Secret History” : Gary Levitz.
[Nota: l'informazione è riportata anche a pagina 209 di “Welcome to terrorland”].

Hilliard comprò il Lear, subito dopo la morte di Levitz ( incidente assai dubbio a Reno in Nevada nel 1999).
Levitz per anni era stato nel giro del trasporto di droga al soldo dei fratelli Whittington (“Levitz had earlier in his life been involved in big-time drug smuggling, convicted of money laundering along with the infamous Whittington brothers (Bill e Don), two major Fort Lauderdale-based smugglers who, among their many accomplishments, had owned a Lear jet back in the early 80’s”.

Notizia delle notizie che ci riporta veloce allo scandalo Iran-Contras e quindi hai rapporti CIA e Droga, è che si tratta dello stesso Lear jet che era appartenuto per un certo periodo di tempo ( mentre i fratelli Whittington stavano inguaiati con la legge ) a Barry Seal
[Nota: “Welcome to terrorland”, pg 210, e qui]

Mi sembra che l’articolo sia già abbastanza lungo, senza dover star ad aggiungere tutte le altre “piccole” stranezza legate alla Huffmann aviation, a Dekkers, Hilliard e Atta... quindi, per chi volesse approfondire l’argomento delle scuole di volo e di Atta in Florida, vi raccomando ancora di leggervi “Welcome to terrorland”... magari il resto magari ad una prossima puntata ;)

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