Dal 12-3-10, questo blog verrà chiuso alla lettura pubblica.
Ho deciso di lasciare qualche giorno di tempo prima di negare l'accesso, affinchè possiate leggere anche queste parole.
Fanno anche loro parte del mio cammino alla ricerca della Verità su cosa e come sia potuto accadere che il 9/11 venisse messa in atto una tale tragedia.
Che dire?
Basta togliersi il paraocchi per un istante, per capire come non esista differenza alcuna ( con pochissime umane eccezioni ) tra "debunkers" e "complottisti". Gli ignavi e gli idioti come al solito non contano.
Solo giochi di specchi.
Soggetti entrambi persi nel viziosissimo circolo della superficialità del protagonismo dell'autoreferenzialità.
Ma se i "debunkers" almeno li posso comprendere ( pur non apprezzandoli ), altrettanto non posso più dire delle "teste pensanti" dei "complottisti". Nostrani e d'Oltreoceano.
Lo ammetto, sì, dovrei fornire spiegazioni per questa mia scelta.
Ma anche no.
Pecco di presunzione, e allora?
Il senso di disgusto è tanto e ha il sapore amaro.
Non devo niente a chi, "complottista", ha dimostrato di anteporre a tutto la propria pigrizia e le proprie smanie autoreferenziali di protagonismo, la cecità dei propri piccoli tornaconti privati. Un libro, un banner, un click, una conferenza, l'aureola del proprio "nome", il pilatesco lavarsene le mani. E chissenefrega!
Non sento nessun bisogno di "senso di appartenenza ad un branco".
Quale che sia.
E se il branco poi è pure un 'gregge'...
Ai pochi lettori 'affezzionati', ai pochi 'co-autori' e a 'Woody Box' vanno i miei ringraziamenti per la fiducia, la disponibilità fin qui dimostrata e per avermi permesso di percorrere un poco di cammino assieme.
Fine delle trasmissioni.
Il 9/11 è stato un INSIDE JOB
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