Un blog a disposizione dei 9/11 Truth Seekers come spazio virtuale dove aggregare le indagini e gli articoli dei differenti ricercatori in un unico contenitore.

VOLO UA93 - [parte I] - "la versione ufficiale"


UA93, "un volo", tanti ( ma tanti ) misteri...




Introduzione
Inizio una serie di pezzi sul volo UA93, articolati in più capitoli.
Un sentito ringraziamento per l’ispirazione, le ricerche, i dati resi disponibili a:
Rowland Morgan ( autore di “Flight93 Revealed ), e Matt, Paul, KJF che gestiscono e mantengono aggiornato il progetto: “911 Complete Timeline” su cooperativeresearch

info
Il Volo UA93: United Airlines Boeing 757-222, registrazione: N591UA
Partenza: Newark International Airport (New Jersey)
Destinazione: San Francisco (California).
Pilota: Jason M. Dahl; Vice: LeRoy Homer Jr. + 5 membri di equipaggio
Partenza prevista alle ore: 8:00
Decollo effettuato alle ore: 8:42
Tutti gli orari sono: EDT

LA VERSIONE UFFICIALE

La storia ufficiale sul Volo UA93, racconta che:

tra le 7:03 e le 7:39, 4 “terroristi di origine araba”, fanno il check in al Newark International Airport (New Jersey). Due avevano bagaglio e due no.
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 1-4
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 27, 89, 93

Il CAPPS Computer Assisted Passenger Prescreening System [**Nota1], fatto introdurre dalla FAA sin dal 1998, seleziona solo Ahmad Alhaznawi. Viene quindi sottoposto a controlli ulteriori ( bagagli appositamente scansionati per verificare la possibile presenza di esplosivi, e imbarco degli stessi solo a imbarco del passeggero avvenuto ).
9/11 COMMISSION, 1/27/2004
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 4
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 35

Tutti e 4 comunque, passano tranquillamente i controlli di sicurezza prima di salire a bordo di UA93, e quindi vanno a sedersi in First Class.
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 1-4

Per l’esattezza: 3 metal detector, 2 apparecchiature a raggi X, e un’apparecchiatura di rilevamento esplosivi.
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 97

Nonostante quanto in seguito affermato da Michael Taylor, presidente di una Agenzia di Sicurezza, che ha svolto attività di consulenza nel campo per la NY Port Authority ( che gestisce gli areoporti ), e cioé che al Newmark Airport fossero utilizzate videocamere per la sicurezza già ai tempi del 911, [ link BOSTON HERALD – 9/29/2001 ] la 911 Commission ha dichiarato che il Newark Airport non avesse un sistema di video sorveglianza ai checkpoint, così evidenziando che non esistono filamti riguardanti di quando i 4 terroristi ai controlli di sicurezza.
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 4
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 35

Alle 8:42, dopo oltre quaranta minuti di ritardo, UA93, finalmente decolla.
Secondo la Pittsburgh Post-Gazette, il ritardo è almeno in parte dovuto ad un incendio avvenuto un paio di giorni prima.
PITTSBURGH POST-GAZETTE, 10/28/2001

Ma secondo la 911 Commission, questo non centra, e la colpa è solo dovuta ad una classica congestione del traffico aereo mattutino (“because of the airport’s typically heavy morning traffic.” )
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 10

Da notare che UA93 decolla con solo 37 passeggeri ( terroristi inclusi ), oppure con 45 passeggeri, contro una capacità di 182. Praticamente solo un 20% di passeggeri. Come la stessa 911 Commission ha notato e scritto, trattasi di una percentuale nettamente inferiore alla media di un 52% di passeggeri per il Volo UA93 per i Giovedì dei tre mesi precedenti (“is considerably below the 52 percent average load factor for Flight 93 for Tuesdays in the three-month period prior to September 11”).
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 36

Tra le 8:13 e le 9:28, orari nei quali gli aerei vengono “ufficialmente” dirottati, nessuno dei piloti né dell’equipaggio, segnala di essere stato dirottato. In tali casi, i piloti – come da addestramento e regole – devono digitare una codice di 4 cifre di modo da allertare I controllori di volo. L’operazione può essere eseguita in pochissimi secondi. Per nessuno dei 4 aerei dirottati il 911, UA93 compreso, nessuno dei piloti ha digitato I codici.
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 17-18

Alle 8:20, i controllori di volo realizzano che il volo 11 ha dei “problemi”

Alle 8:46, i controllori di volo realizzano che il volo 175 è stato dirottato

Alle 9:02, UA93 raggiunge la sua altitudine di crociera di 35000 piedi.

Alle 9:03, il Volo 175, colpisce la South Tower del WTC(9:03:11 per la 911 Commission; 9:02:59 per il NIST )

Tra le 9:21 e le 9:26, United Airlines inizia ad avvisare i piloti degli areoplani in volo.

Alle 9:24, Ed Ballinger – controllore di volo della UA che ha in carico 16 voli transcontinentali della UA, tra cui il Volo 175 e quello 93 – avvisa UA93 con il messaggio “Attenzioni a possibili intrusioni in cabina di pilotaggio. 2 areoplani a NY han colpito le WTC” (“Beware of cockpit intrusion. Two aircraft in New York hit Trade Center buildings”).
Alle 9:26, Jason Dahl – pilota di UA93 – riceve il messaggio e risponde: “Ed, per cortesia, conferma l’ultima parte del messaggio. Jason” (“Ed, confirm latest message please Jason”).
E questo è l’ultimo contatto vocale diretto con la cabina di pilotaggio.
9/11 COMMISSION, 1/27/2004

Notare che Ed Ballinger sostiene di aver ricevuto istruzioni dai suoi superiori di non avvisare i piloti in merito al WTC.
NEW YORK OBSERVER, 6/17/2004

Secondo la 911 Commission, comunque, non esiste traccia che dimostri che il Command Center della FAA (a dispetto di quello che ha fatto il CC di Boston ) abbia dato indicazioni ai vari Centri di comando, per allertare di chiudere le cabine di pilotaggio (“We have found no evidence to suggest that Command Center managers instructed any centers to issue a cockpit security alert”).

Dalle 9:27 alle 10:03, una serie di una trentina di telefonate da parte dei passeggeri chiamano a terra e descrivono la situazione: dirottamento, dirottatori e decisione di ribellarsi.
Le telefonate partono da cellulari e dagli aiphone di bordo ( secondo la prime versioni, poi ridimensionate, la maggior parte delle chioamate parte da cellulari )

Alle 9:27, Tom Burnett telefona a sua moglie, Deena, dicendo: “sono sul volo 93 della United da Newmark a San Francisco. L’aereo è stato dirottato. Stiamo volando. Hanno già accoltellato un passeggero. C’è una bomba a bordo. Chiama l’FBI” (“I’m on United Flight 93 from Newark to San Francisco. The plane has been hijacked. We are in the air. They’ve already knifed a guy. There is a bomb on board. Call the FBI.”). E Deena telefona al numero delle emergenze (9-1-1).

La telefonata non è stata registrata, e ne esistono diverse versioni ( tipo quella che cita una “gun” anziché una “bomb” ). Anche sul fatto che la telefonata sia stata fatto con cellulare o con telefono di bordo le versioni si sprecano.

Alle 9:28, UA93 perde 700 piedi di quota, rispetto alla sua altitudine di crociera di 35000 piedi. E’ il momento in cui viene dirottato, secondo la 911 Commission.
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 38

Da notare che in una pubblica testimonianza davanti alla 911 Commission, il NORAD aveva avvallato un primo report della FAA, che sosteneva che il momento del possibile dirottamento fosse stato alle 9:16.
9/11 COMMISSION, 5/23/2003

Una possibile spiegazione, può risiedere nelle “voci” pubblicate sui media secondo le quali, gli investigatori avrebbero percepito tramite le registrazioni del CVR (cockpit voice recorder) che i piloti avrebbero invitato in cabina uno dei dirottatori, credendolo un pilota (in uniforme)
(“investigators had determined from the cockpit voice recorder from United Airlines Flight 93… that one of the four hijackers had been invited into the cockpit area before the flight took off from Newark, New Jersey; and was thereby extended the typical airline courtesy of allowing any pilot from any airline to join a flight by sitting in the jumpseat, the folded over extra seat located inside the cockpit”).

Questa ricostruzione, per quanto non accettata dalla 911 Commission, si incastra con le “telefonate” dei passeggeri che descrivono solo 3 dirottatori.

Secondo lo scrittore e giornalista del New York Times, Jere Longman , come riportato nel suo libro “Among the Heroes” [ **Nota 2 ] a pagina 120, “ in tutte le telefonate fatte dal volo UA93, I passeggeri accennano a solo 3 dirottatori. Nessuno parla di 4 dirottatori” (“On all phone calls made from passengers reported seeing only three hijackers. Not a single caller reported four hijackers”).
A dire il vero, sulla Pittsburgh Post-Gazette, è apparso un articolo secondo il quale il passeggero Todd Beamer ha descritto 4 dirottatori [su Todd Beamer, tornerò con apposito articolo di approfondimento ]
PITTSBURGH POST-GAZETTE, 10/28/2001

Alle 9:28, inoltre, UA93 riceve una trasmissione da parte del centro controllo volo di Cleveland. Il controllore di volo John Werth, comunica a UA93 che hanno un aereo a 2000 piedi sopra di loro. Come riconusciuto dalla 911 Commission, questo è l’ultimo normale contatto con UA93; e
meno di un minuto dopo, il controllore e il pilota dell’aereo nelle vicinanze, ascoltano in trasmissione radio rumori tipo urla o lotta di origine anonima (“a radio transmission of unintelligible sounds of possible screaming or a struggle from an unknown origin”).

Vari media, si sprecano nel far a gara a scrivere parole e rumori ascoltati (Toronto Sun, NY Times, Observer, Newsweek).

John Werth continua a chiamare l’aereo, anche a causa dei 700 piedi di discesa improvvisa, senza ottenere risposta.

Alle 9:30, anche altri controllori di volo confermano di aver ascoltato le urla.
Nonostante tutto ciò, Cleveland non avvisa nessuno.

Prima di cambiare rotta, dirigendosi verso est, qualcuno dalla radio della cabina di pilotaggio chiama la FAA per aver un nuovo piano di volo, con destinazione Washington D.C.
Chi abbia fatto, equipaggio o terroristi, non è dato di sapere, ma dato che il dirottamento è avvenuto ufficialmente alle 9:28, si presume siano stati i dirottatori.
ABC NEWS, 9/11/2001

Alle 9:32 la FAA notifica alla UA che il Volo 93 non risoponde alle chiamate. Il silenzio radio e il fatto che il volo abbia modificato la rotta, fa ritenere alla UA , che il volo sia stato dirottato.
9/11 COMMISSION, 7/24/2004, PP. 456

Dalle 9:32, iniziano i 30 minuti di registrazione del CVR ( il cockpit voice recorder registra in continuazione su periodo di 30 minuti, riscrivendo i dati. Ne risulta ovviamente che solo gli ultimi 30 minuti sono effettivamente registrati. Comunque, secondo diverse fonti, la registrazione sarebbe leggermente superiore ai 30 minuti, arrivando anche a 31 minuti).
AMONG THE HEROES, PP. 206-207
CNN, 4/19/2002
HARTFORD COURANT, 4/19/2004

Resta il fatto che di tutte i CVR coinvolti nei dirottamenti del 911, quello di UA93 sia l’unico recuperato indenne.

Alle 9:32, un dirottatore dice alla radio ( probabilmente sbagliandosi, credendo di utilizzare l’interfono ) “continuate a restare seduti. Abbiamo una bomba a bordo” (“Keep remaining sitting. We have a bomb on board”). Il controllore di volo che ascolta la chiamata capisce la situazione e decide di rispondere dicendo “Qui Cleveland che chiama, non si capisce. Ripetete il messaggio, lentamente” (“Calling Cleveland [flight control], you’re unreadable. Say again, slowly”). Nessuna risposta da UA93. L’informazione viene comunicata ai superiori che la inoltrano ai vertici operativi della FAA.

Alle 9:33, il pilota militare Maggiore Dean Eckmann (pilota di F-16, Langley Air Force Base, Virginia), che alle 9:21 aveva ricevuto “luce gialla” e quindi era decollato, riceve un messaggio radio che dice “ Ci dicono, a tutti gli areoplani, se vi avvicinate – credo di ricordare – 30 miglia da Washington D.C., sarete abbattuti” (“They said—all airplanes, if you come within (I believe it was) 30 miles of Washington, D.C., you will be shot down”).
BBC, 9/1/2002

Alle 9:34, Tom Burnett chiama per la seconda volta sua moglie Deena: “sono nella cabina di pilotaggio” (“They’re in the cockpit”). Deena lo avvisa di quanto successo al WTC, e lui realizza trattarsi di una missione suicida. Proseguona a parlare e lui avvisa di come l’aereo abbia cambiato rotta (9:36 ) e stia tornando indietro. Deena è in contatto continuo con l’FBI.

Per quanto negato dalla 911 Commission ( che sostiene che il NEADS abbia saputo di UA93 solo alla 10:07 ), Robert Marr, comandante al NEADS, ha affermato che prima di cambiare rotta, ovvero mentre ancora si dirigeva verso ovest, il NEADS già controllava con attenzione il volo. Marr ha detto: “Non avevevamo caccia in quella zona, e pensavamo che UA93 fosse diretto verso Detroit o Chicago” (“We don’t have fighters that way and we think [Flight 93 is] headed toward Detroit or Chicago”). Disse inoltre di aver contattato una base nella zona di modo che “potessero intercettarlo sulla rotta” ("to put them in position in case United 93 were to head that way.")
9/11 Commission, 5/23/2003

Inoltre, secondo il comandante Larry Arnold del NORAD: “seguivamo la traccia di UA93 mentre si aggirava sull’area Ohio-Pennsylvania e quindi piegava verso sud, dirigendosi verso DC” (“We watched the 93 track as it meandered around the Ohio-Pennsylvania area and started to turn south toward DC”), cambio di rotta avvenuto verso le 9:36.
FILSON, 2004

alle 9:35, il centro assistenza della UA di San Francisco, riceve una chiamata da parte di una non identificata hostess del volo 93, che “ufficialmente” informa che il volo è stato dirottato.
9/11 COMMISSION, 1/27/2004

alle 9:35, sopra Youngstown, Ohio, UA93 si impenna di 6000 piedi sopra i 35000 standard di rotta, e quindi rapidamente ridiscende. La discesa è così rapida che i controllori di volo temono possa essere Cleveland l’obiettivo. Si continua a cercare di contattare tramite radio l’aeroplano, ma nessuno risponde.

dalle 9:36 alle 10:06, diversi ufficiali di alto grado asseriscono, a dispetto di quanto poi la 911 Commission ufficializzerà, che le forze militari americani seguono con attenzione UA93 mentre si dirige ad est e di essere pronti ad abbatterlo se necessario.

Riporto qui ad esempio quanto dichiarato da Generale di Divisione Larry Arnold ( comandante della Regione Continentale degli Stati Uniti del NORAD ) alla 911 Commission: “Ero personalmente ansioso di vedere cosa avesse intenzione di fare UA93, e la nostra intenzione era di intercettarlo.” “ Abbiamo fatto decollare 3 caccia dalla base di Langley in Virginia, per portarli sui cieli di Washington Dc, non per proteggerci da AA77, ma per averli in posizione nel caso UA93 si fosse diretto da quelle parti” (“I was personally anxious to see what 93 was going to do, and our intent was to intercept it.” “we launched the aircraft out of Langley to put them over top of Washington, DC, not in response to American Airline 77, but really to put them in position in case United 93 were to head that way”)
9/11 COMMISSION, 5/23/2003

Si possono poi anche ricordare le parole del Generale di Brigata Montague Winfield, e di Robert Marr comandante del NEADS.
Alle 9:36, dopo esser giunto dalle parti di Cleveland, UA93 fa una conversione a U verso sud, poi un’altra virata verso est, verso il West Virginia, e poi quindi rientra sulla Pennsylvania. Direzione verso Washington D.C.

Alle 9:37, il “Volo AA77” si schianta contro la facciata del Pentagono. [ vabbè, questa è una notizia che merita tutto un trattamento a parte. Arriverà. In rete comunque già c’è ogni ben di dio di informazioni a riguardo. ]

Dalle 9:37 alle 10:03, si susseguono le telefonate dall’aereo. Alcune sono calme (Geremy Glick, Lauren Grandcolas, Mark Bingham, Honor Elizabeth, Sandy Bradshaw ad esempio). Il passeggero Tom Beamer parla al telefono per 13 minuti con Lisa Jefferson – supervisore della GTE [ sia su Beamer sia su Lisa Jefferson, tornerò a parlare in un prossimo articolo ]. Altre meno.
Ed Felt, ad esempio, dai bagni dell’aereo, invece, urla “Siamo dirottati” (“We’re being hijacked”).
[FLIGHT93 REVEALED, PAG 46]

Nel corso delle telefonate i passeggeri apprendono degli schianti sui WTC, comunicano come i dirottatori si disinteressino al fotto che i passeggeri effettuino telefonate, comunicano particolari dei dirottatori tipo vestiario, chi han colpito e con quali armi siano armati.

Della trentina di telefonate, la 911 Commission ha dichiarato che “5 descrivevano l’intentenzione dei passeggeri e dei sopravvissuti dell’equipaggio, di rivoltarsi contro i dirottatori”. Secondo una di queste telefonate, misero ai voti la rivolta” (“five described the intent of passengers and surviving crew members to revolt against the hijackers. According to one call, they voted on whether to rush the terrorists in an attempt to retake the plane”).

Viene quindi pronunciata la “mitica” [ nel senso vero e proprio di MITO ] frase “let’s roll!”; i passeggeri tentano di riconquistare l’aereo. Ci riescono e lo schiantano a terra.

Esistono diverse versioni delle frasi registrate negli ultimi minuti dal CVR, pubblicate su libri, giornali, riviste dai giornalisti che han intervistato i parenti delle vittime.
Al processo Moussaoui, il giudice ha ordinato la pubblicazione delle trascrizioni del CVR
( qui trovate il PDF ).

Inizia alle 9:31:57 e termina alle 10:03:09.

Longman, nel suo “Among the Heroes” pagina 206 e 207, fa notare come la versione fatta ascoltare ai parenti e ai destinatari delle telefonate, duri 31 minuti terminando un minuto prima dello schianto secondo quanto dichiarato dal Governo.

Il NY Observer commenta ad esempio che “ alcuni parenti son rimasti stupiti di come, al climax del tentativo di riprendere i comandi, la registrazione non registri più nessuna voce, e ciò che si sente negli ultimi sessanta secondi circa, sia solo il rumore dei motori. Il nastro è stato alterato?” (“Some of the relatives are keen to find out why, at the peak of this struggle, the tape suddenly stops recording voices and all that is heard in the last 60 seconds or so is engine noise. Had the tape been tampered with?”).
NEW YORK OBSERVER, 6/17/2004

Alle 10:03, UA93 si schianta a terra ( secondo la versione ufficiale. Alle 10:06 secondo le altre versioni )… e continua a scavare la terra finendoci tutto completamente dentro.
Del resto, come si sa, UA93, alla bella velocità di 580 miglia orarie ha impattato il suolo ricoperto di fresco, di un ex miniera a cielo di carbone (Diamond T Mine, chiusa nel 1996), nella borgata di Stonycreek, contea di Somerset, vicino a Shanksville, Pennsylvania, circa 150 miles (240 km) a nordovest di Washington DC.

Il FDR ( Flight Data Recorder) e il CVR ( cockpit Voice Recorder) sono stati ritrovati la sera del 13 settembre, seppelliti 25 piedi sotto terra nel luogo dell’impatto. La coda dell’aereo non è mai stata trovata, mentre detriti “di modeste dimensioni” sono stati trovati nell’arco di 8 miglia ( anche controvento). Così come uno dei motori invece è stato trovato a 2000 iarde di distanza.

Fin qui la “storia” ufficiale. Andrebbe chiusa con tutta un’altra serie di dati: quelli riguardanti i “testimoni” della caduta, della raccolta dei “resti”, del “motore mancante”, delle “mancanze” militari etc etc… ma son argomenti che tratterò in un altro articolo su UA93. Questo serve come introduzione, giusto per evidenziare la “storia” che si è voluta ufficializzare: ovvero di come un pugno di bravi e onesti cittadini si sia rivoltato contro i cattivi dirottatori, e si sia immolato per salvare l’America. Un fin troppo facile richiamo al culto dell’Armageddon, ovvero della guerra del Bene contro il Male. Non dimentichiamoci che ci troviamo nel cuore dell’America del fondamentalismo cristiano [ lettura iper consigliata: “In God We Kill” di Ugo Maria Tessandori – JAMM Edizioni ]

Per ora comunque, continuiamo a ricordarci che la 911 Commission, ha concluso i suoi “ragionamenti” sostenendo che la difesa militare ha saputo di UA93 solo praticamente al momento dell’impatto.

Basta crederci e tutto combacia. Sempre.

NOTE

[ **1] CAPPS (Computer Assisted Passenger Prescreening System): identifica e segnala per maggiori controlli, passeggeri che possono risultare sospetti e quindi un rischio alla sicurezza. L’identificazione avviene su due distinte e contemporanee basi: comportamenti sospetti ( es: pagamento in contanti, biglietti di sola andata, etc ); e selezione casuale di un certo numero di nominativi. Chi viene segnalato, è quindi soggetto a particolari controlli ai check-in.
US NEWS AND WORLD REPORT, 4/1/2002
9/11 COMMISSION, 1/27/2004
US CONGRESS, 3/17/2004
9/11 COMMISSION, 8/26/2004, PP. 2, 85


[**2] per il suo libro, dice di aver intervistato centinaia di persone. Per quanto assolutamente non possa dirsi un libro critico delle versioni ufficiali, anzi, è importante sottolineare come in alcuni passaggi lasci trapelare qualche dubbio sulla versione ufficiale ( ovvero quella che indica in una rivolta dei passeggeri la causa della distruzione di UA93 ).

Ad esempio quando scrive:

-“ many crucial questions about the final minutes of the flight remain unanswered”;

-oppure citando il Coroner della Contea di Somerset, Wallace Miller: “if you don’t know, you would have thought no one was on the plane.. you would have thought they dropped them off somewhere”
[Among the heroes, pagina 216-217]

-oppure quando si è permesso di riportare della prima persona che ha raggiunto la scena dell’impatto, Lee Purbaugh: “the only claimant to have eyewitnessed the ‘crash’ ran to the site and wondered where the plane was.it was unbelievable. Something that big scattered that quick. There was nothing there”.
[Among the heroes, pagina 214]

Da notare che “crash” è virgolettato nel testo originale, come a dire… mhm non ci credo che si sia schiantato e non che l'abbiano abbattuto in volo!

[edit finale: sicuramente mi sarò dimenticato di inserire informazioni... ma mi sembra che ce ne siano già a sufficienza per farsi un'idea abbastanza chiara di ciò che la "storia" ufficiale cerca di raccontare. Segnalazioni, sono quindi comunque ben accette.

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